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Vettel: “Il rally è uno sport incredibile, e ai piloti non sono riconosciute tutte le abilità che hanno”
Il quattro volte iridato in F1, in occasione della Race of Champions, ha espresso parole di apprezzamento per la specialità e i suoi colleghi rallysti
Questo weekend si disputerà tra le nevi svedesi la Race of Champions. L’evento, come ogni anno, vedrà la partecipazione di diverse stelle provenienti da diverse discipline del motorsport, e sarà quindi l’occasione per vederle una contro l’altra su un campo “neutrale”.
Ciò che diversi decenni fa accadeva normalmente, ossia il fatto che un pilota potesse impegnarsi in diverse categorie al volante anche di marchi diversi, non è più ovviamente possibile già da diverso tempo, e questi eventi sono quindi le sole rare occasioni per veder gareggiare insieme piloti che altrimenti non si incontrerebbero mai.
Inutile tirare fuori paragoni e dare giudizi in base al risultato di queste gare, ma è sempre invece molto bello scoprire cosa pensano i piloti dei rispettivi colleghi impegnati in campionati così diversi. Sebastian Vettel, quattro volte campione del mondo di F1, sarà della partita tra le nevi svedesi, e alla vigilia della gara si è lasciato andare ad alcune interessanti considerazioni sui suoi colleghi rallysti, visto anche che la morfologia della gara sarà molto più vicina ad un rally che ad una gara si pista.
Vettel ha infatti evidenziato come il World Rally Championship non abbia su di se l’attenzione che invece meriterebbe, e di come lui stesso nutra molta ammirazione per la specialità e i piloti:
Ammiro molto i piloti di rally. Penso abbiano delle capacità veramente incredibili. Questa gara è solo un assaggio di cosa è veramente un rally, e metaforicamente a me sembra di avere a disposizione solo un cacciaite e un martello, mentre loro avranno a disposizione l’intera cassetta degli attrezzi. Sanno molto meglio cosa bisogna fare e sono preparati. Quindi si penso sia veramente uno sport incredibile: c’è l’aspetto “racing”, ma ci sono anche un sacco di altre abilità da mettere sul campo, e i piloti non hanno sicuramente le luci della ribalta che meriterebbero.
Come ho già detto la F1 è molto popolare, e lo è anche il rally, ma principalmente nei paesi del Nord, mentre meriterebbe di esserlo di più anche nel resto del mondo per le abilità dei piloti. La disciplina è veramente incredibile.
Vettel ha poi dichiarato che pur non riuscendo a seguire ogni prova speciale del WRC, non manca mai di seguire in generale ogni gara, e di come provi una sincera ammirazione per l’impegno nel guidare sempre la macchina al limie in condizioni così estreme rispetto a quanto si fa in pista.
Certo, seguo sempre un pochino ogni gara. Ovviamente non ogni prova speciale, ma la gara sì. E ricordo i giorni in cui c’era Petter in gara [Solberg, seduto vicino a lui alla conferenza stampa]. Non sono propriamente cresciuto col rally, ma ho sempre ammirato come voi rallysti riusciate ad andare così veloce anche senza cordoli e limiti sulle strade, con qualsiasi terreno o condizione. E’ affascinante.
Alla Race of Champions ci sarà anche Thierry Neuville, che questo venerdì mattina ha avuto l’occasione di incontrare Vettel per la prima volta nella sua vita. Il belga è rimasto sicuramente impressionato dalla conoscenza della specialità da parte di Vettel.
Sono sorpreso che Sebastian segua il WRC. Conosce veramente bene la specialità, e ho scambiato anche diverse parole con sua padre, grande appassionato anche lui. E’ una cosa bella vedere che comunque anche il rally è popolare, è riconosciuto come una specialità spettacolare, e che c’è anche gente del suo calibro che lo segue nonostante sia penso lo sport più difficile da seguire per tutto un weekend. La gara dura quattro giorni e non è facile da seguire in TV, ma certo è sicuramente una tra le discipline più spettacolari del Motorsport.
