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Breen lascia M-Sport: di chi è la colpa?

Ecco come il matrimonio perfetto di questa stagione WRC si è trasformato in un vero e proprio disastro

Come ci ha ricordato Richard Millener, team principal di M-Sport:

Sfortunatamente, a volte le cose non vanno proprio bene.”

E come nei progetti di ogni giorno, così è successo in questa storia d’amore tra Craig Breen ed il team inglese.

Un’avventura iniziata parecchi anni fa, con il suo ingresso nella squadra nel 2009 e le vittorie del WRC Academy nel 2011 e del SWRC nel 2012. Anche il padre Ray aveva corso con una vettura M-Sport ed il suo idolo, Frank Meagher, aveva vinto, nel 1992, con un’auto Ford nel Circuito d’Irlanda

Per questo, il contratto di Breen con M-Sport, lo scorso anno, era stato considerato il matrimonio perfetto del WRC. Ed era anche l’occasione giusta per Craig di dimostrare il suo potenziale, dopo tre anni di calendari parziali in Hyundai Motorsport. Dopo una tripletta di podi nella stagione 2021, ha esordito a bordo della Puma Rally1 con un buon terzo posto al Rallye Monte-Carlo di gennaio.

Dopo essere uscito di strada sulle prove speciali innevate della Svezia, eccolo con un discreto quarto posto al Rally Croazia di aprile. L’insidioso sterrato del Portogallo ha creato parecchie difficoltà al pilota irlandese, che ha saputo rialzare la testa ed il morale del team e di tantissimi tifosi con un secondo posto al Rally Italia Sardegna.

“Finalmente Breen ha trovato il giusto feeling con la vettura!” abbiamo pensato tutti quanti dopo il suo successo sulle strade sarde, ma era solo la quiete prima della tempesta, prima del disastro. Esatto, perché il resto della stagione è stata una vera e propria tragedia. Quel bellissimo matrimonio si è trasformato in un vero e proprio incubo.

Una serie di problemi e disavventure hanno costretto l’irlandese al ritiro in Kenya, in Estonia, al Secto Rally Finland, all’Ypres, sulle strade neozelandesi ed, infine, in Giappone, concludendo la sua stagione nei migliori dei modi insomma! Con ben 7 ritiri su un totale di 13 gare di campionato, il divorzio tra l’irlandese e la squadra inglese era del tutto imminente. Una fine ormai prossima e molto dolorosa per Craig. Una sofferenza che abbiamo avvertito tutti nei suoi occhi in questi ultimi mesi.

Ma da quale delle due parti sta la colpa di tutto ciò? Forse Craig ha dimenticato come si guida? O forse M-Sport non è stata in grado di progettare l’auto perfetta per questa nuova era ibrida? Di certo non possiamo addossare l’intera colpa a Breen che, in questo momento, si sta sentendo perso, senza ben capire quale sia il suo posto. Se ci pensiamo, è davvero strano che un team non riesca a tirare fuori il meglio da un pilota, che è solo l’ultimo anello della catena, destinato a grandi cose. M-Sport deve, quindi, assumersi le proprie responsabilità in questa vicenda.

Due anni di pandemia Covid-19 hanno lasciato più difficoltà alla squadra inglese rispetto alla concorrenza. Wilson ha dovuto licenziare parte del suo staff, perdendo così decenni di esperienza. E per quanto riguarda la vettura, non possiamo negare che talvolta fosse meno performante rispetto alla Yaris e alla i20. Ma non così indietro come si pensa. I tempi segnati da Pierre-Louis Loubet in Grecia, anche se favorito dalla posizione di partenza, ed in Spagna indicano che la macchina è rimasta, comunque, competitiva fino alla fine.

E adesso cosa succederà? Wilson ingoierà la pillola di una stagione deludente, sicuramente addolcita dalla vittoria di Sébastien Loeb al Monte-Carlo. Sono anni che fa parte di questo sport ed ha, ormai, imparato ad incassare il colpo. Breen, invece, dovrà cercare di ritrovare sé stesso, traendo conforto dai migliori risultati ottenuti con Hyundai.

Ma dopo tutto ciò, Breen rimarrà sempre un pilota di livello mondiale e l’azienda di Malcolm Wilson produrrà ancora vetture competitive in questo sport. In fondo, è meglio averci provato e fallito che non averci provato affatto

Foto: Luca Barsali
DirtFish.com https://dirtfish.com/rally/wrc/where-did-it-go-wrong-for-breen-at-m-sport/
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