Thierry Neuville: “Mancherà a tutti i piloti il Rally Gran Bretagna”
Dopo svariate dichiarazioni su possibili compagni di squadra il belga ha anche speso buone parole per la gara in terra di Gran Bretagna, da qualche anno ormai fuori dal giro iridato
Una volta si finiva al RAC.
Fango, neve, pioggia, nebbia. Di tutto e di più. Il finale di stagione, tra gli sterrati della Gran Bretagna, era una garanzia. E quante volte abbiamo assistito ad un incredibile ribaltamento di fronte proprio fra le speciali in terra di Sua Maestà? Kankkunen, Auriol, McRae, Burns, Sainz, Makinen, Loeb. Solo per citarne alcuni. Campioni che hanno pianto o gioito del risultato che la lotteria di fine anno proponeva di volta in volta.
Al RAC non si era mai sicuri di nulla. Se non si era riusciti a mettere in cassaforte il mondiale in uno dei precedenti appuntamenti si arrivava all’appuntamento finale quasi ad armi pari, sapendo che le condizioni meteo avrebbero reso imprevedibile qualunque risultato e vano ogni pronostico. Temuto dai piloti, amato dagli spettatori, il RAC era quanto di meglio si potesse offrire come finale di un campionato del mondo rally.
Tempi che passano, soldi che finiscono. E purtroppo si sa che tutto, anche il nostro amato motorsport, ruota attorno al vile denaro. Che si tratti solo di un impegno economico oppure no, fatto sta che in Gran Bretagna dal 2019 non riescono più a mettere insieme una proposta che riesca a far rientrare la gara nel panorama iridato. In realtà la gara aveva già perso lo slot finale della stagione dal 2016 cedendo l’onore all’Australia (altra gara che in molti probabilmente rimpiangeranno), ma come già detto nelle ultime tre stagioni è anche completamente scomparsa dai radar.
A risvegliare il rimpianto dei nostalgici ci ha pensato nelle ultime ore Thierry Neuville, particolarmente attivo sul fronte comunicativo ormai a 360 gradi. Il belga, dopo aver speso parole sui possibili futuri compagni di squadra, ha parlato ai microfoni di DirtFish anche del calendario iridato, tirando in ballo proprio il vecchio rally GB.
Le prove, ma anche proprio tutto l’evento. Intendo le lunghe giornate, partendo presto e guidando anche di notte, la nebbia. E’ un evento che ho sempre amato e penso sia un evento che manca a tutti i piloti.
La Gran Bretagna non tornerà in calendario nemmeno il prossimo anno, calendario che vede invece fra le possibili new entry addirittura l’Arabia Saudita, e il ritorno del Cile. Resterà fuori anche la Nuova Zelanda, che dopo l’edizione di quest’anno conta di tornare nel 2024. Proprio la Nuova Zelanda è stata tirata in ballo da Neuville, con la gara della settimana scorsa che, per le difficili condizioni, potrebbe aver ricordato al belga le difficili speciali gallesi.
Penso sia una gara che merita un posto nel mondiale. Ad esempio abbiamo l’Estonia, e abbiamo la Finlandia, che sono gare praticamente identiche. Potremmo andare in Galles, e sarebbe invece una gara completamente diversa, simile per certi versi alla Nuova Zelanda. Ci potrebbe essere un’alternanza fra Galles e Nuova Zelanda ad esempio.
Difficilmente sarà così, lo sappiamo. La FIA tenterà di muoversi probabilmente sempre più sulla falsa riga di quanto fatto per la Formula 1. Gare nuove, non necessariamente belle, ma che possano portare un sostanzioso contributo economico nelle casse della Federazione. Il futuro non sarà per i puristi della specialità, ma questo lo avevamo capito già con le Rally1 in fondo.