Thierry Neuville spiega l’incidente occorso sulla P.S. 11
Il belga, dopo aver analizzato ed esaminato i dati insieme al team, ha compreso le cause che l’hanno portato ad abbandonare la seconda giornata di gara in maniera anticipata
L’incidente avvenuto sulla P.S. 11 Ravna Gora – Skrad ha impedito a Thierry Neuville di essere in lotta per la vittoria della gara e dell’essere nella posizione di vertice della classifica mondiale piloti dopo appena quattro gare.
Quanto accaduto però nella seconda giornata di gara ha, però spezzato ogni possibilità portando la possibilità vittoria della gara e la leadership di campionato dalla sponda belga di Hyundai a quella inglese di Toyota.
Un passaggio di testimone che ha lasciato incredulo il pilota belga, sorpreso dalla reazione strana che la vettura ha avuto nel momento in cui ha perso il controllo finendo contro un blocco di cemento.
Raggiunto da Colin Clark, Thierry ha subito espresso perplessità affermando che quanto successo non ha ancora una spiegazione e che solamente dopo aver analizzato i filmati e la telemetria avrebbe potuto capire quali sono state le cause dietro a questo ritiro.
Raggiunto il parco assistenza l’equipaggio belga non ha perso tempo e si è messo subito al lavoro per cercare la soluzione dietro al problema.
Le analisi della telemetria e i video fugano tutti i possibili dubbi indicando la causa dell’uscita di strada, un piccolo ritardo nel punto di frenata.
A spiegare la motivazioni dietro al ritiro è stato proprio Thierry che raggiunto dai microfoni di DirtFish si è così espresso:
Si, praticamente ho frenato leggermente tardi.
Penso fosse mezzo metro, fosse stato un metro non ci sarebbero stati problemi, ma sono entrato in questo taglio e ho bloccato entrambe le gomme interne portando l’esterno ad uscire dal taglio ed era finita.Ovviamente, fa parte del gioco e la maggior parte delle volte non succede niente, ma alcune volte piccoli errori possono portare a grandi conseguenze, mentre altre volte te la cavi.
Ieri abbiamo visto tanti piloti andare a sbattere contro le barriere o altre cose, è parte del rally, ma ovviamente dal punto di vista emozionale è veramente deludente come team.
Comunque, andiamo avanti e si ciò che possiamo prendere da questo weekend è che dobbiamo lavorare dal punto di vista delle performance sull’asfalto.
Non siamo dove dovremmo essere e quando guidi sul filo del rasoio per provare ad inseguire o tenere dietro gli avversari incappi in alcuni errori.
Una differenza di appena 50 centimetri che avrebbero potuto ad un totale stravolgimento della classifica della gara e perché no anche di quella generale.
Ciò che è successo è però storia ed il belga sa bene che la storia difficilmente si può modificare, ma da essa si può imparare per impedire che tali situazioni possano portare allo stesso identico risultato.