Ostberg avrebbe potuto smettere con i rally se non avesse vinto in Ungheria
"Se vedo che non posso più essere dove vorrei, praticamente non correrò più. E' semplice"
Mads Østberg afferma che vincere il Rally d’Ungheria, l’ultimo round del Campionato Europeo Rally – ERC di quest’anno, è stato fondamentale per il suo prosieguo nei rally.
Se non fosse stato competitivo il norvegese avrebbe preso in considerazione l’idea di ritirarsi dalle competizioni.
Østberg ha vissuto una stagione difficile nell’ERC con vari problemi che ne hanno rallentato la velocità, quindi tornare sul gradino più alto del podio nell’ultimo round è stato profondamente gratificante. Ha detto Østberg:
” È stato davvero importante, ad essere sincero, penso per tutti i soggetti coinvolti perché abbiamo avuto un anno difficile, abbiamo avuto così tanti problemi e ovviamente non era l’idea che avevamo ad inizio anno. È sempre dura, anche se sai che potresti avere problemi o ritirarti in un rally, so che non posso farci nulla, ma comunque non è mai una bella sensazione per un pilota, per la fiducia, per le sensazioni, avere questo tipo di inconvenienti. È stato fondamentale per me, per la squadra e anche per il mio copilota ottenere questo risultato per metterci alla prova un po’ e vedere che possiamo ancora divertirci ed essere ancora competitivi. Questo è in fin dei conti il motivo per cui facciamo i rally: vogliamo divertirci, e io non mi diverto quando non gareggio al vertice. Quindi potrei anche decidere di non farlo più se non fossi in grado di farlo, ma penso che questo risultato sia stato importante per molti motivi “
Østberg, vincitore di un evento del Campionato del Mondo Rally e con all’attivo altri 17 podi, non sta più inseguendo un volante ufficiale nel WRC e si limita a gareggiare per raggiungere i suoi obiettivi.
Ecco perché sentirsi competitivo e, in ultima analisi, divertirsi in Ungheria è stato così importante per il suo futuro. Ha spiegato Østberg:
” Se vedo che non posso più essere dove vorrei, praticamente non lo farò più. E’ semplice. Faccio rally ormai da molto tempo e so di non essere più un giovane talento, e ho ottenuto parecchio dalle competizioni. In realtà molti dei miei sogni si sono avverati, quindi non sto facendo sforzi, non sto lottando per salire su una vettura ufficiale Rally1. Sono qui per divertirmi, per essere competitivo. Ma ho ancora degli ottimi sponsor e riesco ad ottenere buoni contratti e riesco a restare in gioco, e nel loro rispetto devo essere competitivo e devo esserlo anche per me stesso e la mia famiglia. Siamo quì per divertirci e se non mi diverto, non ha senso. Ma per fortuna mi diverto. Ho fatto il Rally d’Ungheria con un grande sorriso stampato in faccia per tutto il rally, quindi in questo senso penso che sia stato piuttosto fondamentale per il nostro futuro ”
Østberg ha quindi raggiunto un bel punto della sua carriera, è assolutamente soddisfatto di tutto ciò che ha già ottenuto. Ha ancora il desiderio di fare di più su un’auto da rally, ma qualsiasi altra cosa arriverà sarà un bonus.
” Penso che probabilmente non sono mai stato in una situazione migliore come pilota di rally. Non sto dicendo che ora sto meglio di prima, ma mentalmente sono in una posizione molto migliore perché non sono a caccia, ogni giorno, ogni notte. Adesso riesco davvero a dormire la notte, posso andare a letto senza preoccuparmi. È difficile essere sempre al top, è una lotta lunga e dura e ora sono molto più rilassato. Sono in pace con me stesso e la mia motivazione è fare ciò che amo ma godermelo, devo divertirmi fondamentalmente. Anche per il gruppo di persone intorno a me, che sono lì per lo stesso motivo, vogliamo divertirci insieme “
La vittoria è stata la seconda di Østberg nell’ERC ed il suo secondo successo consecutivo al Rally d’Ungheria.
A questo punto della sua carriera per il norvegese l’importante è divertirsi, felice e soddisfatto dei successi finora ottenuti.
Per questo motivo la vittoria in Ungheria è stata ancora più importante: un’iniezione di fiducia e divertimento per proseguire con i rally e non dover pensare di attaccare il casco al chiodo.