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Tempo

4 MIN

Non cambia il tempo di Rossel al Rally del Cile

L’appello di Oliver Solberg non aveva del tutto chiuso il Rally del Cile, ma la Decisione n.9 pone fine a tutto

La classifica del Rally del Cile diventa ufficiale.

E’ questo ciò che porta con se la Decisione n.9 da parte degli Stewards per un Rally del Cile che ancora non aveva visto una classifica generale ufficiale a seguito di un appello da parte di Oliver Solberg nei confronti di una decisione che la FIA aveva intrapreso durante l’evento.

Cosa è effettivamente successo durante il Rally del Cile?

Tutto ha luogo durante la P.S 11 Lota 2.

L’equipaggio della vettura numero 20, formato da Oliver Solberg e Elliot Edmondson si ritrova a dover cambiare una gomma forata prima di ripartire il proprio percorso per concludere la prova speciale.

Uno stop e successiva ripartenza che lo aveva portato molto vicino all’equipaggio della vettura numero 21, quello composto da Yohan Rossel e Florrian Barral che si ritrovano a dover alzare il piede per via della scarsa visibilità dovuta alla presunta polvere cheavrebbero trovato sul proprio percorso ed alzata per appunto dal diretto avversario.

Arrivato al traguardo l’equipaggio di casa Citroen ha immediatamente fatto richiesta per una correzione di 45 secondi del proprio tempo dovuta alla scarsa visibilità della polvere, mostrando le prove a loro disposizione.
Richiesta che i commissari hanno esaminato e preso positivamente concedendo un ritocco sul tempo della P.S. 11 di 40 secondi.

Esito però che Oliver Solberg non ha particolarmente apprezzato che in men che non si dica si è appellato a questa decisione, presentando ufficialmente un ricorso che ha portato la FIA ad analizzare ulteriori dati a loro disposizione, come dati GPS, video e camera car delle vetture coinvolte e non.

Di tutta risposta la FIA, alle precedenti affermazioni, ha aggiunto ed argomentato che non vi erano prove sufficienti a giustificare la correzione del tempo della vettura numero 21 (la Citroen C3 di Yohan Rossel) in quanto le condizioni di visibilità, tra il chilometro 9 e 12.5, erano pressoché identiche per tutte le vetture coinvolte, di fatto dimostrando come la presunta polvere alzata dal pilota svedese di casa Skoda non fosse il motivo per cui il pilota francese aveva rallentato, mostrando inoltre come i tempi di Yohan Rossel non solo fossero più lenti di Oliver Solberg, ripartito dopo il cambio pneumatico, ma anche di Nikolay Gryazin che partiva alle spalle del compagno di team.

Il 16 ottobre 2024 gli Stewards hanno quindi deciso di convocare entrambi gli esponenti dei team per ascoltare le argomentazioni di entrambi le parti coinvolte.
Un incontro che ha dimostrato ancora una volta, come la visibilità tra il chilometro 9.5 e 12 fosse pressoché la stessa per tutti gli equipaggi e che non c’erano prove evidenti che la polvere potesse aver influenzato negativamente la prova speciale del pilota francese di casa Citroen.

Di tutta risposta il team DG Sport Competition ha risposto mostrando quelli che erano i dati della telemetria, i dati di bordo e le immagini video che testimoniavano la scarsità della visibilità.

Un’argomentazione quella del team belga che si è concentrata sul fatto che l’equipaggio avesse rallentato solamente per ragioni di sicurezza in quanto sostenevano e pensavano che l’equipaggio numero 20 (Solberg – Edmondson) fosse in difficoltà e che potesse arrecare pericolo.

Argomentazione che ha trovato sostegno anche nel fatto che nei 2.5 chilometri considerati il pilota francese avesse premuto diverse volte il pulsante push to pass che segnala alla vettura davanti la volontà di sorpassare in quanto troppo vicino, non ricevendo però risposta.

Argomentazioni dei due team che sono servite alla FIA per prendere la decisione finale che vede la conferma della Decisione numero.5, decisione che quindi conferma il tempo corretto di oltre 40 secondi del pilota francese affermando che:

  • Le condizioni meteorologiche avverse e la visibilità limitata avrebbero giustificato un rallentamento da parte dell’equipaggio dell’auto n. 21, che aveva agito con prudenza per evitare un possibile incidente.
  • Le decisioni relative alla sicurezza prese dagli equipaggi durante la gara, in situazioni di scarsa visibilità, non possono essere valutate solo attraverso dati tecnici come i video o il GPS, ma devono considerare anche l’esperienza in tempo reale degli equipaggi.
  • Pur riconoscendo che il rallentamento dell’auto n. 21 potrebbe essere stato più conservativo rispetto a quanto necessario, gli Stewards hanno considerato che le misure adottate dall’equipaggio fossero ragionevoli in un contesto di sicurezza.

 

Una decisione che lascia abbastanza sorpresi perché dimostra la mancanza del fattore principale della correzione del tempo ovvero la polvere, ma allo stesso tempo la mantiene valida, motivandosi su un rallentamento personale in nome della sicurezza.

Una decisione alquanto confusa e che sicuramente farà assai discutere nei prossimi giorni anche grazie alla possibilità di appello che il team TokSport e DG Sport hanno per le prossime 12 ore.

Di seguito mostriamo il comunicato stampa promulgato direttamente dalla FIA: d15c9e45-22d4-4cab-95b6-fbb14b75e47a_Stewards Decision 9

Seguiranno sicuramente aggiornamenti…

 

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