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M-Sport ammette una verità che i fan avevano già capito da tempo: c’è bisogno di due piloti di punta

Il solo Breen non è in grado da solo di sostenere la pressione derivata dalla necessità di fare risultati

C’è poco da fare, la concorrenza quest’anno è fortissima, e se Toyota ha una macchina due spanne sopra a tutti gli altri team, la Puma Rally 1 sembrerebbe essere competitiva ben oltre i risultati ottenuti.

Invece, dopo lo strabiliante risultato di Monte-Carlo, le prestazioni del team M-Sport sono andare deteriorandosi gara dopo gara, con un solo podio su sei rally, decisamente troppo poco rispetto alle aspettative e al duro lavoro fatto nell’ultimo anno. È la vecchia storia della coperta troppo corta: il budget è quello che è, e dopo aver investito sullo sviluppo della nuova vettura, rimaneva spazio solo per una prima guida, Craig Breen.

Craig è veloce su tutte le superfici ma non è mai stato una prima guida negli anni precedenti e non ha mai vinto una gara del WRC. Caricare sulle sue spalle la doppia responsabilità di essere non solo la prima guida ma in qualche modo l’unico pilota che può lottare per la vittoria (quando non c’è Loeb), corrisponde ad una pressione che potrebbe frantumare un diamante. 

Mettiamoci anche che Breen e Nagle non sono stati particolarmente fortunati, ed ecco che si arriva a dei risultati come quello di domenica scorsa, quando la prima Puma Rally 1 è arrivata dopo tutte le Toyota in Gara e dopo 2 Hyundai. Un sesto posto che, se è un buon risultato per Fourmaux, è decisamente troppo poco per M-Sport.

Ecco che allora Rich Millener, pressato da tifosi e giornalisti, ha dovuto ammettere, ai microfoni di WRC.com, ciò che è già chiaro a tutti gli appassionati:

È sempre negativo quando il tuo pilota di punta si ritira o ha dei problemi. Quando questo succede, abbiamo poi problemi a lottare per le prime tre posizioni. È frustrante, ma è comprensibile.

Sarebbe fantastico avere un altro pilota affermato che sia capace di lottare per il podio. Ma sfortunatamente questa è un ambizione che non possiamo permetterci in questo momento.

 

Continueremo a pensare a come possiamo cambiare questa situazione, perché in questo momento abbiamo la capacità di fare risultati. Dobbiamo continuare a provare e sperare di trovare il modo di reperire i fondi sufficienti per farlo.

Craig è capaci di fare risultato, ma essendo l’unico pilota di punta del team, ha un sacco di pressione sulle sue spalle. Al momento non vedo alcun modo per noi di reperire il budget necessario per ingaggiare un altro pilota, ma è un qualcosa a cui dovremmo sempre aspirare.

 

Adrien, Pierre e Gus stanno ancora imparando. Naturalmente, a lungo termine, avremo tre giovani piloti davvero bravi e, si spera, tra tre o quattro anni, saranno loro a ricoprire quella posizione. Ma dobbiamo anche fare risultati subito. 

Non possiamo arrenderci: se lo fai e ti accontenti di quello che hai, non funzionerà mai. È un pensiero continuo nella mia testa e dobbiamo trovare un modo per provare a farlo. Non è facile, ma non mi arrendo.

Parole molto franche è chiare, che tradiscono qualche evidente errore di pianificazione finanziaria da parte di M-Sport. Ma non bisogna nemmeno dimenticare che la maggior parte dei piloti di punta aveva già firmato molto prima dell’inizio della stagione, per cui, a parte Breen, non rimanevano grandissime alternative.

 

 

wrc.com
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