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WRC Grecia | Day1: la durezza dell’Acropoli non ferma Hyundai e Ott Tanak

Ott Tanak e Hyundai riescono ad evitare grossi problemi monopolizzando il podio virtuale

L’Acropoli sta facendo l’Acropoli e nonostante tutti gli equipaggi abbiano dimostrato preoccupazione per la giornata di sabato è la giornata di venerdì ad aver aperto le danze ed averle anche chiuse a diversi equipaggi al via.

Ad aver maggiormente sofferto la prima giornata di gara è Toyota che fin dalla prima prova speciale è stata attanagliata da problemi meccanici che hanno fortemente limitato i suoi equipaggi durante tutte le prove di giornata.

Se inizialmente è Elfyn Evans a ritrovarsi con il turbo K.O. a cercare di sopravvivere sulle complesse strade elleniche è Takamoto Katsuta ad essere il primo effettivo equipaggio della casa nipponica ad alzare completamente bandiera bianca strappando una ruota sulle numerose e sempre insidiose rocce greche.

A porre ulteriori malumori su un rally iniziato particolarmente in salita per Toyota è il problema meccanico che ha colpito Sebastien Ogier e Victor Landais proprio quando erano in vetta alla gara.
Stesso problema al turbo del compagno inglese che oltre a sollevare malumori porta anche qualche campanello d’allarme sull’integrità della vettura per un problema che non sembra essere isolato.

Un vero e proprio lascia passare per Hyundai che in meno che non si dica si ritrova involata sia nella classifica costruttori sia nella classifica piloti, ma anche nella classifica del decimo appuntamento del campionato che per adesso segna un vero e proprio monopolio Hyundai.

E’ infatti un trittico di Hyundai i20 Rally1 Hybrid a completare un podio che vede Ott Tanak svettare sui compagni di team arrivando con un vantaggio di 21.8 secondi su Dani Sordo e 45.2 secondi su Thierry Neuville.
Una seconda e terza posizione combattuta anche contro la propria vettura e che ha visto rispettivamente lo spagnolo correre gran parte delle prove speciali del loop pomeridiano con problemi importanti all’ibrido e con il belga che sulle prime prova si è ritrovato con soli 3 cilindri funzionati e con il solo 50% della potenza sulla propria vettura a disposizione.

Una vera e propria armata che costringe tutti i restanti equipaggi ad inseguire, con il solo Sebastien Ogier a cercare di recuperare il distacco accumulato e di insinuarsi all’interno del podio per cercare di guadagnare quanti più punti possibili per rimanere in coda per essere il campione della stagione 2024.

Il francese attualmente si ritrova distante 2:26.4 secondi dalla vetta e 1:41.2 secondi dal podio.

Con la maggior parte delle Rally1 attardate da problemi o ritiri ad instaurarsi in quinta posizione assoluta è la Skoda Fabia RS Rally2 di Robert Virves, che proprio sull’ultima prova speciale riesce a superare Sami Pajari e la Toyota Yaris GR Rally2 e Yohan Rossel attardato da una foratura e sceso fino in undicesima posizione assoluta.

L’estone di casa Skoda riesce ad arrivare a sopravanzare il giovane pilota di casa Toyota per appena 1.5 secondi, fermando il cronometro con un ritardo da 3:10.9 secondi dal connazionale in Hyundai.

Settima posizione assoluta per la prima Puma Rally1 presente in classifica, quella di Gregoire Munster e Louis Louka che riescono ad evitare quasi tutti i problemi prima di essere attardato da una foratura che lo fa scendere dalla quinta alla settima posizione assoluta, risultando però essere comunque il migliore, complice anche il ritiro di Adrien Fourmaux.
Ritiro per il francese dal sapore veramente amaro proprio mentre stava occupando la seconda posizione assoluta, e distante pochi secondi dal connazionale di casa Toyota nonostante anche lui fosse attardato da diversi problemi all’ibrido, e che l’ha fatto sprofondare in fondo alla classifica generale.

A concludere la top 10 della classifica sono vetture tutte Rally2 e che vede Kajetan Kajetanowicz concludere per 10.6 secondi davanti a Fabrizio Zaldivar e 13.5 secondi davanti a Nikolay Gryazin che insieme alla Citroen C3 Rally2 riesce a concludere nell’ultima posizione in top ten rimasta disponibile.

Con la prima giornata definitivamente conclusa gli occhi sono ora tutti sulla giornata di sabato, da tutti definita come la più complessa e tosta giornata di gara da affrontare e che metterà anche più in difficoltà gli equipaggi.

 

Photocredit: Luca Barsali
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