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Lappi e la questione parabrezza: il regolamento WRC lo prevede, tutto regolare

In molti si sono chiesti se il comportamento di EP sia stato regolare. La risposta è affermativa, con un paragrafo del regolamento sportivo che lo spiega chiaramente

Quanto successo ad Esapekka Lappi in Finlandia ha sollevato, oltre a tanti apprezzamenti, anche qualche dubbio e “polemica”.

Giusto per essere chiari, stiamo parlando della questione del parabrezza. Lappi, dopo essersi messo la Yaris per cappello alla penultima speciale, è stato costretto a rimuovere completamente il parabrezza e a guidare nella power stage indossando una maschera da cross come protezione.

La cosa ha sollevato come detto qualche dubbio da parte di molti appassionati. C’è chi ha gridato allo scandalo tirando in ballo la sicurezza, e chi ha invece accusato il sistema di aver chiuso un occhio, insinuando che lo status di pilota ufficiale Toyota avrebbe in qualche modo protetto Lappi.

Il regolamento parla chiaro

C’è da dire, prima di tutto, che Lappi non è stato il primo a ritrovarsi in una situazione del genere. Gus Greensmith, proprio quest’anno, ha fatto lo stesso al Safari, ma la cosa è passata abbastanza inosservata. Questo probabilmente a causa del fatto che il pilota Ford non era fra i primi della classe, ma c’è comunque un precedente che è stato giudicato allo stesso modo.

Cosa ancora più importante, che chiude a mio parare la questione, è che il regolamento sportivo del WRC prevede esattamente una situazione del genere e la inquadra chiaramente. Quanto capitato a Henning Solberg nel 2006 in Svezia infatti, ha spinto la FIA a regolamentare una situazione potenzialmente pericolosa.

Il paragrafo 34.1.6 della sezione condotta di guida recita infatti:

E’ vietato guidare con un parabrezza seriamente danneggiato che oscuri in maniera significativa la visibilitĂ  del pilota. All’equipaggio interessato potrebbe essere impedito di continuare la gara a discrezione degli Stewards. Dopo le riparazioni l’equipaggio può riprendere la gara, se previsto, secondo quanto previsto dall’articolo 54. Guidare in prova speciale senza il parabrezza è consentito solamente nel caso in cui entrambi i piloti indossino maschere protettive in accordo con lo standard EN1938 o un casco integrale con visiera chiusa. Per informazione, in tutti i casi descritti sopra, la polizia potrĂ  comunque fermare l’equipaggio e impedirgli di proseguire su strade pubbliche regolamentate dalle normali leggi.

Interpretando quanto scritto sul regolamento quindi, sia Lappi che Greensmith prima di lui hanno corso rispettando a pieno tutte le norme. C’è da sottolineare come, secondo l’ultima frase, la polizia avrebbe potuto fermarli in trasferimento e decidere diversamente, e forse è in questo caso che Lappi avrebbe potuto forse contare sul fatto di essere finlandese.

Vale comunque l’interpretazione degli stewards

Abbiamo poi letto di lamentele riguardo a piloti che in gare nazionali sono stati costretti dai marshall a ritirarsi per essere entrati in prova con il  parabrezza leggermente danneggiato. Purtroppo, come ogni legge che si rispetti, anche il regolamento è soggetto ad interpretazione. Ammesso infatti che anche nel panorama nazionale il regolamento sia lo stesso, da come si legge nella seconda frase il tutto è sempre e comunque soggetto al parare dei commissari. Il fatto che la visibilità del pilota venga effettivamente ostruita in maniera grave non è un qualcosa di misurabile in maniera oggettiva, e per questo motivo bisogna, purtroppo o per fortuna, basarsi sul parere dei commissari.

Quanto successo a Giandomenico Basso invece, costretto al ritiro dai commissari allo scorso Rally di Roma Capitale e tirato in ballo come episodio, riguarda sempre la sicurezza ma sotto un altro punto di vista. In quel caso infatti, pur non avendo riportato danni collaterali a livello di rollbar, Giando è stato fermato perchè non piĂą in grado di aprire la propria portiera danneggiata nell’incidente. I commissari hanno quindi giudicato tale situazione come potenzialmente pericolosa in caso di un successivo incidente, visto che il pilota non sarebbe stato in grado di uscire velocemente dall’auto perchè impossibilitato ad aprire appunto la portiera.

Tornando all’episodio di EP e Ferm possiamo dire quindi come non ci siano state “deroghe” sulla sicurezza, o particolari favoritismi da parte dei commissari. Una volta controllato il rollbar e dopo aver preso visione dell’assenza del parabrezza, ma dell’utilizzo delle maschere, non hanno avuto problemi a lasciar partire Lappi e a lasciargli incantare il pubblico. Per fortuna.

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