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Tempo

3 MIN

Ricky mi ha sempre detto la verità….

In memoria di Riccardo Facci, amico sincero di Rallyssimo

Non mi ricordo come ci siamo conosciuti. Credo fosse la prima metà del 2019 o qualcosa del genere. Rallyssimo andava sempre più forte, ci capivo sempre meno e mi sono ritrovato a parlare con quest’uomo, così schietto e diretto. Forse gli era piaciuta la mia “idea” di sfruttare le dirette per far aprire un po’ i piloti italiani, da sempre molto ermetici. Non lo so, non è importante.

Mi aveva colpito quell’uomo.

Nel marasma di persone, tra chi si avvicinava per complimentarsi o per cercare di ostacolarci, quel curioso barbuto dal forte accento veneto aveva iniziato a parlarmi come se mi conoscesse da sempre. Ancora prima di sapere qualcosa in più di me, si prendeva del tempo per confrontarsi di rally e comunicazione. Scrivendoci messaggi, a tutte le ore del giorno e della notte, diventate poi chiamate nelle ore più calme, quando i nostri uffici piano piano si spegnevano e ci si poteva concedere il tempo di parlare di rally, rientrando verso le nostre case. Tempo lento, dal valore inestimabile, interrotto solo da qualche momento per comprare le sigarette.

Mi piaceva quel tempo. Mi arricchiva. Portava luce sui difetti delle mie idee e mi costringeva a mettere le mie convinzioni in discussione. Uscirne migliorato era la conseguenza più naturale e me ne accorgevo sempre una volta che avevo chiuso la telefonata. E allora gli mandavo subito un “grazie” per messaggio, accolto con la gentilezza di chi mi dimostrava di aver provato lo stesso piacere. Rinnovandomi subito l’invito ad andarlo a trovare al “Rollbar”, per poterci finalmente conoscere di persona ed approfondire con un drink in mano le nostre belle chiacchierate.

Ci abbiamo provato diverse volte. Ci siamo sfiorati in quello “strano” asse tra Riccione e Vicenza e mi resterà sempre il rimpianto di non aver mai trasformato quel rapporto, così trasparente e limpido, in una forte e sincera stretta di mano. Probabilmente un abbraccio.

E poi i suoi racconti, gli aneddoti, con quell’inconfondibile risata e quel tono di voce così profondo da perdercisi dentro. Ci scherzava sopra spesso ma, si sentiva che quel Corsica 1993 lo aveva corso e ricorso altre mille volte dentro la sua testa, con un finale decisamente diverso.

Ci teneva ai rally, probabilmente molto più di quanto avrebbe dovuto tenerci. E lo si vedeva con quanto fervore commentava le tante castronerie che si possono leggere in giro e con quanta costanza seguisse i progetti più innovativi ed interessanti.

Non mi ha mai nascosto che gli piacessimo.

Di momento in momento, di racconto in racconto, avevo l’impressione che sentisse Rallyssimo come qualcosa di molto vicino e che mi concedesse tanto di quel che sapeva, per il puro piacere di vederlo andare sempre meglio, sempre più forte. I complimenti dove poteva essere utile, le critiche dove necessario. Come se fosse entrato in diretto contatto con l’anima del progetto ed avesse deciso di parteciparvi con quanto di meglio potesse offrire.

Perché se di una cosa sono certo, è che Ricky mi ha sempre detto la verità, merce rara di questi tempi.

Lo sentivo, lo sapevo e mi mancherà sentirmela dire.

 

 

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