Rally Sanremo 1983: una tripletta Lancia… che ha il sapore di un poker!
Un podio interamente appannaggio delle 037 – Martini Racing di Alen, Röhrl e Bettega ed un giovanissimo Miki Biasion quinto con la “Zero” targata Jolly Club
Dal 2 al 6 Ottobre 1983 si corre il Rally di Sanremo, Rally d’Italia, il rally di casa: alla Lancia basta un buon piazzamento per vincere il Campionato Costruttori.
La prima tappa, tutto asfalto, si snoda tutta sulle alture Sanremesi e le “Zero” volano.
Ci si sposta poi, per la seconda e terza tappa, sui polverosi sterrati toscani dove subito sembra dominare l’Audi di Blomqvist, che vince ben dieci prove speciali di fila, non riuscendo a recuperare però Röhrl che aveva preso un vantaggio pazzesco sulle prove asfaltate.
Passa quindi in vantaggio Markku Alen e la lotta diventa sempre più serrata, talmente serrata da tagliare fuori le Audi.
Davanti al proprio pubblico le 037 volano, con l’apoteosi della quarta e quinta tappa, nuovamente sugli asfalti liguri, dominate totalmente dalle Lancia che colgono un successo assolutamente incredibile. Ben quattro Lancia nelle prime cinque posizioni finali, con Alen, Röhrl e Bettega (Lancia 037 – Martini Racing) che occupano tutto il podio di un rally che avrebbe dovuto essere dominato dalle Audi.
Un podio che profuma di poker: infatti quinto si posiziona un giovanissimo Miki Biasion (su Lancia 037 – Jolly Club) con un altro giovane rampante, Henri Toivonen (Opel Manta 400), a dividerlo dagli altri tre “compagni” di squadra.
Con questo strepitoso risultato la Lancia si porta a casa matematicamente il titolo Mondiale Costruttori, con due gare d’anticipo.
Un’impresa pazzesca, una vettura a trazione posteriore che batte la trazione integrale nel Mondiale Rally, cosa che non si è mai più ripetuta nella storia.
Una sfida epocale: una “vecchia” trazione posteriore che batte l’innovazione
Una sfida epocale con una vettura, la Lancia Rally 037, la “Zero” per gli appassionati, nata già vecchia a causa della sola trazione posteriore rispetto alle quattro ruote motrici dell’Audi, rivoluzione portata in gara già dal 1981.
Ma non era solo la trazione a penalizzare la “Zero”: l’Audi montava un motore 5 cilindri contro i 4 della Lancia, era dotata di turbo rispetto al compressore volumetrico della 037… tutte caratteristiche che facevano apparire la Lancia estremamente inferiore.
Il successo dell’Audi, e delle sue innovazioni, vere rivoluzioni rispetto alla concorrenza, tarda però ad arrivare.
Sia il Mondiale Rally 1981 che 1982 sono vinti infatti da due vetture a trazione posteriore (Ari Vatanen nel 1981 su Ford Escort e Walter Röhrl su Opel Ascona 400 nel 1982), lasciando il successo ad Audi solo negli appuntamenti più “estremi” come sulle nevi svedesi.
La 037 che debutta a stagione in corso nel 1982, per poi essere pronta a combattere nell’83, nasce sulla falsa riga della precedente Stratos, per sostituire nel gruppo Fiat la 131 Abarth, vittoriosa con Röhrl nel Mondiale 1980, nella piena e agguerrita corsa tecnologica che segna tutto il periodo dei Gruppi B.
Esiste anche un video della gara, ritrovato nel grande archivio di Youtube:
Mondiale Rally 1983: una continua altalena di trionfi e successi tra Lancia e Audi
La stagione parte subito benissimo per le Lancia al Montecarlo, gara difficilissima per la presenza di neve e ghiaccio, con Röhrl e Alen che si piazzano primo e secondo, distaccando di oltre 5 minuti la prima Audi, quella sul terzo gradino del podio, di Blomqvist. Nonostante le condizioni favorevoli alla Quattro la “Zero” è assolutamente imprendibile sui tratti di asfalto con poca neve.
Dopo il Monte si va in Svezia rally in cui, per evitare una disfatta, Lancia decide di non prendere il via.
In Portogallo riparte la sfida ma la gara viene portata a casa dai tedeschi a causa di alcuni problemi tecnici sofferti dalle 037 e delle condizioni favorevoli all’Audi (ghiaia e sterrati estremamente difficili).
Al Safari Rally si impone Vatanen con la Ascona 400, mentre le Lancia racimolano solo qualche punto.
Ma il bello per le “Zero” deve ancora arrivare: gli asfalti caldi e asciutti della Corsica sono infatti il terreno ideale per la Lancia che domina conquistando le prime quattro posizioni della classifica: Alen, Röhrl, Vudafieri e Bettega mettono tutti in riga, con le Audi che nemmeno arrivano al traguardo per problemi tecnici e incidenti.
All’Acropoli, in Grecia, sia la Mouton che Mikkola sono costretti al ritiro per problemi di motore e anche qui Lancia infila una doppietta straordinaria con Röhrl e Alen che staccano di quasi 14 minuti Stig Blomqvist terzo al traguardo.
La Nuova Zelanda segna un’altra disfatta Audi ed un trionfo del team Lancia, con Röhrl primo e Bettega a chiudere il podio in terza posizione.
Tre vittorie di fila pazzesche, Corsica, Acropoli e Nuova Zelanda, in gare ritenute sfavorevoli alla 037 e alla sola trazione posteriore.
Audi riesce a rifarsi in Argentina con Mikkola che vince la gara ed i compagni di squadra che occupano gli altri gradini del podio mentre le Lancia accusano parecchi problemi.
In Finlandia, Rally dei Mille Laghi, Walter Röhrl non prende il via perché, a detta sua, non gli piacciono i salti: vince Mikkola su Audi seguito dal compagno Blomqvist e da Markku Alen terzo con la sua Lancia 037.
Dopo il trionfale, per Lancia, Rally di Sanremo restano il Costa d’Avorio, che vede Mikkola secondo, ed il RAC Rally vinto da Blomqvist, con Mikkola secondo, gare in cui i piloti Lancia non prendono il via, che decretano Hannu Mikkola Campione del Mondo Rally 1983.
Questa l’anteprima degli anni a venire quando, per contrastare lo squadrone Audi, scende poi in campo Peugeot con la 205 Turbo 16 e Lancia sforna la Delta S4: gli anni dei “mostri” del Gruppo B.