Thierry Neuville: “La Finlandia andrà meglio”

Non si era sicuramente immaginato una stagione così in salita Thierry Neuville. Dopo sette gare il belga è secondo nella classifica generale del WRC 2022 ma a distanza siderale dallo “schiacciassi” Kalle Rovanpera. Consapevole dei limiti della propria i20 e con maggior esperienza sulle spalle, il pilota belga quest’anno sta cercando di puntare su una strategia attenta a non fare guai, mirata a raccogliere punti in tutte le gare, tenendo un po’ a freno la sua voglia di spingere sempre un po’ oltre il limite.

Intervistato da wrc.com, Neuville ha cercato di riportare calma nella pentola in ebollizione con base ad Alzenau e cercando di fare tesoro dell’esperienza accumulata in Estonia con nuova Rally1:

Abbiamo lavorato molto sull’auto in Estonia. Cambiando le sospensioni, rendendola più morbida e poi più rigida per scoprire alcune cose interessanti. La Finlandia è un rally con caratteristiche diverse, ma è un rally che mi piace e credo che lì mi troverò meglio. Abbiamo avuto la possibilità di provare e prendere un po’ di fiducia per un migliore assetto della macchina e penso che sarà un bene per noi.

Neuville si è poi focalizzato sul cercare di spiegare gli equilibri che stanno cercando di risolvere in Hyundai, sottolineando che non manca il potenziale alla i20 ma che se lo si sfrutta tutto si paga troppo dal punto di vista dell’affidabilità:

Se abbiamo una macchina veloce, possiamo portare buoni risultati. Se l’auto non è abbastanza affidabile, allora è difficile. In Estonia, l’affidabilità era del 100% e tutte e tre le vetture sono arrivate al traguardo senza problemi, ma le prestazioni semplicemente non c’erano. L’affidabilità avrebbe dovuto essere il primo obiettivo all’inizio della stagione e purtroppo non è stato così. L’Estonia è stato il nostro primo evento senza problemi, ma è stato anche il primo evento in cui non stavo lottando per il podio o la vittoria.

Difficile non pensare che ormai sia troppo tardi per trovare il giusto compromesso e rimettere in ballo le classifiche mondiali. Ma Thierry non è di certo uno di quelli che si da per vinto prima del tempo.