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Pertica Bassa, la discesa del 1000 Miglia – Luoghi di Rally

Andiamo a rivivere uno dei tanti luoghi che hanno scritto la storia dei rally

Non scopriamo di certo noi il fascino dell’Italia e dei suoi panorami. Quello che vogliamo da questa nuova rubrica “Luoghi di Rally” è farvi scoprire (o riscoprire) luoghi all’apparenza non troppo famosi ma che per i rally hanno un significato importante. Posti, vicoli, curve e passaggi in cui si sono scritte pagine importanti e in cui ancora oggi (talvolta) si corre e dove ogni giorno si continua a respirare rallismo, storia e passione.

Stasera parleremo di Pertica Bassa, un paesino nel cuore delle campagne bresciane e che contribuisce tutt’oggi, insieme a Pertica Alta, a rendere celebre in Italia e in Europa il prestigioso Rally 1000 Miglia.

Pertica Bassa: la storia

Pertica Bassa (Pèrtega Basa in dialetto bresciano) è un comune italiano di 651 abitanti della provincia di Brescia, in Lombardia.

Così lo racconta Wikipedia:

L’origine del nome è da ricercarsi nell’usanza longobarda di erigere dai famigliari di un guerriero caduto o disperso in battaglia, lontano da casa, una pertica sormontata da un simulacro di colomba rivolta verso il luogo dell’accaduto. Il comune appartiene alla Comunità Montana della Valle Sabbia e l’attuale Sindaco, in carica dal 2009, è Manuel Nicola Bacchetti. Il suo comprensorio ingloba anche le frazioni di Avenone, Forno d’Ono, Levrange, Ono Degno. Confina con i comuni di Collio, Lavenone, Marmentino, Pertica Alta, Vestone.

Credits: Secoval

Pertica Bassa nei rally

Il 1000 Miglia è uno dei più quotati rally a livello nazionale, oltre ad essere uno dei più longevi.

La prima edizione, risalente al 1977, sancì il trionfo della mitica Fiat 131 Abarth di Mario Pasetti e di un giovanissimo Luigi Pirollo e da quel momento la kermesse bresciana ne ha fatta di strada. Grazia alla validità per il Campionato Nazionale ed Europeo, sono molti i campioni passati su queste strade e che si sono ritagliati uno spazio importante nell’Albo d’Oro. Tra questi si ricordano Andrea Dallavilla, Franco Cunico, Giandomenico Basso, Stefano Albertini, Renato Travaglia, Piero Liatti, Luca Rossetti, Dario Cerrato, Fabrizio Tabaton e il portoghese Miguel Campos (unico straniero ad aggiudicarsi il gradino più alto del podio, ndr). Memorabili anche i quattro sigilli assoluti di Nicola Busseni, il locale che vanta più vittorie nella gara di casa. Davvero incredibile il parco auto che si è sfidato a colpi di accelerazioni e cambiate: dalle Gruppo B alle Gruppo A, passando alle più evolute Wrc e R5.

Teatro di mille battaglie è certamente il piccolo comune di Pertica Bassa, vera icona dell’evento e autentico ago della bilancia per via di un manto stradale molto particolare e difficile da interpretare anche per i piloti più esperti. Davvero suggestiva la quantità di pubblico radunato in prossimità dei tornanti ampi, molto rumorosi nell’acclamare i propri beniamini e severi analisti in ogni singolo passaggio degli equipaggi.

Di seguito la cartina generale della prova speciale “Pertiche”:

La discesa di Pertica Bassa raccontata da chi l’ha affrontata

Abbiamo chiesto a Matteo Gamba di svelarci i segreti per affrontare quella discesa così tecnica e caratterizzata da numerosi tornanti spettacolari.

Ho gareggiato al Rally 1000 Miglia parecchie volte, quindi la prova speciale Pertiche posso dire di conoscerla a sufficienza. L’ho corsa sia nella versione lunga da circa 25 Km sia in quella attuale da 14 km e garantisco che la difficoltà resta immutata. Il tracciato infatti si dimostra molto selettivo e quasi sempre permette di fare la differenza in termini di risultato finale. I piloti si ritrovano a fronteggiare tratti guidati e veloci, stretti e poi larghi, non potendo mai allentare di un poco la tensione. Come se non bastasse, anche il grip non è omogeneo. Ad inizio p.s. l’aderenza è molto buona, mentre nella fase finale l’asfalto è liscio e di conseguenza più scivoloso. In questa fase bisogna guidare con intelligenza perchè la gomma è molto calda e tende a raggiungere una pressione piuttosto alta. E proprio su questo aspetto reputo doveroso spendere qualche parola in più. Come in tutte le stages lunghe, anche per la Pertiche la scelta delle gomme è essenziale, perchè da lì passa l’esito finale del rally. La mescola degli pneumatici è in stretta correlazione all’assetto, che va regolato al fine di rendere l’auto il più reattiva possibile. Quest’ultimo, tenendo in considerazione che il 1000 Miglia solitamente si corre in una stagione piovosa, va tenuto principalmente morbido poichè l’asfalto si presenta umido e scivoloso. L’esperienza mi ha poi insegnato a partire dal parco assistenza con due gomme diverse nel bagagliaio perchè l’instabilità del meteo è sempre dietro l’angolo, con addirittura la possibilità di trovare la neve nei punti più alti. Segreti per fare il tempo? Nessuno in particolare. Bisogna saper gestire se stessi e l’auto, mantenendo il ritmo alto per non perdere la concentrazione e non incappare in errori deleteri. Per quanto riguarda invece le sensazioni che si provano al volante, reputo l’atmosfera della Pertiche meravigliosa. Il pubblico è incredibilmente numeroso e assiepato in ogni dove, con tanti amici pronti ad incitarti a bordo strada. Nei tornanti di Pertica Bassa, essendo ampi e in discesa, ci si può anche permettere qualche spazzolata e in quel frangente gli appassionati presenti si infiammano letteralmente.

Pertica Bassa oggi

Il paese di Pertica Bassa custodisce con orgoglio il Museo della Resistenza e del folklore valsabbino. La struttura è nata per volere di Dimitrije Paramendic, salvatosi dal secondo conflitto mondiale grazie all’aiuto degli abitanti della piccola frazione di Forno d’Ono. Proprio il professore slavo donò al comune 120 mq in segno di riconoscenza e gratitudine da lui realizzati, in cui vengono raffigurate scene di vita partigiana e ritratti di quel tempo con lo scopo di commemorare gli uomini e gli eventi della Resistenza di quei luoghi. La giunta comunale di allora accettò di buon grado e diede vita al museo contenente oltre ai quadri, fotografie reali, cimeli e armi appartenute alla Brigata. Inoltre vi è anche una sezione dedicata al folklore locale per implementare quella dedicata alla Resistenza, mostrando la vita generosa e dura dei montanari. Il museo conserva inoltre un archivio e una biblioteca, in cui è possibile svolgere attività didattiche con gli alunni delle scuole primarie e secondarie di I e II grado. L’apertura al pubblico è stata stabilita per la prima e la terza domenica del mese e per eventi particolari come il 25 aprile, con possibilità di prenotazione per gruppi e visite guidate da personale formato e competente in materia.

E ora mettiamo da parte le parole per far cantare il motore della Ford Fiesta Wrc, impegnata nella prova speciale di Pertiche: casco ben allacciato e cinture strette!

Se hai qualche immagine, video o aneddoto legato a Pertica Bassa segnalacelo nei commenti o sui social e saremo felici di integrare questo articolo!

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