Rallye du Maroc | Loeb rompe un braccetto e perde oltre 20’. Sainz con l’Audi miglior tempo assoluto
Vince Al-Rajhi ma è straordinario il tempo delle nuove Audi fuori classifica. Molte forature per quasi tutti i piloti
Il rally del Marocco è noto per essere uno dei più duri e difficili del mondo. Una vera e propria sfida per auto e piloti tra dune di sabbie e aspre pietraie. Le strade molte volte incrociano le vecchie piste delle prime edizioni della Dakar. I team lo utilizzano spesso e volentieri per testare la resistenza e la qualità dei loro mezzi. Proprio un test è proprio quello che sta facendo l’Audi che porta al debutto la sua nuova RS Q e-tron E2 (qui il link della descrizione tecnica). L’evoluzione migliorata e alleggerita di quel mostro elettrico che ha stupito al debutto alla Dakar e ha vinto l’Abu Dhabi Desert Challenge a marzo. Il potenziale c’è e il team di piloti è da sogno: Carlos Sainz, Stéphane Peterhansel e Mattias Ekström. La casa dei quattro anelli però farà classifica a sé perché corre con le specifiche 2023. Poco male per i tedeschi che, come obbiettivo principale, hanno il podio nella prossima Dakar a gennaio.
Passando ai dettagli della tappa bisogna assolutamente sottolineare come i 322 km da Agadir a Tan Tan siano stati ostici per gli equipaggi. Numerose le forature che hanno condizionato il risultato della prova. Chi più di tutti ne ha fatto le spese è stato il nove volte campione del mondo rally Sébastien Loeb. Il francese dopo appena 20 km dal via ha dovuto fermare la sua vettura a bordo strada per riparare il braccetto di una sospensione. Come se non bastasse arrivano due minuti di penalità per eccesso di velocità al bivacco e l’alsaziano patisce pure due forature. Non volendo perdere troppo tempo il cannibale ha preso la difficile decisione di continuare senza cambiare gomma ma come ammesso dallo stesso Loeb forse avrebbe perso meno tempo cambiandola. A fine giornata il campione del mondo paga oltre 23’40” al vincitore di giornata, Al-Rajhi, e poco più di 20’ a Nasser Al-Attiyah. Il qatariota è il più diretto rivale di Loeb con il quale si sta giocando il mondiale Rally-Raid. I due sono distaccati da un solo punto 112 a 111 al vertice della classifica. Anche Al-Attiyah però ha subito due forature che gli hanno così negato la vittoria di tappa.
Chi ha tratto vantaggio da questo è stato il campione arabo Yazeed Al-Rajhi che si porta a casa una meritata vittoria di tappa e si issa in cima alla generale. Al-Rajhi è stato bravo a stare lontano da errori e a mantenere un passo costante che gli ha permesso di sopravanzare i suoi rivali quando per svariati problemi erano costretti a rallentare. Anche l’arabo è stato vittima di una foratura ma nonostante tutto ha portato al traguardo il suo Toyota Hilux in prima posizione. Secondo posto per il già citato Al-Attiyah a 3’05” dalla vetta. Terzo il polacco Przygonsky con la Mini Buggy a due ruote motrici che però ha causa di una penalità da 12’ minuti scivola in sesta posizione. Quarto un felicissimo Guerlain Chicherit che, nonostante due gomme a terra, si ritrova per la prima volta a guidare un’auto competitiva, queste le sue dichiarazioni:
È la prima volta nella mia carriera che ho un’auto così competitiva. Sono sempre stato nella fase di sviluppo e sono rimasto frustrato. Ho già fatto dei rallycross con Prodrive e ho chiamato David Richard che mi ha offerto di costruire una quarta auto e un vero programma. Il Rallye du Maroc è molto difficile e se hai un buon passo puoi dirti pronto per la Dakar. L’obbiettivo è il W2RC per il 2023 e la Dakar per il 2024. Devo diventare più forte perché gli avversari non rimangono ad aspettarmi. Adesso sono fortunato ad avere un compagno di squadra come Séb Loeb con il quale ho un buon rapporto.
Per concludere, detto del primo posto fuori classifica di Sainz con 51” di vantaggio su Al-Rajhi, da segnalare anche il risultato degli altri piloti Audi. Mattias Ekström dimostra di avere imparato velocemente e di dovere essere considerato come un potenziale outsider per la vittoria della Dakar 2023. Il campione del mondo rallycross finisce la giornata in quinta posizione precedendo di oltre un minuto sua maestà Stéphane Peterhansel. Il re del deserto chiude settimo a dimostrazione della prova di forza di Audi.
Prossima tappa da Tan-Tan a Laâyoune con ben 316 km di prova cronometrata.