Ibrido o non ibrido, è questo il dilemma
I cambiamenti nella gestione dell’ibrido fanno salire i malumori. Ora cosa succederà?
Le voci rimbalzano impazzite, ibrido si o ibrido no?
Un dubbio considerato ormai amletico per la stagione 2025 che ha portato a continue dichiarazioni, opposte, tra i diversi team, tra chi lo richiede e chi a gran voce invece lo vuole fuori, considerando anche diverse problematiche che sorgeranno per la stagione successiva.
Proprio così, se per le tre stagioni fin ora all’attivo l’ibrido ha visto dei costi tutto sommato piatti e senza alcun impennata, ciò non si può dire per ciò che accadrà per la ancora fumosa stagione 2025.
Compact Dynamics dal prossimo anno non potrà resettare quello che sarà il sistema elettrico delle vetture Rally1, ma dovrà cambiare l’intero sistema in caso di problemi. Un costo che, ovviamente, andrà a gravare sui team presenti facendo lievitare costi che già hanno fatto storcere diversi volti tra i team manager coinvolti e che ha portato ad una vera e propria partita a scacchi tra FIA e Compact Dynamics, in cui ogni mossa è importante per stabilire quelle che saranno le caratteristiche delle Rally1 nel 2025.
Ciò che ne traspare, da questa lunga partita che tanto ricorda la sfida tra Nikolic e Arsovic nel 1989, o meglio da questo simil stallo alla messicana, degno del miglior Sergio Leone, è che la FIA ha preso la direzione di abbandonare anticipatamente quello l’ibrido, concludendo questo breve trascorso di soli tre anni.
Una scelta non ancora certa e non ufficializzata ma che, se confermata, porterà sicuramente tanti strascichi con il problema di eventuali penali che potrebbero causare ripensamenti da parte della FIA.
Cosa accadrà quindi?
Nessuno lo sa, o almeno nessuno ne ha la più totale conferma, solo qualche rumor non confermato che porta sempre più incognite ad una situazione per niente chiara.
Se l’ibrido dovesse veramente essere abbandonato, a gioirne maggiormente sarà sicuramente M-Sport Ford che, oltre ad essere l’unico team ad avere utilizzato in gara una Rally1 non ibrida, ha anche affermato che se l’ibrido dovesse essere mantenuto nelle modalità prospettate andrebbe incontro a costi di gestione difficilmente affrontabili e che porterebbe ad una sua uscita, altrimenti non ipotizzata nel breve termine, dal WRC.
A festeggiare sicuramente meno sarà il team Hyundai che, con l’ormai confermata uscita del team ufficiale a fine 2025, potrebbe vedere dei costi di aggiornamento della vettura non previsti e che hanno portato già a diversi malcontenti anticipati, pur senza conferma ufficiale. Solo voci che, però, oltre a trovare conferma da fonti autorevoli trovano anche supporto dalla recenti immagini dei test effettuati proprio dalla casa di Alzenau in preparazione al 2025, con le prese di scarico dell’ibrido chiuse a denotare l’assenza del sistema sulla vettura.
Ciò che però è certo è che nella clessidra i granelli di sabbia stanno diventando sempre meno e, con l’inizio della nuova stagione fissato a gennaio, tutta questa incognita non può che far indispettire tutti, in particolare considerando che dal 2026 i regolamenti cambieranno e le squadre interessate a sviluppare le nuove vetture, con il sempre meno tempo a disposizione per la progettazione e lo sviluppo, stanno perdendo sempre più interesse.
Un’incognita che sicuramente non fa bene alla disciplina che vede, di giorno in giorno, perdere sempre più pezzi e sempre più Costruttori che, ora come non mai, sono sempre più indirizzati verso altre discipline dalla direzione futura ben più definita e strutturata.
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