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Rally Messico | Toyota – Latvala: “Affidabilità aspetto chiave”, Ogier “Non potevo mancare”

La casa nipponica ha svolto importanti test in Spagna per prepararsi all'appuntamento messicano, lavorando sia sulla prestazione che sull'affidabilità

Anche in casa Toyota ci si prepara al ritorno in terra messicana. Latvala e soci hanno svolto degli importanti test in Spagna in vista dell’appuntamento centro-americano, prestando molta attenzione nel provare a simulare le condizioni del terzo appuntamento del mondiale.

il team principal finlandese, come tutti, è entusiasta di tornare a disputare questa gara, così particolare e piena di difficoltà e fascino. Occhi puntati sull’ibrido, che potrebbe fare una pesante differenza vista l’altitudine della gara, ma anche su tutto il pacchetto prestazionale della Yaris WRC, affidabilità compresa.

Non vediamo l’ora di tornare in Messico dopo un paio d’anni di assenza. C’è sempre una atmosfera incredibile, e per i piloti si tratta di una grande sfida. Bisogna essere capaci di far quadrare diverse cose, contanto anche il caldo e l’altitudine, senza contare che sarà anche la prima volta con le nuove vetture e quindi con l’ibrido in queste particolari condizioni. L’affidabilità sarà un aspetto chiave, e abbiamo lavorato molto anche su questo. Le posizioni di partenza giocheranno al solito un ruolo importante, e penso che i nostri piloti abbiano buone posssibilità di lottare. Non vediamo l’ora di cominicare, e speriamo di portare a casa una bella vittoria.

Kalle Rovanpera non vede l’ora di gareggiare. Il finlandese accoglie con sollievo anche il ritorno della terra, convinto che i progressi fatti nello sviluppo della macchina gli consentiranno di essere molto competitivo. Occhio alle difficoltà ovviamente, con la posizione di partenza che potrebbe fare na grande differenza.

Sarà bello tornare sulla terra dopo diverso tempo, ancora di più se parliamo del Messico. Sono sicuro che sarà una gara difficile, come sempre: si corre in altura e su un fondo molto particolare. Non vedo comunque l’ora di iniziare però, ovviamente. Come team abbiamo fatto un lavoro eccezionale per migliorare la macchina su questo fondo, e dai dati raccolti nei test in Spagna sembra che tutto si sia mosso nella giusta direzione. Sono contento di non partire davanti, visto che anche solo una posizione può fare una grande differenza. Ovvio non sarà come partire ancora più indietro, ma daremo comunque il massimo.

Elfyn Evans è sempre alla ricerca di una vittoria che manca ormai da troppo tempo. Per il gallese potrebbe trattarsi della volta buona, ma le mille difficoltà della gara lasciano ovviamente molti punti di domanda.

E’ bello che il Messico sia tornato in calendario quest’anno, visto che è sempre un po’ uno shock l’atmosfera che si respira e il paesaggio rispetto alle due gare iniziali. Torneremo a correre in altura dopo qualche anno, e c’è come sempre da aspettarsi grande caldo. Sono condizioni difficili da replicare nei test qui in Europa durante questo periodo dell’anno, ma abbiamo fatto il possibile per simularle. Quando le strade sono così asciutte e con molta ghiaia riportata la trazione è un aspetto fondamentale, e abbiamo lavorato un sacco per migliorare e ottimizzare questo aspetto. Dovremmo essere pronti.

Attenzione a Sebastien Ogier, come se ci fosse anche necessità di sottolinearlo. Seb, in Messico, non poteva mancare, e c’è da scommetere che per la vittoria finale bisognerà fare i conti con lui. Non corre sulla terra da un po’ di tempo, ma i test in Spagna dovrebbero averlo aiutato a togliersi la ruggine di dosso.

Quando ho saputo che il Messico sarebbe tornato in calendario mi sono subito segnato la data sul calendario. Non potevo mancare. Per me è dove tutto è iniziato nel WRC, visto che ho deuttato qui nel 2008, e da quel momento ho collezionato tante vittorie ed incredibili momenti. L’atmosfera è sempre molto bella, ed anche le prove lo sono. Non guido su questo tipo di fondo dal Portogallo dello scorso anno, quindi è stato molto importante per me riuscire a testare la macchina in Spagna. Sarà interessante vedere come funzionerà l’ibrido contro il solito calo di potenza per colpa dell’altitudine. Dovremo soprattutto usarlo in maniera efficiente, perchè potrebbe fare una enorme differenza.

 

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