Sanremo 2000: la lite furibonda tra Delecour e Panizzi che scosse l’opinione pubblica
I galletti della Peugeot, dominatori indiscussi della gara imperiese, furono protagonisti di un curioso siparietto
Con una stagione 1999 conclusasi con il quarto titolo iridato consecutivo conquistato da Tommi Makinen, il Duemila si apriva con molte novità sul fronte Piloti-Costruttori.
Con L’abbandono della Toyota per cimentarsi nella Formula 1, Didier Auriol e Carlos Sainz si accasano rispettivamente in Seat e in Ford, mentre la rientrante Peugeot conferma la line-up utilizzata nelle sporadiche uscite dell’annata precedente.
E proprio le due prime guide del Leone Rampante sono protagoniste di un siparietto alquanto curioso. Siamo al Rally di Sanremo, preda facile per asfaltisti puri dopo aver abbandonato la terra della Toscana da quattro anni. Le 206 Wrc sono le vetture del momento e, manco a dirlo, fin dalla prima prova speciale dettano legge con Gilles Panizzi e François Delecour. Piú staccato il finnico Marcus Gronholm, attento a non commettere errori per non abbandonare la vetta del Campionato Conduttori.
I due Galletti Francesi volano ma, rientrati in parco assistenza, iniziano a litigare animatamente. Delecour accusa il driver di Mentone di aver effettuato nella settimana precedente alla gara lunghe sessioni di ricognizioni abusive. “The Wizard of Tarmac” gli risponde per le rime e, ad infiammare ancora più l’ambiente, ci pensa Daniel Grataloup che chiede ad Herve Panizzi di mostrargli i quaderni delle note.
A fungere da combustibile per il fuoco ci pensano poi i media. La stampa francese sostiene che i fratelli Panizzi siano stati pizzicati e successivamente fermati dalla Polizia Locale, mentre la stampa italiana riporta di un avvistamento di un’auto civetta che li avrebbe preceduti durante la stesura delle note.
Si arriva quasi alle mani, con un Corrado Provera alquanto attonito e con il DS Jean-Pierre Nicolas a far da paciere. Gilles fa spallucce e si siede al tavolo a gustarsi un piatto di pasta, François scoppia in lacrime e grida ai vertici del team di volersi ritirare. Ci vorranno minuti per farlo tornare in sé e convincerlo a risalire in macchina.
Il resto é storia. I due danno vita ad una lotta furibonda in prova speciale, con tempi da urlo. La concorrenza rimane invece a bocca aperta nel vedere quello strapotere delle 206 WRC guidate da due personaggi che hanno saputo tramutare la rabbia in adrenalina, scaricata a colpi di leva e staccate paurose, accelerazioni e traiettorie perfette.
E il pubblico ne godeva, eccome se ne godeva!
Fonte: Ceccozzi Mirko