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I migliori debutti nel WRC degli ultimi anni

Il lettone Sesks ha impressionato all’ultimo Rally di Polonia, ma quali sono stati gli ultimi debuttanti, nella storia recente, nel Campionato del Mondo Rally? Abbiamo cercato di fare una Top 10

Mārtiņš Sesks è sulla bocca di tutti, negli ultimi giorni, dopo aver lasciato tanti senza parole alla sua prima apparizione in una gara di WRC, su una Rally1, al Rally di Polonia.

Il giovane lettone ha dimostrato ritmo e maturità e ha colto a piene mani la sua opportunità d’oro, conquistando uno straordinario quinto posto nella classifica generale.

Fare colpo al debutto nel WRC non garantisce il successo futuro, ma non fa male! E Sesks è ben lungi dall’essere l’unico pilota ad aver dato il massimo quando gli è stata data l’opportunità di competere ai massimi livelli.

Questo non significa che funzioni per tutti, però. Che si tratti di un errore di guida o di un guasto meccanico, alcuni debutti nel WRC restano nei libri di storia e nulla più.

Il Rally di Finlandia, in programma tra qualche settimana, ci dirà quanto potrà fare bene il prossimo esordiente, Sami Pajari, ma nel frattempo abbiamo provato a stilare un elenco dei migliori debutti nel WRC degli ultimi anni, una sorta di Top 10: vediamoli insieme.

10 – Ole Christian Veiby

Dopo una stagione con Hyundai nel WRC2, Ole Christian Veiby ha ricevuto le chiavi di una i20 WRC per l’evento conclusivo della stagione, a Monza.

Con quattro stagioni di esperienza su una vettura R5, forse ci si sarebbe aspettato che Veiby facesse bene, ma sfortunatamente un incidente, il secondo giorno, ha stoppato il suo debutto. Era ottavo in classifica generale.

Sebbene Veiby avrebbe dovuto guidare la WRC in altre due occasioni, ciò non avvenne quando una violazione delle norme Anti-COVID lo portò ad una squalifica di sei mesi dal Campionato.

Attualmente gareggia nel Campionato del Mondo di rallycross come compagno di squadra del sei volte campione Johan Kristoffersson.

9 – Pierre-Louis Loubet

Sulla scia di un titolo vinto in WRC2 nel 2019, Loubet è passato a una macchina di prima classe nel 2020, ma non prima della pausa forzata causata dal COVID. Ciò ha significato il suo debutto al Rally Estonia di quell’anno.

Loubet ha fatto progressi costanti per tutta la gara, arrivando al nono posto assoluto nell’ultima giornata, ma la rottura dello sterzo sulla speciale numero 13 lo ha costretto al ritiro.

Il capitolo del francese con la squadra 2C e la Hyundai è stato motivo di grande frustrazione, prima che una campagna part-time con M-Sport, nel 2022, gli consentisse di  mostrare al mondo il suo vero potenziale. Questo lo ha portato a una stagione completa nel 2023, ma un mix di problemi meccanici ed errori di guida ha fatto sì che le cose non decollassero mai.

Quest’anno Loubet è tornato nel WRC2 su una Škoda Toksport, ma un incidente in Portogallo, un ritiro per problemi meccanici in Sardegna e una foratura in Polonia hanno reso la sua stagione finora poco brillante.

8 – Alberto Heller

L’idolo di casa, Alberto Heller, è stato uno dei due piloti a debuttare su una Rally1 al Rally del Cile dello scorso anno.

Nonostante il poco tempo trascorso al volante di una Ford Puma Rally1 di M-Sport, il cileno ha fatto progressi costanti per arrivare nella top 10 dopo il primo giorno. Sabato è stato più complicato perché, come tanti altri, ha avuto problemi con le gomme ed ha forato due volte, poi ha danneggiato lo sterzo colpendo una pietra nell’ultima tappa.

Nonostante gli sforzi di Heller e del suo copilota Luis Ernesto Allende, furono costretti al ritiro ma tornarono in gara la domenica fino ad ottenere il quindicesimo posto finale.

Quest’anno Heller ha gareggiato due volte in patria ed una volta in Italia, ma l’anno scorso aveva lasciato intendere che sarebbe stato ben felice di tornare a guidare una Rally1, e  potrebbe ricapitare al Rally del Cile di quest’anno.

7 – Gregoire Munster

L’altro pilota che ha debuttato nella massima serie in Cile, lo scorso anno, è Grégoire Munster, attualmente pilota ufficiale di Ford M-Sport.

Guidando la Puma Rally1 dell’amico e sostenitore Jourdan Serderidis, Munster ha fatto un passo avanti dopo aver guidato per M-Sport nel WRC2 con la sua Fiesta Rally2. Il Cile è stato il primo dei due eventi, nel 2023, seguito dal Central European Rally.

Il CER è stata la prestazione più convincente delle due, ma Munster stava occupando un incoraggiante settimo posto in Cile prima di andare largo, urtare una sponda e forare. Munster ha poi concluso al 13° posto la gara ed attualmente è alla settima gara della sua prima stagione completa come pilota Rally1 con M-Sport.

6 – Jari Huttunen

Forse uno dei piloti ingiustamente dimenticati, Jari Huttunen ha fatto un’unica apparizione sulla Rally1 al Rally di Finlandia 2022, con M-Sport, ottenendo un nono posto e due punti nel Campionato del Mondo.

Ma, con grande frustrazione del finlandese, avrebbe potuto ottenere di più.

Dopo essersi guadagnato un posto nel programma di sviluppo piloti Hyundai, Huttunen ha guidato la i20 Coupe WRC in eventi nazionali ma mai nel WRC. Tagliando i legami ufficiali con Hyundai, una bellissima stagione 2020, in cui ha vinto il campionato polacco e il WRC3, ha rimesso Huttunen in gioco.

La sua occasione per partecipare al Rally di Finlandia arrivò durante una campagna WRC2 con M-Sport e si portò ottavo nella classifica generale: davanti ai compagni di squadra sulla Puma Rally1 Loubet e Gus Greensmith, prima che un problema di pressione del carburante lo facesse retrocedere.

Un problema intermittente al servosterzo ha complicato il resto del rally, ma Huttunen è riuscito a risalire dal 25° posto fino al nono assoluto.

La scorsa stagione è tornato nel campionato finlandese, classificandosi terzo, ma il trentenne deve ancora prendere parte al suo primo rally del 2024.

5 – Nil Solans

Per il Campione Junior WRC 2017, Nil Solans, una gara nel WRC sembrava la più remota delle possibilità nel 2021, ma quando Loubet si è infortunato un sedile di una Hyundai si è improvvisamente liberato e Solans ha ottenuto la “promozione” in occasione del Rally di Spagna, l’evento di casa.

All’epoca campione spagnolo terra in carica, Solans gareggiava nell’ERC con una Rally2, quindi il passaggio alla potenza e all’aerodinamica del WRC è stato senza dubbio una sfida, ma la sua prestazione è stata ammirevole.

A parte un testacoda, lo spagnolo non ha sbagliato un colpo nel suo percorso verso l’ottavo posto finale, a soli 8.2 secondi da Oliver Solberg che aveva guidato la vettura in precedenza.

Solans ha poi tentato di conquistare il titolo ERC nel 2022, vincendo due gare prima che problemi di budget lo costringessero ad abbandonare tale ambizione.

4 – Oliver Solberg

Ingaggiato dalla Hyundai per competere nel WRC2 e sviluppare la sua nuova i20 N Rally2 nel 2021, in pochi si aspettavano che la possibilità di Solberg di guidare una World Rally Car arrivasse così presto: dopo appena due gare, all’Artic Rally.

E Solberg non ha dovuto solo imparare la nuova auto, ma ha anche dovuto cambiare copilota: Seb Marshall è stato arruolato per sostituire Aaron Johnston, impossibilitato a prendere parte alla gara a causa del COVID-19.

A giocare a favore di Solberg è stata la sua affinità con ghiaccio e neve, ma essere il quarto più veloce subito, sulla seconda prova, è stato straordinario. A dimostrazione che non era stato un caso fortuito, Solberg ha poi fatto registrare il terzo miglior tempo nella speciale successiva.

Il weekend si è poi concluso con una piccola dose di frustrazione quando lo svedese è stato costretto, nella Power Stage, a lasciare a Takamoto Katsuta il sesto posto per soli 1.2 secondi. Ma aveva davvero impressionato e fu promosso al programma Rally1 di Hyundai su una vettura condivisa con Dani Sordo nel 2022.

Le difficoltà di Hyundai quell’anno non erano un buon ambiente in cui imparare, e Solberg fu appiedato verso la fine della stagione. Oggi è in lizza per il titolo WRC2 con Škoda.

3 – Kalle Rovanperä

Kalle Rovanperä è un’eccezione in questa lista, non solo perché è l’unico vincitore del titolo di Campione del Mondo Rally, ma anche perché ha fatto il suo debutto nella massima serie come pilota ufficiale a tutti gli effetti, con una stagione completa.

Rovanperä era stato ingaggiato dalla Toyota anni prima del 2020, ma dopo aver vinto il titolo WRC2 Pro con la Škoda nel 2019 è stato messo alla guida di una Yaris WRC come parte di una formazione completamente nuova, insieme a Sébastien Ogier ed Elfyn Evans.

Mentre Ogier ed Evans lottavano, contro il vincitore finale Thierry Neuville, in un’emozionante lotta a tre a Monte Carlo, Rovanperä si concentrava sull’apprendimento e sull’aumento della velocità, piazzandosi subito al sesto posto.

Dal sesto al quinto posto nella penultima prova, quando nientemeno che Sébastien Loeb è uscito di strada, lasciando Rovanperä in top five al suo debutto nel WRC.

Già al round successivo salì sul podio, nel 2021 vinse il primo rally e poi sappiamo bene cosa sia successo dopo…

2 – Adrien Fourmaux

Prima di essere un “occupante abituale” del podio WRC, Adrien Fourmaux non aveva un grande curriculum. Ma la sua prestazione, alla prima occasione in assoluto con una World Rally Car, ha cambiato rapidamente tutto.

Dopo un anno con M-Sport nel WRC2, a Fourmaux è stata offerta una mezza stagione su una Fiesta WRC per il 2021, condividendo la vettura con Teemu Suninen e Gus Greensmith.

Fourmaux ha dovuto aspettare fino ad aprile, il Rally di Croazia, per la sua prima apparizione, ma l’attesa si è rivelata fruttuosa. Il francese è stato impeccabile e ha ottenuto due secondi tempi di prova, ottenendo il quinto posto assoluto.

Ha ripetuto quel risultato qualche round dopo, in Kenya, per poi guadagnarsi una stagione completa nel 2022 sulla Puma Rally1. Ma la carriera di Fourmaux è tornata indietro dopo un anno travagliato, prima che la ricostruisse sapientemente nel WRC2, nel 2023, il che gli è valso il ritorno sulla Rally1. Finora, quest’anno, Fourmaux ha ottenuto tre podi su sette partenze.

1 – Mārtiņš Sesks

L’uomo del momento, Mārtiņš Sesks, si piazza al primo posto della nostra lista, la sua prestazione all’esordio è stata una delle migliori mai viste nel WRC.

Nell’ambito di una campagna articolata su due eventi, promossa da WRC Promoter ed M-Sport, Sesks ha partecipato al Rally di Polonia con una Ford Puma Rally1 non ibrida, prima di guidare la “versione full” nel suo evento di casa, il prossimo Rally di Lettonia.

Sesks aveva già vinto in Polonia e sta andando forte nell’ERC, ma ci si aspettava poco da lui al debutto, visto quanto doveva imparare e considerando che la sua vettura aveva uno svantaggio, teorico, in termini di prestazioni.

Ma ha tirato fuori una prestazione magistrale, posizionandosi addirittura al secondo posto assoluto dopo la seconda prova e concludendo il rally al quinto posto assoluto, davanti ad altri quattro piloti su Rally1 con maggiore esperienza e, naturalmente, un’unità ibrida.

La Lettonia sarà la grande occasione per Sesks e le aspettative saranno naturalmente più alte dopo quanto fatto vedere in Polonia, ma a prescindere da come andrà l’impressione che Sesks ha lasciato è bellissima.

Photo Credits: Ford M-Sport – Hyundai Motorsport – Red Bull Content Pool  –  Foto di copertina: Luca Barsali

Fonte: Dirtfish
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