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Ogier: “Il titolo non era un obiettivo, lo è diventato. A molti non sarebbe piaciuto io vincessi…”

Il campione francese racconta la dinamica del ritiro ed offre un focus su quel che resta della corsa ai titoli

ogier

Altra giornata durissima ieri per Sebastien Ogier. Nonostante un altissimo livello di fiducia e voglia di insidiare Thierry Neuville fino all’ultimo chilometro nella corsa al titolo, le cose sono andate decisamente male con il ritiro durante la SS8 Lota 1 da 25.64 km.

Becs Williams ha intercettato il pluricampione francese durante il service park analizzando i fatti accaduti e tutte le conseguenze di un’uscita di strada tutto sommato tipica ma che, di fatto, mette fine ai sogni di gloria del campione di Gap.

In primis il passaggio obbligato sulle dinamiche dell’incidente:

Molto semplice. C’era un sasso in traiettoria proprio nel punto di frenata e sulle note non c’era niente. Quando sei completamente sul freno, anche un piccolo impatto può provocare grandi danni. Che poi non è stato un gran danno ma non eravamo nelle condizioni di ripararlo in tempi brevi e la gara è andata. La cosa frustrante è che in queste ultime due gare è successo di tutto e non potevamo farci niente, nonostante la velocità ci fosse per tutto il tempo e a tratti siamo risultati dominanti sugli altri ma questo non è servito per portare qualcosa a casa.

Sono stato fortunato durante la mia carriera ed ho potuto provare tanti momenti alti ma anche molti bassi. Quando queste cose accadono devi essere forte ed utilizzare queste esperienze per tornare ancora più forte.

L’intervistatrice a questo punto vira sul tema principale: la corsa al titolo che, di fatto, viene archiviata quando ancora c’è da correre un giorno e mezzo di prove speciali.

Sicuramente ora la battaglia per il titolo è finita. Dopo la Grecia il team era ormai convinto, ora devo essere d’accordo con loro per quanto riguarda il titolo piloti. Da questo punto di vista devo dire che non sono poi così tanto deluso: il titolo è diventato un obiettivo da due gare a questa parte, non lo era ad inizio stagione. Tante persone mi hanno detto che non sarebbe stato bello per il campionato che io potessi lottare per il titolo senza correre tutta la stagione quindi in questo senso è positivo. Si è presentata l’opportunità, ho provato a combattere e va bene così. In Grecia il problema è stato del team (ndr. il problema al turbo) e qua in Chile colpa mia. Due errori che ci costano molto.

Dichiarazioni solide da parte di un campione che sposta immediatamente il focus su un nuovo target ancora possibile, promettendo battaglia anche per la domenica dove cercherà in primis di facilitare il compito dei compagni di squadra e proverà a strappare punti importanti durante la Power Stage SS16 Bio Bio 2 da 8.78 km (ndr. ore 18.15 italiane).

Ora siamo settati sul sostenere la corsa del team verso il titolo costruttori. Non siamo in una buona posizione di partenza ma i nostri compagni stanno facendo tutto molto bene e io incrocio le dita che possano mantenere quanto stanno mettendo in gara. Per noi è importante riuscire ad andare avanti il più possibile e portare qualche buon punto a casa per il team.

Foto: Luca Barsali
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