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Ci vorrebbe uno “zio Henning” nel WRC: la storia “dell’altro Solberg”

Non vincente sì, ma un istrione che come “Hollywood” sapeva diventare beniamino del pubblico: giusto quello che manca tra le WRC+ di oggi…

Il primo paragone che salta alla mente potrebbe essere con le allegre famiglie nordiche che ogni estate macinano centinaia di chilometri per trascorrere le vacanze nel Sud Europa: almeno una volta da giugno a settembre ci imbattiamo nel completo sandali, calzini bianchi e pelle cangiante (bianco latte alla mattina, rosso pomodoro alla sera). Ma per me rimane lo stereotipo perfetto dello zione single che per il nipotino farebbe di tutto: compreso metterlo su di un Kart cross o facendogli guidare l’auto ben al di sotto dell’età della patente. Chissà se per il piccolo Oliver, zio Henning era veramente così.

Henning Solberg accende i motori due giorni dopo l’Epifania del 1973 ad Askim ma come il fratello Petter cresce a Spydeberg, una cinquantina di chilometri a Sud di Oslo. Come il futuro Campione del Mondo Rally 2003, inizia a macinare i primi passi nell’automobilismo nelle categorie del Bilcross: questa disciplina è la rampa di lancio di molti piloti Nord Europei perché economica e molto formativa; economica perché in pratica dovete immaginare stuoli di Maggioloni VW, Volvo e Saab completamente spogliate di qualsiasi cosa all’infuori delle ruote e uniformemente ammaccate in ogni singolo centimetro di carrozzeria; formativa perché … Bè provate voi a portare al limite uno di questi ‘mezzi’ (chiamiamoli così perché dire auto non calzerebbe molto…)!

Una tipica gara di Bilcross | Copyright: Stian Ormestad/Bilcross.no

A fine anni Novanta avviene la ‘conversione’ al rally vincendo ben cinque titoli Norvegesi di fila, assieme a qualche capatina nei round del Mondiale vicini a casa: l’Andreucci del luogo riesce a spuntare un 13° posto allo Svezia 1998 con una Toyota Corolla WRC, oltre che collezionare molti ritiri sia meccanici che di uscite di strada. Le carte in regola per fare bene però ci sono e, come molti piloti norvegesi, grazie all’aiuto della compagnia petrolifera Esso il team francese Bozian gli mette a disposizione una Peugeot 206 WRC per un mini-programma nel Mondiale 2004: l’impegno inizia in Svezia con un ottimo 6° posto e finisce in Galles con un 11°, ma i piazzamenti nella top-ten in Nuova Zelanda, Cipro, Turchia, Finlandia e Sardegna ci sono prima di incidenti o noie meccaniche; infatti il ‘follettone’ da spettacolo e spesso la macchina viene ridimensionata (Rallycross nostalgia canaglia…).

Henning all Svezia 2004 | Copyright: Petr Lusk/Ewrc.cz

L’anno successivo riesce a garantirsi il bis su una Ford Focus RS WRC ’04 gestita da M-Sport: oltre che a vittorie nelle gare di campionato nazionale, replica i buoni risultati dell’anno precedente (con una vettura più datata e privata) inframezzati dal solo stop all’Acropoli greco.

Svezia 2005: il salto del Colin’s Crest nella PS vargasen | Copyright: Petr Lusk/Ewrc.cz

Il 2006 è l’anno buono. La catena di negozi di elettrodomestici Expert, assieme a Peugeot Norvegia, fanno ritornare il biondone da Bozian per farlo salire su una Peugeot 307 WRC completamente arancione: il colore dello sponsor diventerà l’inconfondibile marchio di fabbrica di Henning per gli anni a venire. La stagione è un successo per essere la prima a tempo pieno nel Mondiale di Henning: su 12 appuntamenti solo in 4 occasioni non entra tra i primi 8 e guadagna il terzo posto in Turchia. La leggenda arancio è appena cominciata.

‘Impennata’ al Finlandia 2006 | Copyright: Petr Sagner/Ewrc.cz

Altro Campionato, altra auto: dal 2007 al 2009 il norvegese approda stabilmente alla corte di Sir Malcolm Wilson che gli offre una delle Ford Focus WRC del team Stobart VK. Henning inizia subito con un 4° nelle nevi svedesi ed un nella gara di casa: altre cinque volte nella top-five si susseguiranno, compreso un altro podio in Giappone oltre al sesto gradino della classifica piloti. La continuità giova nel 2008: il restare con l’auto dell’Ovale Blu porta con sé 16 vittorie di PS, 9 top-ten e l’ottavo posto a fine stagione. Costanza ma con sempre un occhio di riguardo allo spettacolo: quello per Henning non deve mancare proprio mai.

Aria fresca per il motore all’Australia 2009 | Copyright: Dan Vrubel/Ewrc.cz
Flat out su due ruote al Nuova Zelanda 2008 | Copyright: Petr Lusk/Ewrc.cz

Il 2009 si può considerare l’apice della sua carriera: altri due terzi posti, nessun ritiro ed un ottavo posto archiviato a fine anno. Stagione senza gloria e senza infamia. Anonima, o quasi. Lo show dell’anno va in scena a Kelafari, 24 chilometri di pietraie greche all’Acropoli durante la PS9: Dani Sordo e Marc Marti aprono l’anteriore sinistra e di fermare la loro Citroen C4 WRC a bordo strada; Henning non è altrettanto fortunato nel trovare un commissario che segnali la pietra incriminata come il fratello Petter e l’equipaggio spagnolo non avvisa la direzione gara dell’incidente: Henning non la prende molto bene…

Dal 2010 seguiranno altre due stagioni complete di gare mondiali ma avare di risultati: lo sponsor Expert decide di farsi da parte a fine stagione e già durante il campionato di quell’anno, Henning deve alternare presenze con la Ford Fiesta S2000 per poter contenere i costi della gemella WRC. Altre capatine nelle gare ‘più a Nord’ del calendario come Polonia, Finlandia e Svezia ci saranno anche negli anni a venire, ma quando sta per tirare via la ruggine le gare volgono ormai al termine.

Ma il personaggio ha ancora qualcosa da dire. Per il 2017 il sito di betting online OneBet mette in piedi un mini-programma per Mads Østberg con la Ford Fiesta WRC+ del suo team, l’Adapta Motorsport, gestita sul campo dal Campione del Mondo Junior 2009 Martin Prokop. Ma per pubblicizzare al meglio le scommesse nel Mondiale, l’azienda mette a disposizione dei giocatori due bookmakers d’eccezione: Mads ed Henning nelle gare che non li vedono come partecipanti diventano gli inviati sul campo per poter seguire l’evento e consigliare live gli utenti a casa.

All’ADAC arrivano perfino a prendere in giro Sordo (ancore lui preso di mira!) per dover usare solo 3 gomme Soft durante un improvviso acquazzone:

https://www.facebook.com/onebetcom/videos/678104549054686/

Durante i tre giorni della gara tedesca ci si imbatte nel meglio che i due istrioni riescono a riprendere. Qui sotto la versione completa:

Da quel momento abbiamo un po’ perso le tracce dello “zio pazzo” di casa Solberg, sicuri che non sarà per sempre. Henning, per favore non cambiare mai: segui sempre “that direction!”. Ne abbiamo bisogno.

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