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Il venerdì nero del Rally del Giappone

E’ tempo di Black Friday, ma non per il Rally Japan che, anzi, non sta facendo sconti a nessuno. Al comando c’è Tänak, ma Hyundai dovrà risolvere i problemi della i20 di Neuville e lo stop di Mikkelsen. Ogier e Katsuta sono stati rallentati dalle gomme, con Evans secondo. Tutto è ancora in gioco

Con entrambi i titoli, Piloti e Costruttori, ancora in ballo, il Rally del Giappone sarebbe stato sicuramente interessante, questo lo sapevamo. Ma chi avrebbe potuto pensare che sarebbe stato davvero così pieno di colpi di scena? E si è disputata solamente la prima giornata “vera” di gara.

Dopo la Super Speciale del giovedì sera, al Toyota Stadium, vinta da Adrien Fourmaux che si è trovato, per la prima volta, in testa ad una gara del WRC, nella tappa del venerdì i concorrenti hanno dovuto affrontare otto prove speciali.

Ott Tänak è al comando del rally, proprio ciò di cui avrebbe bisogno per alimentare le sue speranze di vincere il Mondiale, soffiandolo al compagno di squadra Thierry Neuville, con Elfyn Evans al secondo posto ed Adrien Fourmaux sul terzo gradino del podio, dopo una partenza non troppo facile. Neuville, il leader del Mondiale, è addirittura quindicesimo e, per ora, fuori dalla zona punti.

Questa la top 10 provvisoria al termine della giornata di venerdì:

Fonte: ewrc.com

 

Ecco cosa è successo nel venerdì del Rally Japan.

Le speranze della Toyota si affievoliscono?

Toyota, in Giappone, aveva bisogno di un risultato importante e di una gara perfetta per recuperare lo svantaggio di 15 punti da Hyundai e ribaltare la classifica Costruttori. E l’ultima cosa di cui la Casa giapponese avrebbe avuto bisogno era la foratura di Sébastien Ogier, nella prima prova di giornata, ad Isegami ed il problema, sempre ad una gomma, di Takamoto Katsuta.

Ogier si è dovuto fermare per sostituire lo pneumatico, perdendo due minuti, e “Taka” ha lasciato per strada un altro minuto, con le due Yaris Rally1 sprofondate in classifica. E tutto questo mentre le due Hyundai di punta, quelle di Tänak e Neuville, prendevano il largo.

Neuville è nei guai

Ma, solamente due speciali più avanti, la sventura è arrivata in Casa Hyundai, colpendo il leader Thierry Neuville. Cercando di stare il più lontano possibile dai problemi e dagli errori, nel corso della quarta speciale la i20 del belga ha accusato un importante calo di potenza.

Senza poter contare sul service di mezzogiorno, ma solo su una zona di montaggio pneumatici, Neuville non ha potuto risolvere il problema, con la tensione che aumentava via via che la gara continuava e si aggiungevano minuti di distacco in classifica. Il belga è stato infatti costretto a guidare, per il resto della giornata, una Hyundai “azzoppata”, perdendo oltre sette minuti e rimanendo fuori dalla top 10 e dalle posizioni che garantiscono punti.

Ora Neuville dovrà conquistare i sei punti necessari per conquistare il Mondiale tra Super Sunday e Powerstage, oltre ad eventuali punti che potrebbe guadagnare al termine del sabato, sempre che la sua vettura possa essere riparata.

Ha commentato Neuville:

“Sono ovviamente deluso, probabilmente non sono l’unico. Penso che l’intera squadra sia delusa per quanto accaduto oggi perché ovviamente le cose non stanno andando secondo i piani per noi al momento. Abbiamo un pilota al comando, avrebbe potuto essere un uno-due. Ma cosa posso fare? Se la macchina non funziona, non funziona. Domani faremo il massimo per tornare nella migliore posizione possibile. Ma, ovviamente, guidando per cinque prove e mezzo senza potenza, abbiamo perso minuti, penso già sette o otto. Cosa posso fare? ”

Non è quindi tutto perduto, ma la situazione è molto più complicata e tesa di quanto ci si sarebbe potuti aspettare. E l’unica nota positiva, per il belga di Hyundai, sono i 25 punti di vantaggio che è riuscito ad accumulare durante la stagione, sempre dominata.

Il Mondiale è più vicino per Tänak?

Ott Tänak, pur in testa al rally finora, non si è dichiarato per niente soddisfatto per la situazione, nonostante abbia la concreta possibilità di conquistare lui il Mondiale, ai danni del compagno di squadra e dopo essere riuscito a staccare Evans, secondo al momento, di 20 secondi:

” Il mio obiettivo per il weekend è sempre stato il Campionato Costruttori. E questa situazione non ci aiuta. Dobbiamo stare davanti alla Toyota, questo è certo ”

Quando gli è stato fatto notare che le sue possibilità di vincere il titolo Piloti ora sembrano molto più realistiche, Tänak ha scherzato:

” Quindi cosa posso fare di diverso? È difficile andare oltre il primo posto, quindi è possibile, ma cos’altro possiamo fare? ”

Mikkelsen esce di scena

Come si potrebbe descrivere l’incidente di Andreas Mikkelsen nella prima prova dopo il cambio gomme di metà giornata? Un altro errore per il norvegese, e proprio nel momento peggiore, con l’unico obiettivo in Giappone di portare punti preziosi a Hyundai.

Mikkelsen era, al momento dell’uscita di strada, in sesta posizione, ed appena gli è stato chiesto di spingere di più, visti i problemi di Neuville, ha sbagliato la staccata in un tratto particolarmente stretto, colpendo un albero e dovendosi fermare. Un rapporto con la Rally1 per il norvegese non particolarmente felice durante l’intera stagione.

Greensmith ha perso l’occasione di aiutare Solberg

Già dopo il Rally del Cile, quando le speranze di vincere il titolo WRC2 di Oliver Solberg avevano subito un duro colpo, il compagno di squadra in Toksport, Gus Greensmith, aveva dichiarato apertamente che avrebbe fatto tutto il possibile, in Giappone, per aiutare lo svedese nella lotta contro Sami Pajari.

Al finlandese di Toyota è infatti sufficiente arrivare secondo al termine per strappare il titolo a Solberg, proprio sul finale, e Greensmith avrebbe dovuto essere “l’elemento di disturbo”.

Ma per Greensmith non è stata una prima giornata facile: Pajari ha forato nella speciale numero 3, perdendo circa 40 secondi, rendendosi “attaccabile” da Greensmith, il suo più diretto inseguitore. Il britannico ha avuto un inconveniente, una forte toccata al posteriore della sua Skoda, ed anche se ha potuto proseguire la gara ha visto Pajari balzare in seconda posizione provvisoria, seppure staccato di oltre un minuto, dal leader Nikolay Gryazin.

La M-Sport soffre di problemi di maneggevolezza

Tutti i riflettori sono puntati sulla lotta per il titolo Costruttori ed M-Sport Ford, il team “Cenerentola” tra i grandi, sembrava avere l’opportunità di sorprendere in Giappone. Ma, finora, le cose non sono andate per il meglio. Sia Adrien Fourmaux che Grégoire Munster, a differenza degli altri “top driver”, sono rimasti lontani dai problemi ma entrambi si sono dichiarati delusi dal loro ritmo.

Queste le parole di Fourmaux:

” La macchina non gira nelle curve lente, dobbiamo assolutamente trovare un modo per farla girare. Sapevamo prima del via che questa non sarebbe stata la gara più congeniale alla Puma, ma dobbiamo trovare un modo per migliorare ”

Anche Grégoire Munster ha lamentato problemi con l’anteriore della sua vettura, sottosterzo, che non è l’ideale su prove così guidate.

Nel pomeriggio la situazione è poi migliorata, con Fourmaux che ha “sacrificato” la parte posteriore ma si è trovato meglio all’anteriore, dopo aver irrigidito la barra antirollio ed aumentato l’altezza da terra del posteriore.

Photo Credits: Luca Barsali

Fonte: Dirtfish
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