Gruppo A: quando le macchine le riconoscevi dal rumore [video]
Breve viaggio tra le vetture dal sound inconfondibile e che non smettono di emozionare
Quella delle Gruppo A può essere considerata come l’età di mezzo per i rally. Si usciva dal periodo spettacolarmente tragico delle Gruppo B e vi era tanto bisogno di togliere quell’aura di panico attorno al mondo dei rally. Serviva qualcosa di altrettanto bello da vedere e sicuro da guidare. La risposta Gruppo A, una classe destinata a durare per molti anni a scalfire il cuore degli appassionati.
Classi e modelli di vetture da Rally Gruppo A
Si trattava di vetture derivate dalla serie con quattro ruote motrici.
Il Gruppo A si divideva in quattro classi basate sulla cilindrata delle vetture:
- A0, per vetture fino a 1100 cm³ di cilindrata; Esempio Fiat Seicento Sporting circa 100 cavalli
- A5, per vetture fino a 1400 cm³ di cilindrata; Esempio Peugeot 106 Rallye 1.3 circa 135 cavalli
- A6, per vetture fino a 1600 cm³ di cilindrata; Esempio Citroen Saxo VTS circa 185 cavalli
- A7, per vetture fino a 2000 cm³ di cilindrata; Esempio Vauxhall Astra GSi circa 225 cavalli
- A8, per vetture oltre i 2000 cm³ di cilindrata. esempio Toyota Celica Gt-Four ST205 circa 335 cavalli
Nell’albo d’oro la più vincente è l’italianissima Lancia Delta Integrale, seguita dalla Toyota Celica Gt-Four, la Ford Escort Cosworth, la Subaru Impreza e, infine, il Mitsubishi Lancer nelle diverse evoluzioni.
La caratteristica comune necessaria per l’omologazione della vettura per le discipline sportive è la costruzione, nell’arco di 12 mesi consecutivi alla richiesta, di almeno 2500 esemplari interamente identici del modello da corsa su 25.000 dell’intera gamma del modello stesso.
Per far fronte a questa regola nasceranno, alla fine degli anni ’90, le WRC e le KIT Car che metteranno piano piano fine alla produzione delle Gruppo A che restano tuttavia inconfondibili per il rumore molto più “aperto” che ha fatto impazzire milioni di tifosi nel mondo.
Buona Visione!