Rally e auto stradali: “Sapevi che questa tecnologia è stata sviluppata attraverso i rally?”
Da vetrina per i nuovi modelli a banco di prova per soluzioni ed evoluzioni tecnologiche. Ora anche nei rally si lavora e si punta sull'eco-sostenibilità, per le competizioni e per le auto di ogni giorno
I rally e le auto che guidiamo ogni giorno sulle strade sono sempre stati strettamente collegati.
Agli inizi del secolo scorso le competizioni su strada erano una vetrina per le primissime auto costruite, con il passare del tempo le gare, i rally in particolare, sono diventati il da banco di prova per nuove tecnologie ed evoluzioni da inserire sulle auto stradali: ad esempio la trazione integrale, gli pneumatici per tutte le stagioni o run-flat, i fari allo xeno o gli antinebbia che migliorano la visibilità, i parabrezza ed i lunotti termici che contrastano l’appannamento in caso di pioggia o temperature basse… il rally ha svolto un ruolo enorme nell’evoluzione e nel progresso delle auto nel corso della storia.
Ed è giusto dire che il rally ha avuto un impatto sulla vita di tutti noi, e non solo sugli appassionati di rally o di motorsport in generale.
Ma dando un’occhiata alle Rally1 attuali sarete perdonati se pensate che le vetture che competono nel Campionato Mondiale Rally oggi hanno più cose in comune con le astronavi che con le auto che vediamo su strada.
Ma è in atto una rivoluzione. Ed è una rivoluzione assolutamente vitale per creare un futuro sostenibile per i rally, gli sport motoristici e le auto stradali.
Al suo recente workshop sulla sostenibilità, durante il Rally dell’Europa Centrale, Škoda Motorsport ha riunito una serie di organizzazioni con le quali ha collaborato per sviluppare soluzioni sostenibili per il suo programma nei rally.
Una di queste Aziende sarà sicuramente familiare a chiunque segua da vicino il WRC: P1 Fuels.
L’Azienda tedesca è già fornitore ufficiale di carburante nel Campionato del Mondo da due anni, il che significa che il suo carburante privo di combustibili fossili ha alimentato tutte le auto Rally1 e Rally2 in ogni round del WRC, ottenendo una riduzione dell’80% delle emissioni di gas serra. E questa riduzione salirà presto al 95%, dice P1.
Questa è un’affermazione che nessun altro sport motoristico può fare e mentre molti campionati, inclusa la Formula 1, hanno osteggiato il passaggio ai carburanti sostenibili negli anni a venire, il futuro sta accadendo ora nel WRC.
Un altro partner di Škoda è Lubrican, che per i lubrificanti fa semplicemente quello che P1 fa per i carburanti: offre una gamma completa di fluidi alternativi, privi di elementi fossili, per motori, trasmissioni e telai.
Lubrican sta lavorando a stretto contatto con Škoda per testare e sviluppare ulteriormente i suoi lubrificanti, dopo averli utilizzati sulle Fabia Rally2 sia nei campionati di rally finlandesi che in quelli spagnoli in questa stagione, con l’obiettivo di espanderne l’utilizzo.
Bcomp è un’Azienda che produce materiali compositi a base biologica, un’alternativa sostenibile alla fibra di carbonio. Il composito in fibra naturale di Bcomp produce l’85% in meno di CO2 rispetto ai materiali a base di carbonio e Škoda ha condotto numerosi esperimenti interessanti.
Finora, la Fabia RS Rally2 è stata dotata di carrozzeria in bio-composito che comprende paraurti posteriori, specchietti retrovisori esterni, pedane poggiapiedi e pedaliera. E mentre lo sviluppo della tecnologia continua a ridurne il peso, Škoda è fiduciosa che il materiale possa essere utilizzato ai massimi livelli nei rally con, allo stesso tempo, significativi vantaggi in termini di sostenibilità.
Ma mentre questi tipi di soluzioni sostenibili sono fondamentali per garantire che il rally possa allontanarsi dai combustibili fossili e ridurre il suo impatto ambientale, c’è anche un aspetto, molto più ampio, che dovrebbe essere motivo di ottimismo. Dimostra che il rally non è mai stato così rilevante come oggi per le auto stradali, quelle che utilizziamo tutti i giorni.
Prendiamo ad esempio P1 e i suoi combustibili alternativi: qual è l’obiettivo finale dell’Azienda? Portare i carburanti non fossili sul mercato di massa in modo che milioni di automobilisti in tutto il mondo possano avere la possibilità di guidare in futuro auto alimentate a combustione interna in modo sostenibile.
Come fa un’Azienda come P1 Fuels a dimostrare la fattibilità del suo prodotto e a promuoverne lo sviluppo tecnico, pubblicizzandolo al tempo stesso a livello mondiale?
Ovviamente investendo nei rally. Proprio come hanno fatto prima di lei tantissime altre aziende, a partire da Audi quando sviluppò la rivoluzionaria tecnologia di trazione integrale Quattro.
E lo stesso vale per Lubrican e Bcomp: entrambe le Aziende vogliono raggiungere il mercato automobilistico di massa e vedono i rally come un settore fondamentale per sviluppare e promuovere la loro tecnologia. E attraverso la collaborazione con tali aziende nel suo programma Rally2, Škoda sta dando importanza e sostegno a queste realtà.
Perché questa è una buona notizia? Perchè non solo conferma che i rally sono il miglior banco di prova per la tecnologia sostenibile negli sport motoristici, ma anche che possono attirare e raccogliere investitori ed investimenti in questo sport.
I partner commerciali sono la linfa vitale del WRC e quanto più il rally dimostra la sua efficacia come veicolo per migliorare la sostenibilità delle auto stradali, tanto più le aziende si faranno avanti per investire in questo sport.
Ciò potrebbe tradursi nella sponsorizzazione di eventi, team e piloti, il che rappresenterà un grande impulso per la salute, a lungo termine, di questo sport.
Questo dipinge certamente un quadro promettente per il futuro, ma ci sono già state molte innovazioni e nuove tecnologie per la quali possiamo affermare che il rally ha giocato un ruolo molto importante.
Quindi, tra qualche anno, quando ai tuoi amici capiterà di fare il pieno, con carburante non fossile, in una comune stazione di servizio, o di acquistare una nuova auto con pannelli delle portiere in bio-composito, potrai chiedere loro: “Sapevi che questa tecnologia è stata sviluppata attraverso i rally?”