Per se stesso, per la moglie e per mandare un segnale chiaro al mondo…
Ott Tanak potrebbe aver ritrovato se stesso proprio in casa di quell'astro nascente che sta monopolizzando Il WRC
Ci eravamo quasi abituati al predominio del duo Rovanpera – Toyota e sembrava quasi scontato che al Rally Finland non ci fosse possibilità di uscire dal copione delle altre gare. Lo pensavamo in tanti, praticamente tutti, sottovalutando un nome: Ott Tanak.
Il campione del mondo 2019 questo weekend sembra essersi ricordato all’improvviso di essere stato colui che è riuscito a spezzare l’egemonia francese e sulla terra finnica ha portato tutta la sua voglia di rivalsa. Perché vincere quest’anno era già capitato ma, vincere a casa di chi sta stravincendo il mondiale voleva dire tante altre cose. A se stesso ma non solo.
Se Hyundai lo supporta, Kalle Rovanpera e Toyota si possono battere
È la prima evidenza ed è chiara a tutti. La i20 non è diventata all’improvviso la miglior macchina e Ott ha dovuto rispolverare la sua grande capacità di guidare sopra i problemi.
È un incubo guidare “questa cosa”.
Gli schiaffi ai vertici di Alzenau non sono mancati neanche stavolta ma, Ott e Martin Jarveoja sono riusciti a trovare quel giusto equilibrio che gli ha permesso di guidare sopra comunque molto forte. Non senza fatica e con l’evidente sensazione di essere sempre al limite, soprattutto nella giornata di sabato.
Vincendo a casa di Kalle e dimostrando in modo palese a Hyundai che loro ci sono ancora e se c’è la voglia di fare bene, si può dare del bel filo da torcere ai nippo-finlandesi.
La dedica speciale da cui traspare la giusta serenità
Si è detto tanto e poco davvero si conosce della vita di Ott. Quel che è certo è che qualcosa ne ha minato la serenità per lungo tempo a partire dalla fine del 2021 e la cosa è trasparsa anche durante le gare. Campione di sorrisi non lo è mai stato, certo, assorto nella professionalità più assoluta molto spesso ed altre volte perso nel bisogno di invocare un supporto tecnico che gli permettesse di tornare grande.
Nel post gara in Finlandia è sembrato più calmo, più sereno. Soddisfatto davvero del suo lavoro. Tanto da lasciarsi andare ad una simpatica gag con i tre cappellini Pirelli indossati sul podio per “burlare” la multa dell’Estonia e, soprattutto, dedicando parole d’amore alla moglie che lo ha sempre supportato e sostenuto nel suo lavoro.
Segnali belli, bellissimi, che lasciano pensare che la morsa di alcuni pensieri si sia fatta meno forte e che Tanak possa tornare ad impegnare tutte le sue energie mentali sulla guida. Coi risultati che ne conseguono.
Serve un mix di potenziale e serenità e può essere ancora il più forte di tutti. Ora lo sa anche Ott.
È la risposta più chiara, netta. Si può stare davanti a tutti non solo con un ordine di partenza favorevole o approfittando delle sfortune/errori altrui. Ci si può stare sempre, mettendo in strada quel mix di condizioni tecniche e mentali che permettono a Tanak di essere semplicemente se stesso.
Un pilota incredibilmente veloce in un equipaggio che sa essere letale se messo in condizione di farlo.
Un professionista tosto e solido che sa mettere pressione tanto col cronometro che col microfono a fine prova speciale.
Un uomo dai valori indiscutibili che non ha mai messo in discussione tutto quello che gli ha permesso di diventare il migliore di tutti e tutti.
Diamo tutto questo a Ott, in ogni gara e in ogni giorno della sua vita, e nel 2023 la sfida Kalle – Ott potrebbe diventare qualcosa di epico.