Matricole e Meteore: le macchine da rally indimenticabili (pur se di scarso successo)
Un viaggio tra macchine da rally tanto discusse quanto dimenticate
Questo articolo nasce una domenica quando sulla nostra pagina è comparso un articolo “amarcord” sulla Skoda Octavia WRC. Un articolo tipico da domenica senza gara dove ci si mette a sfogliare un po’ il passato alla ricerca di qualche emozione persa per strada.
E di passione, grazie a voi lettori, ne abbiamo ritrovata tantissima. Ci siamo divertiti a ricordare un po’ di belle di insuccesso dei rally da cui nasce questo riassunto di racconti e video. Ce ne avete inviate tantissime, talmente tante che abbiamo dovuto fare una selezione. Ma non sono esclusi nuovi episodi. Cominciamo.
Proton Neo Satria Super 2000
Il partner britannico di Proton Motorsports, Mellors Elliot Motorsports (MEM), ha preparato una Proton Satria Neo per il gruppo FIA Super 2000, basata sul telaio della vettura stradale. Alimentata dallo stesso motore che si trova nella Proton Waja 1.8. I piloti furono, tra gli altri, Chris Atkinson, Per-Gunnar Andersson, Alister McRae e il nostro Giandomenico Basso per un totale di 54 nell’IRC risultato totale di spicco.
Suzuki SX4
Ufficiale per un solo anno, il 2008. Derivata dal crossover SX4 a cinque porte, il modello prototipo del SX4 WRC è stato svelato per la prima volta al Salone di Ginevra nel febbraio 2006. Il SX4 WRC vanta un motore J20 a turbocompressore da 2.0 litri con trasmissione a 4WD a tempo pieno e un cambio sequenziale a cinque velocità. Il motore da 1.997 cc del veicolo offre 320 potenza tra 4.000 e 4.500 giri / min, insieme a una coppia massima di 590 Nm (3.500 giri al minuto) a 3.500 giri / min. I piloti furono Toni Gardmeister e Per-Gunnar Andersson che totalizzarono nel 2008 34 punti nel WRC.
Ford RS 200
Il motore produceva 460 CV. Pur disponendo di un ottimo portamento stradale il suo rapporto peso potenza era scarso in confronto alle avversarie e il motore aveva un consistente turbo lag a bassi giri. Il terzo posto ottenuto al Rally di Svezia del 1986 da Kalle Grundel, fu la migliore posizione mai guadagnata dal veicolo nella categoria Gruppo B. Risultò essere una macchina molto pericolosa. In particolare si ricorda l’incidente di Marc Surer in Germania che si salvo dall’esplosione della vettura solo perché sbalzato dall’abitacolo mentre il suo copilota Michel Wyder perse la vita.
Citroën BX 4TC
Una storia tra le più brevi del campionato del mondo rally. Appena 3 rally mondiali nel 1986 (Montecarlo, Svezia e Acropoli) con un sesto posto allo Swedish Rally come migliore risultato ad opera del veterano francese Jean Claude Andruet in coppia con Annick Peuvergne. Dopo quello sfortunato progetto Citroen si fermò per un lungo periodo prima di rituffarsi nel WRC (e nel mare di successi dell’era Loeb).
Seat cordoba wrc
Due anni (dal 1998 al 2000) ottenendo come migliore risultato il terzo posto in tre occasioni: con Harri Rovanperä e Toni Gardemeister nella stagione 1999 e con Didier Auriol nel 2000. Una vettura non così disastrosa come si può pensare che ha avuto la sfortuna di presentarsi in un periodo molto florido del WRC in cui tutte le case più importanti presentavano progetti di alto livello.
Hyundai Accent WRC
Dal 2000 al 2003 senza mai riuscire a salire sul podio in una tappa del mondiale. Questa è la sintesi della carriera del progetto Accent da parte della casa koreana. La vettura segnava l’esordio nella classe regina dopo i progetti Coupe Evo1 ed Evo2. Partita sotto i migliori auspici, andò incontro a forti problematiche di budget che rallentarono fino a fermare il progetto. Come migliori risultati nel mondiale, la Accent WRC ottenne due quarti posti: con Kenneth Eriksson al Rally d’Australia del 2000 e con Alister McRae al RAC Rally 2001.
Dacia Logan S2000
Qualche test, poche ambizioni e il progetto è affondato ancora prima di riuscire a portare la vettura per la prima volta in gara.
Opel Corsa S2000
Non gode di grandissima tradizione Opel quando si parla di rally. Omologata nel 2008 fece il suo esordio nel Cork Rally dello stesso anno. Poco meno di 20 start complessivi per questa 16 valvole a 4 cilibri in linea da 275 Cv. Tra i piloti seduti al volante di questo progetto Andreas Mikkelsen.
Nissan Sunny GTI-R
Carriera tutt’altro che breve per Nissan. L’esordio di questa Gruppo A è datato 1991 mentre le ultime apparizioni che si ricordano risalgono al 2001. 10 anni di apparizioni e comparsate nel WRC senza mai riuscire ad ottenere risultati importati. Saranno in totale 38 i punti totali nel mondiale con il 39,6% di ritiri.
Se vi va di continuare nei commenti questo racconto, aggiungendo la storia di altre indimenticabili sconfitte e magari qualche video, saremo ben contenti di accogliervi.
2 Comments
Lorenzo
Buongiorno, secondo me in questa speciale rubrica di “flop” non starebbe affatto male anche il progetto Mitsubishi Lancer Evo 7 Wrc che corse le restanti 4 gare del 2001 e la sola stagione completa 2002 senza mai un podio. Il migliore risultato fu un 5° posto in Svezia nel 2002 ad opera di Alisteir Mcrae. Oltre a non essere stata per niente una buona erede della plurivittoriosa gruppo A, la ricordo “tristemente” per due grossi incidenti quali quello di Makinen al Tour de Corse 2001 e soprattutto quello di Delecour in Australia nel 2002 che mise purtroppo fine alla carriera del navigatore Grataloup.
Spero venga messa in futuro!
Saluti
Stivi
Tutte cenerentole che comunque (BX a parte) hanno vissuto di una certa gloria postuma raccogliendo anche qualche assoluto in varie serie nazionali.
Comunque, a proposito di brutti incidenti e della McRae family menzionati da Lorenzo, io citerei anche l’illustre, ostica e coraggiosa quanto assurda meteorina 307 WRC che sostituì il 207 ma che raccolse ben poco, soprattutto se confrontata con la sorella. Brutto, bruttissimo ricordo per Markko Märtin al Wales 2005 …
Il nome McRae lo collego invece alla meteora Fabia WRC, protagonista di un fantastico podio (l’unico podio mondiale per questa macchina se non ricordo male) purtroppo sfumato per un casino all’assistenza in Australia, sempre nel 2005