Rallye Elba 1982: Una vittoria STRATOSferica
Fabrizio Tabaton e Luciano Tedeschini portarono nuovamente al successo la mitica Lancia Stratos
Marina di Campo, 22 Aprile 1982
Dopo la Targa Florio e il Costa Smeralda il Campionato Italiano Rally fa tappa all’Isola d’Elba per disputare il terzo appuntamento stagionale. La serie tricolore si presenta bella ed incerta, con molti pretendenti al successo finale. Dopo la splendida vittoria in Sardegna i favori del pronostico sono tutti per Michele Cinotto e per la potentissima Audi Quattro con i colori R6.
La gara elbana, valida anche per il Campionato Europeo, presenta un elenco partenti di tutto rispetto: tre Lancia Stratos della Scuderia Grifone per Fabrizio Tabaton, Isabella Bignardi e Pier Felice Filippi, cinque Fiat 131Â Abarth per Andrea Zanussi (Jolly Club), Antonella Mandelli (Jolly Club), Franco Cassinis (Tre Gazzelle), Biagio Muscionico (Tre Gazzelle) e Gabriele Noberasco (Tre Gazzelle). La squadra Lancia si presenta al via con la nuova Lancia 037 affidata ad Adartico Vudafieri. Opel schiera quattro Ascona 400 per Biasion, Tony, “Lucky” e Cerrato.Â
Da non sottovalutare la Ferrari 308 GTB di Tonino Tognana e Massimo de Antoni, vincitori del primo appuntamento in Sicilia. Non poteva mancare la splendida Talbot Sunbeam Lotus del biellese Federico Ormezzano.Â
La prima tappa scatta nel tardo pomeriggio con la prova di Colle Reciso. La gara è bella e palpitante con uno splendido duello al vertice tra Tabaton, con la mitica Lancia Stratos, e Cinotto con la formidabile Audi Quattro. Purtroppo la battaglia tra i due dura giusto il tempo di tre prove: infatti nella quarta prova speciale, la Calamita, Cinotto, il “Mikkola del Canavese” è autore di una rovinosa uscita di strada che lo costringe al ritiro.
Il rally perde subito uno dei suoi principali protagonisti. Al secondo posto risale Tonino Tognana con la Ferrari 308 GTB, mentre in terza posizione troviamo Adartico Vudafieri con la nuovissima Lancia 037 del team Lancia Martini. Come sappiamo le prove in notturna suscitano sempre grande fascino tra gli appassionati e con l’arrivo della notte la gara elbana regala spettacolo e colpi di scena a non finire.
Il “Vuda” e la Lancia 037 si scatenano, mettendo in mostra tutto il potenziale della nuova nata della Casa torinese. Il veneto ottiene il miglior tempo in ben sette prove speciali, strappando il secondo posto a Tognana e portandosi a soli 5 secondi dal leader Tabaton. Dietro ai primi tre troviamo quattro Opel Ascona 400, nell’ordine quelle di “Lucky”, Tony, Biasion e Cerrato. Solo ottavo Andrea Zanussi con la Fiat 131 Abarth del Jolly Club, mentre al nono posto chiude Federico Ormezzano con la spettacolare Talbot Sunbeam Lotus. La prima frazione di gara si chiude dopo la disputa di ben 19 prove speciali di cui 15 in notturna !
Dopo un meritato riposo, la seconda ed ultima tappa scatta alle ore 23:20 con la prova di San Martino. Tabaton parte subito forte rifilando 5 secondi al “Vuda” e facendo capire fin da subito di non aver nessuna intenzione di regalare il successo al portacolori del team Lancia Martini. La gara vede l’abbandono di un altro personaggio illustre. Tonino Tognana è costretto al ritiro per un problema al differenziale della sua Ferrari 308 GTB, e così al terzo posto dell’assoluta risale “Lucky” con l’Opel Ascona 400.Â
Sulla PS 22, la Rio Marina, a firmare il miglior tempo in prova è Andrea Zanussi con la Fiat 131 Abarth. Il portacolori del Jolly Club, navigato dall’esperto Arnaldo Bernacchini, continua la sua splendida rimonta verso la quinta posizione detenuta da Miki Biasion e Tiziano Siviero con l’Opel Ascona 400. Sulle prove di Colle D’Orano e Monte Perone si scatena “Lucky” che va a vincere entrambe le speciali, portandosi a meno di un minuto dalla seconda posizione al momento nelle mani di Adartico Vudafieri.Â
Il pilota di Castelfranco Veneto continua a perdere terreno dalla Lancia Stratos di Fabrizio Tabaton, non riuscendo a mettere in mostra quel passo veloce e aggressivo che l’aveva contraddistinto nella prima frazione di gara. Sul secondo passaggio della prova di San Martino, Andrea Zanussi abbandona la compagnia per un’uscita di strada, lasciando la sesta posizione a Dario Cerrato e Geppi Cerri.Â
Nella ripetizione della prova di Rio Marina, Adartico Vudafieri perde quasi un minuto, scivolando dal secondo al quarto posto. In seconda e terza posizione risalgono le due Opel Ascona 400 di “Lucky” e Tony, mentre Tabaton consolida la sua prima posizione grazie ad un vantaggio che supera i tre minuti e mezzo sul duo Opel. Nelle prove successive la classifica non subisce grandi scossoni, anche se per Vudafieri la gara prende una piega davvero negativa con una penalitĂ al controllo orario che lo fa scivolare in un’anonima settima posizione.Â
Il portacolori Lancia da sfogo alla sua rabbia andando a vincere le ultime quattro prove, aumentando i rimpianti per quello che poteva essere e non è stato. Sul palco di Marina di Campo è festa grande in casa Grifone, grazie alla strepitosa vittoria di Fabrizio Tabaton e Luciano Tedeschini con l’inossidabile Stratos. Per la bĂŞte Ă gagner arriverĂ un’altra vittoria nel corso della stagione al Rally Colline di Romagna, sempre con Tabaton al volante, ma sarĂ anche l’ultima dopo una carriera davvero strabiliante.
Detto del successo di Tabaton, sul secondo e terzo gradino del podio troviamo le due Opel Ascona 400 di “Lucky” e Tony Fassina. Quarta posizione per l’altra Ascona 400 di Miki Biasion e Tiziano Siviero. In casa Opel si può sorridere per il fatto di trovare tre vetture nei primi quattro posti dell’assoluta. Da segnalare l’ottima gara del biellese Federico Ormezzano, in coppia con Claudio Berro, su Talbot Sunbeam Lotus.Â
A fine stagione il Campionato Italiano andrĂ nelle mani di Tonino Tognana e Massimo De Antoni con la Ferrari 308 GTB. L’equipaggio veneto, per le ultime gare della stagione, per volere dei vertici Fiat, passò alla Lancia 037 con cui otterrĂ il successo al Rally di San Marino e il terzo posto assoluto al Rally Valle D’Aosta.Â
1 Commento
Giovanni
Mouton – Pons e Audi 4 . Un trittico tutto al femminile che ha dato filo da torcere a noi maschietti, ha vinto tutto quello che c’era da vincere. Bellissime e… irraggiungibili