M-Sport proseguirà con le Fiesta malgrado la fine della produzione annunciata da Ford
Il team britannico continua a scommettere sul Segmento B nonostante la cessata attività dichiarata a fine 2022
Continuano i tempi duri in casa M-Sport.
Dopo un debutto nel WRC 2022 a dir poco perfetto con la prima vittoria della Puma Rally1 con Sebastien Loeb e Isabelle Galmiche al Rally di Montecarlo, i risultati della nuova arrivata non hanno mantenuto le enormi aspettative degli addetti ai lavori per via delle numerose difficoltà a cui hanno dovuto soccombere i suoi equipaggi. Ora, come se non bastasse la mancanza di una vera prima guida, ecco che il team capitanato da Malcolm Wilson si ritroverà a fine anno dinanzi ad un nuovo grattacapo. La Ford ha infatti tolto ufficialmente dalla produzione la Fiesta a partire da dicembre del 2022, lasciando letteralmente in “braghe di tela” la M-Sport che dal 2011 ha costruito le proprie fortune su tale modello.
Momentaneamente però, la squadra inglese pare abbia trovato il modo di venirne a capo, comunicando al mondo dei rally tramite i social networks di proseguire con le Fiesta in tutte le categorie fin qui omologate:
A seguito dell’annuncio che la Ford Fiesta cesserà la produzione nel 2023, M-Sport sottolinea che la produzione di auto da rally basate sulle Fiesta continuerà.
Parole sicure e concise e che certamente non mettono in dubbio l’operato di un’intera squadra che da anni prosegue nel mondo dei rally esclusivamente con le proprie forze e che non può di fatto fare un gran bene all’intera filiera. Resta però da capire se ci saranno e in che modo altri sviluppi sulle Rally2, Rally3 e Rally4 dato che la concorrenza sarà sempre più fitta e spavalda. Toyota ha infatti annunciato l’arrivo della Yaris Rally2, mentre nella Rally3 pare essere quasi pronta quella Renault Clio che già si è presa una grossa fetta dei mercati dedicati alle Rally4 e Rally5.
Siamo sicuri però che ancora una volta il grande Malcolm Wilson troverà il modo di uscire da questo periodo nebuloso e di tornare nei piani più nobili della disciplina, magari ingaggiando per la Puma Rally1 quella vecchia conoscenza che porta il nome di Ott Tanak.