Colin Mcrae, cuore e coraggio: dallo zigomo fratturato in Corsica al punto conquistato a Sanremo
Una piccola grande impresa dello scozzese, indimenticato campione e amato per la sua spericolatezza e caparbietà
Costantemente a sfidare le leggi della fisica. Una carriera sempre sulla cresta dell’onda e uno stile di guida irruento che forse nessun’altro pilota ha saputo dimostrare. Per descrivere Colin Mcrae si è detto e scritto veramente di tutto, ma oggi vogliamo sottolineare una volta di più la caparbietà di questo grande e indimenticato campione riportando alla mente un fatto accaduto nel 2000.
Siamo al Tour de Corse, uno degli eventi celebri del World Rally Championship, e lo scozzese è ancora in lizza per il titolo iridato in compagnia del solito Tommi Makinen, Richard Burns, la sorpresa Marcus Gronholm ed il compagno di squadra Carlos Sainz. Dopo tanta terra si ritorna dunque sul catrame, con le auto chiamate ad affrontare il rally delle diecimila curve con ritmi altissimi.
I pronostici sono tutti a favore delle Peugeot 206 Wrc, con gli asfaltisti Francois Delecour e Gilles Panizzi chiamati a vincere ed a togliere soprattutto punti pesanti al vertice in favore del finlandese Gronholm. Il cronometro non mente e i due alfieri di Corrado Provera danno spettacolo a bordo di un Leone Rampante imprendibile. Per il terzo posto si é invece aperta una sana lotta riservata appunto a Sainz, Burns e Mcrae che si scambiano ininterrottamente la posizione. Con un filo di pioggia caduta sull’isola, le Pirelli montate sotto alla Subaru Impreza della Prodrive permettono a Burns di essere più competitivo del previsto e di creare un grattacapo ulteriore agli avversari. La prima tappa vedrà dunque i tre praticamente appaiati e raggruppati in appena otto secondi, con i giochi più aperti che mai.
Ma sarà la seconda tappa a rimescolare il tutto ed a cambiare le sorti di questo attesissimo Tour de Corse (e forse anche del campionato).
Sabato mattina l’asfalto si presenta umido e particolarmente insidioso, richiedendo cautela non solo nella guida ma anche nella scelta delle gomme. Carlos e Colin sono consapevoli di non poter tenere il passo forsennato delle Peugeot ma contemporaneamente captano di poter prendere il largo su Burns, con un vantaggio che ammonta di ventidue dopo la prova speciale numero 9. Un gap che inizia ad essere consistente e che apparentemente potrebbe lasciare il tempo di tirare un poco il fiato, quando per Colin sulla p.s.10, la Feo – Col San Quilic da 22,54 chilometri, succede l’irrimediabile. Lo scozzese sta spremendo al limite come di sua abitudine la Ford Focus Wrc per provare a superare Carlos. Il motore prende i giri a meraviglia e alla sua destra Nicky Grist sta scandendo con grande precisione le note, finchè in una curva a sinistra l’auto urta la roccia e si catapulta con forza contro il paracarro allocato sul lato opposto della carreggiata. La struttura in pietra cede e la Focus numero 5 vola rovinosamente nella scarpata atterrando sul tetto.
Di incidenti Colin ne ha avuti davvero tanti nell’arco della sua carriera, peraltro sempre uscendone indenne, ma questa volta la situazione appare fin da subito seria e preoccupante. Nicky Grist schizza via dall’abitacolo in pochi secondi, mentre Mcrae rimane legato al sedile privo di sensi e, come se non bastasse, a testa in giù. I soccorsi arrivano tempestivamente sul posto, e con essi anche il medico della M-Sport per un supporto aggiuntivo nelle operazioni. Il serbatoio si è bucato, il tempo scorre inesorabilmente e il rischio di vedere scatenarsi le fiamme è alto. I vigili del fuoco si concentrano, tagliano con maestria il rollbar e tirano fuori da quell’inferno Colin, uscito malconcio ma con le sue gambe: un vero sospiro di sollievo!
Più tardi l’esito degli esami sancirà la frattura di uno zigomo e qualche escoriazione: nulla ovviamente di preoccupante per un osso duro come lo scozzese, ma tanto basta per relegarlo in infermeria e dichiararlo di fatto assente al Rally di Sanremo in programma tra quindici giorni. Malcolm Wilson si chiude in sé stesso per provare a pensare il degno sostituto, tra cui Piero Liatti che sta correndo proprio per lui qui in Corsica con la terza vettura per provare a inanellare qualche punto in più per il Campionato Costruttori. Il biellese in effetti correrà in Liguria con L’Ovale Blu, ma quel che lascia sbalorditi gli addetti ai lavori sarà ben altra notizia.
Colin e Nicky saranno della partita a Sanremo!
Così strillano i giornali, lasciando attonito un intero Circus e tutta la tifoseria dello scozzese che ormai non ci sperava più di vederlo nella tappa italiana. La Ford si presenta regolarmente lungo la Riviera dei Fiori con la sua prima guida visibilmente ammaccata e dolorante, ma determinata a proseguire la lotta per quello che sarebbe il suo secondo titolo mondiale in carriera. Ma seppur impegno e mestiere non vengano a mancare, la forma fisica é precaria ed i tempi segnati lungo le tecniche strade dell’entroterra vanno giustamente a risentirne. L’incredibile sforzo verrà comunque premiato con un onorevole sesto posto che vale un punticino conquistato e tanti, tantissimi applausi per la tenacia e coraggio con cui questo pazzo scozzese si è rimesso al volante dopo neanche due settimane dal brutto crash.
La gara più difficile della mia carriera. Non sono mai stato così felice di finire un rally con un solo punto guadagnato
Queste le dichiarazioni di Colin sul palco d’arrivo sul lungomare di Sanremo. Parole sincere e che mettono a nudo la nobiltà d’animo di un campione che non si è mai risparmiato in nessuna situazione. Un campione che ha fatto appassionare ai rally un’intera generazione e che ancora oggi lo ricorda come un pilota spettacolare, spericolato e dannatamente caparbio.
CIAO COLIN!