Dakar 2023 – Giorno 8 | Loeb vince prima della giornata di riposo. Sainz penalizzato
Al-Attiyah e Sainz sul podio a dimostrazione di un buon equilibrio tecnico tra i top team
Ultima giornata di gara prima dell’agognato riposo. Tappa accorciata a seguito delle piogge degli scorsi giorni che non hanno consentito, alla direzione gara, di montare il bivacco dove previsto. Tutti i piloti oggi ci tenevano a fare bene per terminare la settimana psicologicamente rilassati. Ad aprire la strada il vincitore di ieri Yazeed Al-Rajhi. L’arabo però è stato presto raggiunto da Guerlain Chicherit che l’ha sorpassato.
La vera lotta è stata quella tra Carlos Sainz, Sébastien Loeb e Nasser Al-Attiyah. I tre si sono contesi per tutta la giornata la vittoria di tappa. Il pilota Audi in realtà è sembrato leggermente superiore rispetto agli altri due ma non è mai riuscito a prendere il largo definitivamente. Alla fine dei 346 km cronometrati, Sainz, vince ma una penalità pesa sulla sua prestazione come una spada di Damocle. Lo spagnolo, infatti, ha guidato 40 km/h oltre il limite consentito in una zona della speciale dove non bisognava superare i 30 km/h. I commissari hanno deciso di applicare una penalità di 5 minuti. Chi ci guadagna sono ovviamente Séb Loeb e Nasser Al-Attiyah. L’alsaziano si trova tra le mani una vittoria di speciale inaspettata e il qatariota sale al secondo posto allungando ulteriormente nella generale. Peccato per Sainz che, dopo aver donato la sua sospensione ieri al compagno di squadra Mattias Ekström, si meritava sicuramente la vittoria.
Giù dal podio di giornata Henk Lategan. Il sudafricano ha provato nelle prima battute di gare a reggere il ritmo del trio di testa poi ha dovuto cedere. Il suo ritardo è comunque contenuto; appena 4’53” da Loeb. Lotta molto interessante per il quinto posto che ha visti protagonisti Jakub Przygoński, Guerlain Chicherit e il rookie Lucas Moraes. I tre sono arrivati al traguardo distaccati di appena 50” e a poco più di dieci minuti dal vincitore. A chiudere la top-ten anche Romain Dumas, Yazeed Al-Rajhi e Vaidotas Žala. Chi perde molto terreno sono Brian Baragwanath, con il suo buggy della Century, e Giniel De Villiers. Entrambi hanno faticato molto oggi con qualche inconveniente e hanno racimolato quasi mezz’ora di svantaggio.
Nella generale Al-Attiyah mantiene circa un’ora di vantaggio sul compagno di squadra Lategan e 1h20’ su Moraes. Il brasiliano deve stare attento al recupero di Loeb nella prossima settimana. Il nove volte campione del mondo rally ha infatti ridotto a mezz’ora il distacco sul portacolori di Toyota. In quinta e sesta posizione troviamo le atre due Hilux di De Villiers e Dumas che portano a un totale di quattro Toyota nelle prime sei. A livello di prestazioni il pick-up del Sol Levante è alla pari di BRX e Audi ma in termini di affidabilità si sta dimostrando ampiamente superiore. Settimo sale Martin Prokop, il ceco è seguito da vicino dal Baragwanath, primo fra le due ruote motrici. Al non posto il cinese Wei Han. Se dovesse riuscire a mantenere questa posizione farebbe registrare il miglior piazzamento di un pilota cinese alla Dakar, andando a limare la sua decima piazza del 2020. Chiude i primi dieci un’altra Toyota, quella dell’argentino Juan Cruz Yacopini.
Dopo il girono di riposo i piloti si troveranno ad affrontare la speciale da Riyadh a Haradh, 676 km suddivisi equamente in 358 km cronometrati e 328 km di trasferimento. Ci si sta sempre di più avvicinando all’atteso Empty Quarter e alla tappa marathon, anche se bisogna dire che gli equipaggi si sono già trovati a fare una marathon stage non prevista per via delle alluvioni. Molto contento sembra essere Nasser Al-Attiyah che commenta così dopo la giornata di oggi:
Nessuna foratura oggi. Siamo stati attenti a evitarle fino all’ultimo settore di dune e sabbia, dove siamo stati capaci di attaccare. Finire terzi è buono, sono abbastanza soddisfatto. Tutto il duro lavoro fatto prima della gara sta venendo ripagato. Adesso dobbiamo provare a rimanere nei primi 3 ogni giorno per guadagnare più punti possibile per il mondiale. La prossima settimana sarò a casa tra le dune. Sarà pieno di dune ma bisogna stare attenti e prendere un giorno per volta