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Virtual Chicane nei rally: cos’è e come funziona (e comunque nella storia è stato fatto di peggio)

É la soluzione giusta quando c'è da rallentare una prova? Cerchiamo di capirne un po' di più

A diversi mesi dalla loro introduzione e con un po’ più di esperienza sulle spalle, abbiamo deciso di tornare a parlare di Virtual Chicane, dopo averle nuovamente viste all’opera durante l’edizione 2024 del Rally del Ciocco e Valle del Serchio. Una misura di sicurezza molto molto discussa tra equipaggi, organizzatori ed appassionati che, ancora oggi, non trova un parere unico e concordante. Già dopo Roma avevamo cercato di raccogliere un po’ di pareri in merito (trovate l’articolo a questo link), oggi vogliamo andare ancora più in profondità anche grazie ad alcuni interessanti documenti ritrovati online.

Ma andiamo con ordine e cerchiamo di andare più a fondo possibile nella questione.

Come funziona la Virtual Chicane nei rally?

La prima spiegazione è stata fornita prima del Rally di Roma Capitale. Sulla ps.9/11 “Alatri” per ragioni di sicurezza si è reso necessario limitare la velocità a 50 km/h in un tratto di 220 metri, ma la larghezza stradale ridotta impediva di inserire una chicane fisica. Quindi ci si è affidati al GPS creando una “Virtual Chicane”. Fisicamente sono stati inseriti cartelli di avviso a 300, 200, 100 metri, inizio e fine: appena entrati nella zona il concorrente doveva ridurre immediatamente la velocità a 50 km/h ed in quel momento il GPS Tracker segnalava che la velocità corretta era raggiunta. A quel punto il concorrente era nuovamente abilitato a riaccellerare.  In caso di errore si incorreva nelle penalità: 10 secondi per errore fra 1-5 km/h, 20 secondi per errore 6-10 km/h e un minuto per errore > 10 km/h.

Così recitava il Bulletin ufficiale del Rally di Roma Capitale 2023.

A Roma i nostri amici del podcast a tema rally Service Park sono andati a vederla e a commentarla direttamente sul posto, evidenziandone pregi e difetti. Vediamo com’è andata.

In questi giorni poi, grazie all’interessante canale Youtube Pro-Bike Videoproduzioni di Massi Musella, è tornato in auge un clamoroso (e quantomeno discutibile) precedente che ha fatto rivalutare completamente il parere sulla soluzione di rallentamento virtuale.

Siamo al Rally del Cuoio 1996 ed una sequenza di ben sette strettissime transenne attendeva gli equipaggi in un tratto veloce. Il risultato lo lasciamo giudicare a voi stessi guardando il video.

Anche in giro per il mondo le virtual chicane vengono utilizzate. Qui siamo in America, l’equipaggio fatica a capire il punto giusto dove rallentare e la reazione è decisamente esplicita e non necessita di troppe spiegazioni.

Sicuramente aiuta a risolvere il problema velocità eccessiva in modo semplice dal punto di vista logistico e riapre a grandi possibilità. Ad esempio, al Rally Finlandia 2024 si è potuto tornare a correre la celeberrima prova di Ouninpohja rallentata in ben tre punti, uno di questi virtualmente (in questo articolo vi abbiamo dato tutti i dettagli in merito).

In Lettonia ulteriore inserimento di questa nuova soluzione, con lo stesso promoter che ha mostrato cosa succede all’interno di una Rally1 e facendo confrontare Sebastien Ogier ed il suo ex navigatore Julien Ingrassia su questo tema. Eccovi il video:

Insomma non è facile capire se siamo di fronte ad una soluzione giusta o sbagliata e, sicuramente, non sarà facile trovare un parere unanime.

Punti a favore e contro quindi, per un dibattito destinato a durare ancora per molto tempo.

Continueremo a seguire con attenzione l’evoluzione dell’applicazione delle virtual chicane sulle prove speciali di tutto il mondo. Se trovate qualche contributo interessante per chiarire ancora meglio questo articolo, potete segnalarcelo nei commenti oppure all’indirizzo info@rallyssimo.it

 

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