Toyota Yaris GR Rally 2: i dettagli aerodinamici che potrebbero fare la differenza
Attesa come poche, la Yaris debutterà in Rally 2 il prossimo anno con il compito di interrompere l'egemonia Skoda
La Toyota GR Yaris Rally2 dopo l’esordio al Rally del Giappone, era presente nel parco assistenza del Rally Monte Carlo; finalmente c’è stata quindi l’opportunità di vederla da vicino ed abbiamo notato alcuni bei dettagli aerodinamici che meritano un’analisi accurata, sottolineati dagli amici di WRCwings
La vista frontale della GR Yaris Rally2 mostra modifiche significative rispetto alla GR Yaris da strada. La griglia anteriore (1) è stata ridisegnata per consentire un flusso d’aria più alto e diretto ai radiatori e all’intercooler, mentre le prese d’aria laterali rettangolari per il raffreddamento dei freni sono state ridotte di dimensioni e trasformate in piccole prese d’aria circolari (2), riducendo così la quantità di aria inviata ai freni.
Lo splitter anteriore (4) è stato esteso su entrambi i lati, per connettersi con il passaruota anteriore esteso, consentendo così di catturare più aria e convertirla in più carico aerodinamico anteriore.
Le coperture laterali mantengono i due piccoli piani di immersione orizzontali (sopra e sotto la 3) già presenti nel modello stradale GR Yaris. Hanno lo scopo di incanalare l’aria verso l’arco anteriore generando un po’ di (piccolo) carico aerodinamico.
Come di consueto in tutte le vetture Rally2, la superficie superiore degli archi anteriori (5) è stata trasformata in un piano orizzontale, esteso al posteriore. L’obiettivo è duplice: viene generata più deportanza sulle ruote anteriori, mentre l’aria viene inviata al passaruota posteriore, anziché nella parte inferiore della vettura, dove parte di essa potrebbe essere tentata di entrare sotto la vettura, aumentando la pressione e riducendo l’aderenza.
Uno dei vantaggi del modello stradale GR Yaris è che l’altezza totale della vettura è stata ridotta (di 45 mm) rispetto al modello stradale Yaris standard. Questo rappresenta un ottimo punto di partenza, in termini di un’area frontale più piccola, che si traduce in una minore resistenza dell’aria.
L’auto base (GR Yaris) è un’auto a 3 porte, che ha permesso a Toyota di progettare una parte posteriore ribassata del tetto. Ciò lascia all’aria più spazio per scorrere sul tetto rispetto al caso in cui fosse piatto. Il risultato è che più aria raggiunge l’ala posteriore, che diventa più efficiente nella generazione di carico aerodinamico.
L’ala posteriore riceve quindi un flusso d’aria maggiore che se il tetto fosse orizzontale, e diventa più efficace nella generazione di carico aerodinamico. È supportato da due supporti laterali, che fungono da piastre terminali, come in altre vetture Rally2, come la Skoda Fabia RS, la VW Polo GTI o la Ford Fiesta.
Anche i passaruota posteriori sono stati modificati, analogamente a quelli anteriori, con una superficie piana sopra il passaruota. L’obiettivo è generare un po’ di carico aerodinamico con l’aria che fluisce dagli archi anteriori, per poi rilasciare l’aria dietro l’auto al centro della scia. Gli archi posteriori piatti contribuiscono a una rapida rimozione dell’aria, riducendo così la resistenza aerodinamica.
In sintesi, alcuni dettagli molto interessanti sono già presenti nella primissima fase di sviluppo della vettura.
Il programma di test, già iniziato prima del Rally del Giappone, dovrebbe durare tutta la stagione 2023, mentre i primi clienti dovrebbero ricevere la nuova vettura nel 2024.
Ci aspetta un lungo ed entusiasmante lavoro di sviluppo, che seguiremo da vicino, come al solito.