Rally del Giappone: sanzione di 150.000 Euro agli Organizzatori per problemi di sicurezza
Pesante multa, da parte degli Steward, dopo che un furgone è entrato sulla speciale numero 12, arrivando fino allo start, e causando l’annullamento della prova. Per non parlare della pericolosità dell’accaduto. E non è la prima volta in Giappone
Gli organizzatori del Rally Japan sono stati sanzionati, con una multa di 150.000 €, di cui 100.000 € sospesi, dopo l’inconveniente, allo start della speciale numero 12, che ha visto un furgone entrare sulla speciale ed arrivare fino alla linea di partenza, proprio pochi attimi prima che Elfyn Evans prendesse il via. La cosa grave, e pericolosa, è che il van abbia potuto percorrere circa 500 metri, contro prova, arrivando addirittura fino allo start, bloccando la strada, le partenze, e causando l’annullamento della prova.
Un’indagine degli Steward ha individuato una serie di carenze che hanno contribuito a rendere possibile questo fatto, rivelando come l’autista del furgone sia riuscito a superare altri due punti di accesso prima di arrivare sulla speciale. Ecco quanto indicato nel rapporto dei Commissari:
” Alla postazione numero cinque l’accesso alla prova era chiuso solamente dalla bandella e dai marshall, senza alcuna barriera fisica. L’incidente non è stato immediatamente comunicato alla Direzione Gara dai commissari che controllavano la prova, con la prima comunicazione arrivata al Delegato Sportivo FIA solo tramite il Rappresentante del Team per il Concorrente n. 33 (Elfyn Evans). Quando il furgone è arrivato ad inizio prova, di fronte al Capo Prova, ha impedito all’auto n. 33 di prendere il via ”
Come è arrivato il furgone fino a lì?
La postazione n.5 della SS12, a 520 metri dalla linea di partenza, è stato il terzo tentativo, da parte dell’autista del van, di entrare su una speciale.
Il rapporto degli Steward ha spiegato che una serie di errori di comunicazione tra le parti che avevano precedentemente bloccato i tentativi del furgone di entrare sulla prova, in altri punti di accesso, hanno portato alla sua effettiva entrata sulla speciale:
” Il veicolo aveva precedentemente violato due punti di controllo sorvegliati dal personale di sicurezza. Arrivato al posto di controllo cinque, il van ha ignorato la chiusura dell’accesso alla speciale ed ha proseguito per 520 metri, in direzione opposta alla prova, prima di fermarsi di fronte all’auto n. 33 già sullo start. Il conducente dell’auto non ha seguito le istruzioni degli ufficiali, rifiutandosi di spostare il veicolo e quindi è stata chiamata la Polizia. Le forze dell’ordine sono arrivate alle 11 circa ed hanno portato via il conducente. Né il personale di sicurezza né il marshal della postazione cinque hanno informato la Direzione Gara. Gli Steward hanno sentito il Sig. Akira Toda, funzionario di collegamento della polizia e del governo, il quale ha confermato che, sfortunatamente, i due posti di blocco sorvegliati dalle guardie di sicurezza erano stati assegnati a due società differenti e non c’era comunicazione tra loro. Pertanto, la prima opportunità di contatto con la Direzione Gara è stata la postazione numero cinque, circa due chilometri dopo che il conducente aveva già superato il primo posto di blocco ”
Anche gli ufficiali presenti sulla prova non sono stati tempestivi nel comunicare al Direttore di Gara che si era verificato questo fatto: il commissario di gara presente alla quinta postazione ha immediatamente comunicato, via radio, il problema ma il messaggio non è stato trasmesso alla Direzione Gara con sufficiente rapidità. Continua la comunicazione degli Steward:
” Il vice direttore di gara ha anche informato gli steward che i commissari di gara in servizio sulla speciale 12 avevano solo una rete radio interna. Il marshal della postazione cinque ha informato la partenza, ma il commissario presente non ha informato immediatamente la Direzione Gara “
Una serie, una lunga catena di mancate comunicazioni e ritardi, che ha portato il rappresentante del concorrente n.33 Elfyn Evans ad essere il primo a segnalare il problema in Direzione Gara. Le immagini televisive mostravano Scott Martin, navigatore di Evans, mentre scattava foto del furgone, seduto nella sua Yaris. E così si conclude il rapporto dei Commissari:
“ In quel momento la vettura n. 33 era alla partenza della speciale numero 12 e quando il van è apparsa davanti all’auto il copilota ha immediatamente informato il suo team, che ha informato il Delegato Sportivo della FIA in Direzione Gara. Questa è stata la prima comunicazione alla Race Control dell’accaduto. La speciale è stata, quindi, immediatamente interrotta. Il Direttore di Gara ha constatato, insieme agli Steward, che l’inconveniente era grave e che la mancanza di comunicazioni avrebbe potuto portare ad un grave incidente “
Quali le conseguenze?
In primo luogo sono state prese e attuate decisioni urgenti per evitare che si ripetesse l’inconveniente. Gli Steward hanno incaricato il Direttore di Gara di posizionare un’auto, o barriere, su ogni strada di accesso alle prove, attraverso un piano concordato con il Delegato alla Sicurezza della FIA, Michèle Mouton.
Tale era la gravità dell’infrazione che gli Steward hanno anche stabilito che se non fossero state attuate immediatamente le loro istruzioni ed un altro veicolo avesse violato gli accessi la gara sarebbe stata immediatamente annullata. Questa la comunicazione:
” Gli steward hanno informato il Direttore di Gara che, in base all’autorità loro conferita dall’articolo 11.9.3.r del Codice Sportivo Internazionale della FIA, avrebbero immediatamente e definitivamente interrotto la competizione qualora il piano di emergenza fosse compromesso o violato o qualora si verificasse una deviazione dal piano di emergenza concordato con il Delegato alla Sicurezza della FIA ”
Più avanti nel rapporto, c’è un’altra dichiarazione, molto pesante, secondo cui le misure, poi implementate, non erano state previste nel piano di sicurezza del rally:
” Gli steward ritengono che ci si sarebbe aspettato che queste misure fossero state messe in atto come parte del piano di sicurezza dell’evento ”
Agli organizzatori del rally è stata quindi inflitta una sanzione di € 150.000 Euro per la “mancata adozione di misure ragionevoli, con conseguente situazione di pericolo”, secondo l’articolo 12.2.1.h del Codice Sportivo Internazionale della FIA. Parte della multa, 100.000 Euro, è al momento sospesa, a patto che in futuro si verifichino due condizioni.
In primo luogo, gli organizzatori dovranno prevedere, prima dell’avvio del rally, un’attività di formazione dei commissari di gara sulla sorveglianza stradale e la comunicazione, che sarà implementata in collaborazione con la Task Force della FIA, il Dipartimento di sicurezza della FIA e la Federazione Automobilistica Giapponese. In secondo luogo, se nel 2025 si dovesse verificare una violazione dello stesso articolo del Codice Sportivo Internazionale, la multa verrà applicata interamente.
Ed i precedenti del Giappone, in materia di problemi dovuti a scarsa comunicazione, che hanno portato a gravi carenze in materia di sicurezza, sono stati evidenziati dagli Steward come una delle ragioni principali alla base della pesante multa:
” Questo problema non può essere considerato un evento isolato. Nel 2022 si era verificato un evento simile, un veicolo era entrato in prova speciale, da un incrocio non sorvegliato, in cui mancava la segnaletica, e nel 2023 si è verificato un caso simile di mancanza di comunicazione tra la Zero Car e la Direzione Gara, con il risultato che la prima auto a prendere il via in prova aveva trovato la vettura Zero parcheggiata al centro della speciale. Gli Steward hanno concluso che gli Organizzatori hanno violato l’Art. 12.2.1.h del Codice Sportivo Internazionale FIA e, in considerazione della gravità dell’infrazione, è stata comminata la multa. È stata imposta un’ulteriore sanzione agli Organizzatori, con sospensione della pena, al fine di incoraggiare il continuo miglioramento nella formazione dei commissari di gara, con un’attenzione specifica alla sicurezza “