“Pucci” Grossi: correre con il sorriso
Un sorriso motivato dallo stesso medesimo sorriso con cui lui affrontava quasi tutto. Il sorriso sempre stampato in viso, la battuta sempre pronta, da vero romagnolo DOC. Questo era, oltre ad essere un Campione, "Pucci" Grossi
Romagnolo ed estroverso come luogo di nascita impone, albergatore di successo nei giorni feriali e rallista nel corso di tanti week-end, fino a conquistare sette titoli nazionali, 53 vittorie su 201 gare disputate. Giuseppe “Pucci” Grossi è stato pilota e Campione di rally per oltre tre decenni, protagonista degli Anni Ottanta, Novanta e Duemila.
Sei volte Campione Tricolore Rally Terra, nel 1993 e 1994 sulla Lancia Delta HF Integrale, nel 1995 e 1997 su Toyota Celica, nella versione Turbo 4wd, la ST 185 prima e sulla Gt-Four ST 205 poi, nel 2005 e 2006 sulla Peugeot 206 WRC, nel 2008 trionfatore nell’International Rally Cup, sempre sulla WRC di Peugeot.
Nel mezzo tante gare sulla Ford Escort WRC, la Subaru Impreza WRC, la Ford Focus WRC, la Mitsubishi Lancer gruppo N, la Fiat Punto Super 1600 e poi la Grande Punto Super 2000.
Ecco un breve video-tributo della meravigliosa carriera di “Pucci”:
Pucci si autoprendeva in giro dicendo: “Sette titoli, proprio come Michael Schumacher”. Scherzava, ovviamente: pur con tanti trofei in bacheca, non è mai stato uno di quelli che si prendeva troppo sul serio. Un sorriso motivato dallo stesso medesimo sorriso con cui lui affrontava quasi tutto. Il sorriso sempre stampato in viso, la battuta sempre pronta, da vero romagnolo DOC.
Correre per amore della competizione, non del livello del risultato da inseguire. Correre come stile di vita: ma per amore dell’attività in sé, non per ambizione personale. Il divertimento nel sangue, e divertirsi in quello che si fa è stato sempre l’imperativo per Pucci Grossi, anche nei rally. Guidare sulla terra, di traverso, in continuazione, con la polvere a fare da sfondo alle proprie imprese.
Lo sforzo tecnico e la costante ricerca di miglioramenti nel campo della sicurezza, quelli li prendeva sul serio: negli ultimi anni “Pucci” e il suo copilota Alessandro Pavesi si sono spesi in un costante lavoro di formazione dei giovani e di sempre maggiore attenzione alla sicurezza delle gare.
La sua abilità di guida e il suo spirito competitivo lo hanno reso un’icona del mondo dei motori ed il suo nome è diventato sinonimo di coraggio, determinazione e successo.
Era nato a Rimini il 6 aprile 1957 ed ha iniziato la sua carriera nel mondo del rally nel 1979, diventando subito famoso con il soprannome “Pucci”. Debutta al Rally di San Marino, gara che poi vincerà tre volte in carriera, nel 1989 con Alessandro Mari e nel 1993 e nel 1995 con a fianco Antonio Borri.
E’ proprio il Rally di San Marino a tenere a battesimo gli esordi da pilota del riminese Giuseppe Pucci Grossi. Dal 1979 un escalation di successi. La terra era la sua specialità. Nella sua carriera, così come nella sua vita, il grande rapporto con il grande rivale di quel periodo: Massimo Ercolani. I due si stimavano al tal punto che dopo le gare si ritrovavano spesso a cena insieme.
In questo video, “scovato” sul canale YouTube di GIBO, possiamo vedere “Pucci” Grossi ad inizio carriera:
Nel 1987 il passaggio al professionismo, correndo principalmente su Lancia, Toyota, Subaru, Peugeot e Ford.
Fra i suoi copiloti più importanti, oltre ai già citati Mari e Borri, spiccano Massimo Sacchettino, con cui vince nel 1997 il Trofeo Tradizione Terra, e Alessandro Pavesi, con cui vince ancora il Trofeo Rally Terra nel 2005 e 2006 e l’International Rally Cup nel 2008.
Vediamolo in azione, insieme ad Alessandro Pavesi, sulla Toyota Corolla WRC, al Rally Coppa Liburna del 2004:
Nel suo palmares anche un nono posto assoluto, e 2 punti Mondiali conquistati, nel Rally di Sanremo del 1990.
Pucci Grossi era questo ed il mondo, noi compresi!, lo ricordiamo così. Ciao “Pucci”!