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“Il WRC sarebbe più divertente senza ibrido”: questo il pensiero di Dani Sordo

L’esperto pilota spagnolo ha potuto sperimentare all’Acropolis la guida di una Rally1 senza la spinta dell’ibrido. E non ne è rimasto assolutamente scontento, anzi! Robert Reid, invece, guarda al futuro, con diverse possibili opzioni sul tavolo

Da diversi mesi oramai si parla dei futuri regolamenti del Campionato Mondiale Rally e, nonostante ancora non sia stato ufficialmente deciso nulla né tantomeno sia stata lasciata intendere ufficialmente la linea, un veterano, pilota esperto, del WRC ha ben in mente un suggerimento: abbandonare l’ibrido.

Questo pilota è lo spagnolo Dani Sordo che ha già dovuto sperimentare la guida delle attuali Rally1, nel venerdì pomeriggio all’Acropolis Rally, senza la spinta dell’ibrido montato sulla sua Hyundai: e non ha per nulla rimpianto i tempi prima del 2022, quando la FIA introdusse la potenza ibrida con il varo del nuovo regolamento Rally1. E sicuramente li preferiva e sta rimpiangendo quei tempi

Ha affermato Dani Sordo:

” Ho corso tre speciali senza ibrido ed è stato più divertente senza ibrido, gestendo solo la potenza e nient’altro. Questo è molto meglio, acceleratore, freno e cambio ”

In sostanza, a Sordo manca la semplicità di guida senza ibrido e ritiene che le WRC sarebbero più divertenti anche per i piloti e secondo lui lo preferirebbero. Ha continuato:

” Certo, perché a volte funziona, a volte no. Non lo so, non è una mia decisione, ma sarebbe bello. E poi in alcuni punti già ora non sfruttiamo l’ibrido. E guidare è molto più divertente e naturale: spingi sull’acceleratore per gestire la potenza, non l’ibrido. Ora si carica, ora no, ora arriva la corrente e tutto il resto. E’ tutto un po’ strano ”

La prossima regolamentazione WRC, che dovrebbe essere più semplice a partire dal 2027, lascerà ai Costruttori la possibilità di scegliere tra diverse opzioni di propulsione, quindi non sarà più obbligatorio utilizzare un’unità ibrida. Ha commentato Robert Reid, Vice-Presidente FIA per lo sport:

” L’industria automobilistica stessa non ha ancora capito dove sta andando e pensiamo che l’opzione migliore sia che  un produttore possa avere la libertà di adottare ciò che vuole. E penso che questo sia molto positivo. Penso che abbiamo qualcosa di interessante per il 2027, ma ora dobbiamo pensare a come ci arriveremo? Abbiamo analizzato alcune opzioni, credo, ragionevoli, e sono emerse tre possibili strade. Mantenere le auto attuali e accettare i pochi protagonisti? Modifichi le auto attuali nella speranza che arrivino piloti privati? Quindi le rendi meno sofisticate? E penso che i due aspetti più difficili, al momento, per un pilota siano la gestione dell’ibrido e l’aerodinamica. E credo che molti piloti che ora sono sulla Rally2, anche se Mārtiņš Sesks, e di questo sono davvero contento, ha in un certo senso dimostrato il contrario, siano preoccupati di salire di categoria perché pensano che le Rally1 siano complicate e difficili da capire. Dovrebbero fare un grande passo, una grande evoluzione, e hanno paura di fare figuracce alla guida delle attuali Rally1. Penso che dovremmo affrontare il discorso “Rally1 meno”, potrebbe essere un’opzione. La terza opzione sarebbe quella di avere vetture su base  Rally2, una categoria molto diffusa. Forse aggiungendo un po’ di aerodinamica, forse dotandole di maggiore potenza, qualcosa del genere. Quindi penso che ci siano tre opzioni tutte molto sensate”

 

Poi Reid ha continuato:

“ Abbiamo parlato anche con i Costruttori coinvolti dell’ipotesi “Rally2 plus”. E sono molto chiari: la Rally2 è una vettura per i clienti. Se diventasse la top class non sarebbero interessati perché cambierebbe il modello di business. E la Rally 2 è costruita per essere venduta ai privati. Inoltre non credo sia corretto ragionare nel breve periodo, solo per il 2025-2026. Nel 2027 i regolamenti tecnici cambieranno e ci dobbiamo concentrare su questo, porre l’attenzione sul futuro, a quello che sarà dal 2027 in poi “

L’obiettivo delle normative Rally1 era quello di attrarre più Costruttori nel WRC, cosa che non è accaduta. Anzi, le cose sono andate quasi nella direzione opposta, con addirittura l’impegno di Hyundai oltre il 2025 tutt’altro che garantito. In questo senso è stato chiesto a Robert Reid se il regolamento Rally1 sia stato un errore ed ha risposto:

” E’ una domanda difficile. Penso che le Rally 1 siano impressionanti. Tecnologicamente complesse. Richiedono un grande impegno da parte del Costruttore. Non essendo riusciti ad aumentare il numero di Costruttori presenti nel Campionato, si potrebbe semplicemente rispondere ‘Sì, non ha totalmente funzionato’. Mentre sul lato della competizione credo abbia funzionato bene. Ci sono tre Produttori in grado di vincere, con tre auto completamente diverse. Penso che da questa prospettiva sia stato positivo e penso che ci dia una buona base di partenza e sicurezza per andare avanti con la messa a punto dei regolamenti e delle vetture per il 2027 ed il futuro del WRC “

Photo Credits: Luca Barsali

Fonte: Dirtfish
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