FIA e WRC: Robert Reid e David Richards per decidere il futuro dei rally
La FIA ha nominato i due copiloti ex campioni del mondo alla guida di un gruppo di lavoro per rilanciare i rally, a tutti i livelli
Robert Reid e David Richards sanno tutto del successo nel Campionato del Mondo di rally: nel 2001 sono stati in cima al mondo, insieme.
Questa volta il loro compito sarà però più arduo: cosa c’è nel mirino? La direzione futura dei rally.
Durante la settimana delle assemblee generali annuali FIA che si sta svolgendo a Baku, la sessione strategica del World Motor Sport Council ha istituito oggi, poche ore prima che si tenga l’ultimo Consiglio Mondiale del Motorsport, previsto per domani, mercoledì 6 dicembre, un gruppo di lavoro con l’obiettivo di risolvere i problemi dei rally: il gruppo sarĂ guidato da Robert Reid, Vicepresidente della FIA, e David Richards, membro del WMSC
La FIA ha dichiarato:
” Durante la sessione strategica del Consiglio Mondiale dell’Automobile, tenutasi oggi a Baku in occasione della settimana delle assemblee generali della FIA, è stato deciso di formare un gruppo di lavoro per valutare e raccomandare la direzione futura dei rally. Il team sarĂ guidato da Robert Reid, Campione del Mondo WRC nel 2001 con Richard Burns e Vicepresidente della FIA, assieme a David Richards, vincitore del titolo mondiale nel 1981, come copilota di Ari Vatanen e membro del Consiglio Mondiale dell’Automobile. Saranno presi in considerazione gli aspetti tecnici, sportivi e promozionali del Campionato del Mondo Rally FIA. Il gruppo si occuperĂ anche del percorso di sviluppo dei rally partendo dalla base “
Richards è in una buona posizione per comprendere il WRC e i rally da entrambi i lati della barricata: è stato parte attiva di questo mondo, come navigatore prima e facendo poi diventare Subaru una forza dominante nei rally mondiali, ma anche perchè possiede i diritti commerciali del WRC.
Questo working group è stato ideato e creato dopo una serie di stagioni in cui è parso evidente a tutti come il WRC stesse perdendo il suo appeal.
Dal 2017 al 2019 il Mondiale aveva 3 case e mezzo (Ford con M-Sport) impegnate nel WRC.
Dal 2020 ne ha persa una e nessuno si è fatto avanti per entrare e competere con Toyota Gazoo Racing, Hyundai Motorsport e Ford M-Sport.
La mancanza di appeal è un dato assodato, accentuato e confermato anche dal fatto che, nella prossima stagione, il WRC perderà sia Sébastien Ogier che Kalle Rovanpera come piloti a tempo pieno.
E non è un caso se Scott Martin, navigatore di Evans, è entrato a far parte della Commissione WRC per dare voce ai piloti e navigatori su qualsiasi evoluzione e cambiamento futuro della disciplina.
Da quel momento è stata raccolta una serie di proposte che dovrebbero essere presentate domani al Consiglio Mondiale del Motorsport.
Attendiamo quindi con grande curiositĂ , ma anche con tanta fiducia e speranza, di conoscere le carte e le proposte che verranno messe sul tavolo.
Il rally, lo sport che amiamo, ha davvero bisogno di un rinnovamento, di modifiche e aggiornamenti e di riavvicinarsi, ed affezionarsi nuovamente al pubblico ed agli appassionati.
Ed essendo il gruppo di lavoro composto da persone dell’ambiente, e non dai soliti tecnici o “burocrati”, speriamo riescano a rilanciare i rally ad ogni livello, soprattutto come annunciato partendo e dando voce alla base, riconquistando l’affetto ed il calore dei fan, senza sprecare un’altra occasione ed evitando di vedere i rally andare verso il baratro: bisogna cambiare, per non morire.