Adartico Vudafieri in arte “Vuda”
Grandissimo pilota degli Anni 70-80, seppe conquistare un titolo Europeo e tre Campionati Italiani
Il “Vuda”, come viene chiamato dagli amici e dagli appassionati, nasce a Castelfranco Veneto l’11 ottobre 1950. Difficile non innamorarsi dei motori e in particolare dei rally, in una terra come quella veneta, che è stata in grado di sfornare diversi Campioni del calibro di Sandro Munari e Miki Biasion.
Il nome di Vudafieri viene ricordato dai tifosi di rally per le sue accese battaglie in prova speciale con un altro grande pilota: Tony Fassina. Negli Anni 70 e 80 infiammarono il pubblico con le loro gesta rappresentando il periodo di massima popolarità in Italia di questo sport.
Gli inizi di carriera
La carriera di Adartico Vudafieri ha inizio nel 1973, al volante di una Simca Rallye 2. Nelle sue prime stagioni di corse veniva regolarmente preso in giro dagli amici che dicevano che correva per la “Scuderia Alleoppete” (in gergo vuol dire capovolta), perché con lui gli sponsor dovevano preoccuparsi di mettere i loro adesivi sul fondo della macchina, essendo quella la superficie che risultava più visibile. Erano infatti più le volte che finiva la gara a ruote all’aria, che quelle che percorreva tutto il percorso sino all’arrivo.
Tornando agli inizi di carriera, nel 1974 acquista una Porsche 911 Gruppo 3 e corre in coppia con il navigatore Francesco Bonaga. Nel 1975, sempre con la Porsche, termina al terzo posto nel Trofeo Rally Nazionali con due vittorie al Rally Valli Imperiesi e al Rally Colline di Romagna. Nel 1976 abbandona la vettura della Casa di Stoccarda e passa alla Lancia Stratos preparata da Michelotto, con cui si aggiudica il Trofeo Rally Nazionali vincendo 4 gare (Rally Colline di Romagna, Giro della Campania, Rally 333 Minuti e Rally del Gargano).
La conquista dei primi due titoli Italiani e dell’Europeo
Nel 1977 si mette in mostra vincendo il Rally del Ciocco e ottenendo altri piazzamenti di prestigio come il secondo posto al Rally Campagnolo e delle Alpi Orientali e un terzo e quarto posto al Rally Colline di Romagna e al Rally di Sicilia, questa volta in coppia con Massimo de Antoni (vincerà il Campionato Italiano Rally 1982 insieme a Tonino Tognana e la Ferrari 308 GTB di Michelotto). Nel 1978, in coppia con Mauro Mannini e la Lancia Stratos Jolly Club, preparata da Maglioli, si impone in 4 rally (Elba, Ciocco, Valli Piacentine e al Coppa Liburna) arrivando secondo alla Targa Florio e al 4 Regioni. Risultati che gli permettono di vincere per la prima volta il Campionato Italiano Rally. Sempre nello stesso anno partecipa per la prima volta al Rally di Sanremo. Alla prima apparizione lungo le speciali del Mondiale all’italiana, sempre al volante della Lancia Stratos del Jolly Club, gli sfugge la vittoria quando è lì ad un passo. Comanda per lunghi tratti ma poi nella terza tappa vola fuori nel tratto insidioso tra Perinaldo e Apricale. In altre 5 occasioni il trevigiano correrà il Sanremo (3 con la 131 Abarth nel ’79,’80 e ’81 e 2 con la Lancia 037 nel ’83 e ’84) senza mai vedere l’arrivo.
Nel 1979 arriva secondo nel Campionato Italiano Rally, saltando alcune gare importanti per un infortunio patito al Rally Costa Smeralda, ma lotta fino alla fine con il rivale di sempre, Tony Fassina. Della stagione vanno ricordate le tre belle vittorie alla Targa Florio con Mario Mannucci, al Rally del Ciocco con Maurizio Perissinot e al Colline di Romagna. Partecipa al Rally Voltà a Madeira valido per il Campionato Europeo in coppia con Ninni Russo (ultima gara in veste di navigatore). Nel 1980 diventa nuovamente Campione Italiano a bordo della Fiat 131 Abarth, prima e unica volta in Italia per la berlina tre volte Campione del Mondo. L’anno successivo, nel 1981, vince il Campionato Europeo Rally centrando 4 vittorie (Rally Costa Brava, Rally Sol-Race, Rally Albena, Rally 4 Regioni) consentendo alla 131 di centrare l’ultimo titolo importante prima del pensionamento. La stagione successiva è prevalentemente votata ai collaudi, al volante della nuova Lancia Rally 037 Martini Racing. A livello italiano raccoglie un 7° posto all’Elba, un 3° posto al Ciocco e un 4° al Rally Colline di Romagna. Nel mondiale disputa 2 gare l’Acropoli e il Costa D’Avorio ma in entrambi i casi e costretto al ritiro per problemi meccanici.
Il podio mondiale in Corsica e la conquista dell’ultimo titolo italiano prima del ritiro
Vudafieri nel 1983 agguanta dei bei risultati mondiali: con la Lancia 037 conquista un quinto in Portogallo e un bellissimo terzo posto assoluto al Tour de Corse in coppia con Gigi Pirollo. Questi risultati contribuiscono a fine anno alla Lancia Rally 037 Martini Racing di vincere il Mondiale Costruttori. Disputa altre 2 gare mondiali, il Rally d’Argentina e il Sanremo ritirandosi in entrambe le gare.
Si segnalano due vittorie al Rally Catalunya valido per l’Europeo, per l’occasione insieme a Tiziano Siviero, e al Rally Autodromo di Monza in coppia con Tiziana Borghi. Nel 1984 si impone nel neonato Campionato Italiano Rally Open aperto agli stranieri con 4 vittorie: Rally della Lana, Rally 4 Regioni, Rally Piancavallo, Rally San Marino. Si ritira al Sanremo e al Tour de Corse entrambe valide per il mondiale. Nel 1985 partecipa a due gare: Rally Internacional Isla de Tenerife, in coppia con Roberto Fassina su Porsche 930 turbo, costretto al ritiro e al Rally Autodromo di Monza su Lancia Rally 037 che vince insieme a Tiziana Borghi. Quest’ultimo sarà il suo ultimo successo in carriera prima di ritirarsi e dedicarsi all’attività imprenditoriale.