Secondo Moncet la scelta fatta non porta alla rinuncia del titolo piloti
Il vicedirettore di Hyundai difende la propria scelta di non far rallentare Neuville per permettere a Tanak di vincere la gara e ridurre il gap in campionato
Il clima in casa Hyundai è tutt’altro che calma e rilassata e la scelta del vicedirettore Moncet infiammerà ancora di più una situazione già abbastanza calda.
Il mancato scambio di posizioni tra Thierry Neuville e Ott Tanak sta facendo e farà parlare per parecchio tempo, considerando che una vittoria da parte del pilota estone avrebbe ridotto ancora di più il gap che lo separa da Kalle Rovanpera, portandolo a 53 punti considerando anche l’uscita di Kalle dalla top 10, con soli 90 punti disponibili nelle prossime 4 gare.
La vittoria di Neuville ha semplicemente ricucito il distacco che separa il pilota belga dal compagno estone portandolo da 25 ad appena 23.
Un recupero di appena 2 punti che ha lasciato perplessi parecchi addetti al lavoro, rimasti increduli sulla scelta di Hyundai.
Il rifiuto della casa di Alzenau di invertire le posizioni di consegnando, di conseguenza la vittoria nelle mani di Ott e di aiutarlo nella rincorsa al titolo, secondo Moncet non è da considerarsi come un segno che Hyundai si “ritira” dal provare a prendere Rovanpera per il titolo piloti
Sentito ai microfoni di DirtFish il vicedirettore di casa Hyundai si è così espresso:
Non abbiamo mollato, è ancora possibile per entrambi i piloti.
Le chances e le opportunità sono veramente basse, ma il nostro obiettivo primario è di assicurarci questo triplo podio, evento storico per il team.
Dobbiamo vedere il quadro generale e gli interessi del team e si il nostro obiettivo numero uno era di fare primo, secondo e terzo.
La scelta di non far vincere Tanak ha sicuramente ridotto ancora di più le probabilità di recupero, ma Moncet ribadisce che ancora non è finita in quanto non l’ha ancora vinto.
La probabilità è nettamente inferiore e Moncet è consapevole di ciò.
Era comunque già difficile prima. Come ho già ripetuto abbiamo molti parametri da considerare e abbiamo deciso di tenere duro.
Parametri che però risultano segreti in quanto il vicedirettore ha rifiutato di esporre i parametri affermando:
Non posso dirtelo, ma siamo una grande azienda, abbiamo interessi, marketing e tante altre cose.
Sicuramente una scelta altamente dubbia considerando anche l’enorme gap che separava le due Hyundai dalle restanti rally1, ma che non ha intaccato la professionalità di Tanak che all’ultimo parco assistenza ha accettato di mantenere la posizione affermando, prima della power stage, che la stessa chiamata non sarebbe stata fatta a parti inverse e con Neuville ad inseguire.
La situazione dentro Hyundai sembra una vera polveriera e questa scelta potrebbe essere la miccia che potrebbe portare ad una separazione non molto pacifica tra l’estone e la casa di Alzenau.