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Non c’è mai fine al peggio! Da Zanche sabotato al Rallye Elba Storico

Il pilota di Bormio si ritrova con un tubo dell’olio forato da una punta di trapano. Sabotaggio arrivato, ovviamente, dall'esterno

Non c’è mai fine al peggio!

E’ questo l’unico commento che viene da dire in questo momento, guardando a ciò che è successo, durante il Rallye Elba Storico, a Lucio Da Zanche.

L’ennesimo capitolo negativo di un libro che, ormai, inizia ad essere stracolmo di eventi assurdi ed indegni da diventare, purtroppo, un’aberrante normalità. Capitolo che in questo caso viene raccontato dal diretto interessato sui propri social.

Il pilota di Bormio stava affrontando il Rallye Elba Storico, valido per il Campionato Italiano Rally Auto Storiche ma anche per il Campionato Europeo, a bordo di una Porsche 911 Carrera RS 3.0 gestita dal team PentaCar, quando è stato costretto al ritiro per un sospetta rottura di in un tubo dell’olio.

In quel momento in seconda posizione ed in lotta per la vittoria, il vincitore dell’ultima edizione del rally aveva parcheggiato la propria vettura all’interno del parco chiuso, come da regolamento, per la chiusura della prima giornata di gara, ritrovandosela però sabotata nella mattinata di sabato.

Foto: AmicoRally

 

Neanche il tempo di accendere la macchina e di uscire dal parco chiuso che la Porsche numero 33 inizia a tentennare e l’olio inizia a riversarsi nell’abitacolo della vettura tedesca. Prontamente spenta da Da Zanche, anche per evitare altri danni, inizia immediatamente la ricerca per capire le cause di questo improvviso problema e per poterlo sistemare prontamente in un’assistenza già avvertita e pronta ad intervenire quando la vettura sarebbe uscita dal parco chiuso.

Porsche che da quel parco chiuso non uscirà mai ed i possibili sogni di bissare il successo della precedente edizione svaniscono in un secondo, con la perdita di olio che di minuto in minuto diventa sempre più abbondante. Una sensazione amara, ma che nulla ha a che vedere con ciò che il team Pentacar e l’equipaggio Da Zanche – De Luis sentiranno e vedranno nei momenti successivi. Constatato il ritiro iniziano le prime analisi, per comprendere le cause di questo problema, e come un fulmine a ciel sereno si ritrovano davanti all’ennesima azione di codardia e vigliaccheria.

L’equipaggio Da Zanche – De Luis è stato sabotato

E’ secca la sentenza e le prove ritrovate lo confermano: l’olio fuoriuscito all’interno dell’abitacolo proviene da un foro in un tubo di Teflon di raccordo tra il radiatore anteriore dell’olio ed il motore. Un foro strano, che non ha per niente il sapore di rottura, ma più di un perforamento che verrà poi confermato dal ritrovamento della punta del trapano rimasta incastrata nel tubolare della scocca. Un sabotaggio, all’interno del parco chiuso, avvenuto in fretta e furia da parte di una persona che, come afferma il pilota stesso, sapeva dove mettere le mani e cosa forare.

Ci sarebbero tante parole per descrivere tutto ciò, ma le uniche pronunciabili sono solamente:

” Che Amarezza! “

Amarezza da parte dell’equipaggio, ma soprattutto nel vedere, per l’ennesima volta, un’azione del genere macchiare il panorama rallistico.

Quando si fermerà tutto ciò? Quando da tentato omicidio si passerà ad omicidio? Oppure non basterà neanche questo per fermare tutto?

L’appello è come sempre: “se qualcuno ha visto o sentito qualcosa, avvisare prontamente chi di dovere o l’equipaggio coinvolto”

Di seguito il messaggio postato sui social dal pilota Da Zanche:

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