Millener: “Sono stato a comprare della cioccolata, ecco una cosa positiva. Ma credo ancora nella squadra”
Il team principal di M-Sport è apparso affranto dal risultato e dalla situazione in generale, ma non molla.
Sono stato a comprare della cioccolata. Ecco una cosa positiva di oggi.
Inizia così Richard Millener davanti ai microfoni di DirtFish. Un debriefing sicuramente non facile quello che tocca al team principal di M-Sport, dopo quello che è stato probabilmente il fine settimana più difficile della stagione per la sua squadra.
Un tentativo di stemperare un po’ la tensione ovviamente, quello di Rich, che traccia però benissimo il quadro della situazione all’interno della squadra inglese. Breen doveva essere il talismano di M-Sport in Belgio, avendo già vinto l’evento e avendo colto un solidissimo secondo posto lo scorso anno. Invece la gara è iniziata con poca confidenza con la macchina, e finita nel fosso della decima speciale. Poi è stato il turno di Greensmith e poi, come ciliegina sul disastro, l’incidente di Fourmaux.
Millener mette subito da parte l’umorismo e prova ad analizzare la situazione:
Sta diventando una stagione veramente difficile, onestamente. Fa parte dello sport del rally, può succedere. Ovviamente bisogna dire che l’ammontare di sfortuna che stiamo avendo e la mole di errori che stiamo facendo non fanno bene a nessuno. Sono ancora dalla parte del team, credo ancora nella nostra macchina. Dobbiamo rimetterci tutti a lavorare assieme. Non c’è nessuna ragione di iniziare a litigare internamente fra di noi. Ma dobbiamo portare a casa risultati migliori, questo è ovvio.
Cosa manca ad M-Sport? La maggior parte degli appassionati a questa domanda risponderebbe: i piloti. La vittoria di Sebastien Loeb al Monte ad inizio anno infatti ha subito dipinto la Puma come auto veloce e vincente, scaricando quindi sui piloti la responsabilità degli scarsi risultati successivi. La verità, probabilmente, sta nel mezzo, con Toyota e Hyundai che dopo la prima gara potrebbero anche aver fatto più passi avanti di quanti sia riuscita a farne M-Sport. Rimanendo nel dubbio sugli aspetti tecnici è comunque fuori discussione che gli errori, da parte dei piloti, siano stati semplicemente troppi.
Ma come replica Millener sul tema?
E’ difficile. Li metti sotto pressione, e non funziona. Non gli metti pressione, lasci che si divertano, e non funziona. Ma non si tratta solo di M-Sport, ci sono anche un sacco di partners in gioco. Volendo essere negativi si potrebbe dire che a qualcuno di questi la situazione non andrà più bene, e che se ne andranno. In questo caso le cose si farebbero veramente difficili per noi. Ma si tratta di lavorare insieme. La macchina ha vinto una gara, non è una cattiva macchina. Dobbiamo solo salire di livello rispetto a dove siamo ora.
I fan, e non solo, non hanno sicuramente espresso commenti positivi negli ultimi mesi sulla squadra inglese, e Millener non fa mistero di averlo ovviamente notato sui social. C’è anche chi però non molla e continua a supportare la squadra, e anche questo non è passato inosservato, anzi.
Vedo un sacco di commenti su internet, ho letto un sacco di cose. Ci sono ancora molti fans che ci supportano, e questo è grandioso. E’ molto importante per tutto il team e per i ragazzi. E’ difficile quando un team lavora così duramente e i risultati non arrivano. I ragazzi stanno ignorando le loro famiglie, hanno una dedizione incredibile, e non stiamo raccogliendo nulla. E’ difficile, ma credo ancora nel team e nella macchina. E credo anche nei piloti, so che possono riuscirci, ma abbiamo veramente bisogno di vederlo. E’ l’unico modo per migliorare la situazione di tutti.
Ora si va in Grecia, e tornerà Sebastien Loeb. Il tutto sembra provvidenziale, ma le sorti di un team non possono essere riposte su un pensionato di lusso che corre ogni tanto per divertirsi. Anche se lo fa ancora dannatamente bene.