Andrea Aghini, una storia scritta sull’asfalto
Dalla Toscana un pilota che ha segnato un epoca dei rally italiani e non solo...
Vogliamo ricordare oggi uno dei più grandi fenomeni di casa nostra, un pilota che, negli anni ’90, quando ancora l’Italia diceva parecchio nel mondiale WRC, ci ha fatto veramente divertire. Stiamo parlando di Andrea Aghini. Andiamo a ripercorrere la sua storia.
Andrea Aghini nasce a Livorno il 29 dicembre 1963, esordisce nei Rally nel 1984.
Andrea è passato alla storia nei rally per la sua forza nel fondo asfaltato negli anni ’90.
E’ sua l’ultima vittoria in una gara mondiale di un pilota dello stivale a bordo di una vettura italiana. Questo avvenne al Rally di Sanremo del 1992 quando era al volante di Lancia Delta Integrale del Team Martini Racing. Sconfisse in quell’occasione, il suo compagno e sfidante Kankkunen, dominando sulle tappe asfaltate liguri e difendendosi sui tratti sterrati della sua Toscana.
Nello stesso anno chiuderà anche nel gradino più basso del podio in Spagna.
La stagione successiva diventa compagno di squadra di Carlos Sainz col Jolly Club, dove sarà alla guida sempre di una Lancia Delta. L’auto si rivela purtroppo poco competitiva e la squadra non brillerà di certo in quel mondiale. Un vero peccato perchè sarebbe potuta essere la svolta nella sua carriera. Si mette comunque in mostra in Portogallo dove firma il terzo tempo.
Nel 1994 e 1995 la Lancia si ritira dal mondiale rally e non gli resta che poter correre solamente in qualche occasione nel mondiale alternando le gare con Toyota Celica, Toyota Corolla e Mitsubishi Lancer-Carisma. Conquisterà comunque due podi al Tour de Corse alla guida di Celica e Lancer rispettivamente nel ’94 e ’95.
Ritorna così a correre nel CIR, dove è stato campione di specialità 2 volte, nel 1998 e nel 1999, sempre a bordo di Toyota Corolla. In Italia guiderà negli anni successivi Subaru Impreza WRC, la Celica e la Peugeot 206 WRC.
Nel 2003, è vittima di un grave incidente durante il Rally del Salento, mentre era alla guida di una Peugeot 206 S1600. In quell’occasione perse la vita il suo copilota, Loris Roggia.
Dopo la brutta disgrazia si ferma un anno per far ritorno nei rally nel 2005. Parteciperà al CIR dove, con Subaru Impreza del preparatore italiano Top Run, chiude al quarto posto nella classifica finale.
Anche nel 2006 e nel 2007 ha continuato a correre per Subaru Italia nel Campionato Italiano Rally. Dal 2008 prende parte al Trofeo italiano Terra e disputerà anche qualche appuntamento del CIR, sempre a bordo della Subaru Impreza Sti.
La carriera di Aghini subisce un altro brutto contraccolpo perché l’8 marzo 2008, nel corso di una prova speciale al Rally del Ciocco, una donna scivola accidentalmente giù da un poggio strattonata dal suo cane. Nel mentre sopraggiunge la vettura di Aghini che nulla poteva fare per evitare la spettatrice, che muore sul colpo.
La sua partecipazione al Trofeo Terra si rivela sfortunata con due ritiri e il secondo posto al Rally dell’Adriatico; una svolta arriva al rally di Sardegna a Nuoro svoltosi il 21 e 22 giugno 2008: Andrea vince il rally insieme a Max Cerrai, ottenendo la prima vittoria della nuova Subaru Impreza Sti N14 in Italia.
Nel 2009 fa qualche partecipazione tra cui al Rallylegend dove chiuderà sesto in coppia con Granai e a bordo di Lancia Delta HF Integrale.
Nel 2010 torna a disputare il Trofeo Italiano Terra alla guida di Peugeot 207 S2000. Nessuna vittoria, ma su 5 gare conquista ben 3 podi.
Andrea ha avuto un ruolo essenziale come tester Peugeot, con tantissimi chilometri di sviluppo a brodo della 206 WRC.
Una carriera che non si è mai ufficialmente fermata e che si è improvvisamente riaccesa nel 2018 quando Andrea ha deciso di prendere parte al Rally Tuscan Rewind a bordo di una Ford Fiesta R5, gara purtroppo conclusa con un ritiro. Di recente Andrea è tornato in macchina nelle due edizioni della Fiorio Cup.
Seguono due bei video tributo al nostro campione:
https://www.youtube.com/watch?v=7oIsMBvNklI