Rally Italia Sardegna – Moncet carica il team: “L’obiettivo è il gradino alto del podio”
Neuville, Tanak, e Sordo sono pronti a lottare per la vittoria in una gara che ha spesso sorriso al team di Alzenau
Neanche il tempo di rifiatare che è subito “Race weekend”, di nuovo. Dopo il Portogallo si sbarca subito in Sardegna, per un’altra gara che si annuncia spettacolare.
Per noi, ci mancherebbe, vorremmo fosse sempre così, ma forse le squadre, almeno per questo doppio impegno su terra, avrebbero preferito qualche giorno di pausa in più per ricaricare le batterie, non solo quelle delle Rally1.
Julien Moncet spera comunque di sfruttare l’inerzia del Portogallo per arrivare finalmente alla prima vittoria stagionale. Dopo le prime gare a cercare di mettere insieme i pezzi, la i20 Rally1 sembra ora finalmente veloce. Moncet sa però anche che è fondamentale iniziare a raccogliere qualcosa di grosso, altrimenti l’entusiasmo del team dopo il recupero fatto rischia di trasformarsi in pesante frustrazione.
In Portogallo tutti e tre i nostri equipaggi hanno dimostrato che la i20 Rally1 è competitiva, e il terzo posto di Dani la prova ulteriore. Ora il nostro obiettivo per la Sardegna è migliorare ancora le nostre performance e salire sul gradino più alto del podio. Tutto il team sta lavorando senza sosta per rendere la macchina ancora più competitiva sia in termini di velocità che di consistenza. Sappiamo di essere vicini all’obiettivo, dobbiamo solo riuscire a mettere tutto insieme nell’arco di un intero weekend. Speriamo questo possa accadere proprio in Sardegna e di essere quindi in grado di lottare per la vittoria fino all’ultimo.
Thierry Neuville della Sardegna ha dolci ricordi avendo raccolto ben 7 podi. La vittoria manca però dall’incredibile edizione del 2018, e il belga spera vivamente di aggiungere la terza perla per invertire anche la tendenza del mondiale.
In Sardegna ho ottenuto un paio di vittorie, è un evento che mi piace sempre molto. Hyundai è andata sempre forte lì, e spero possa essere così anche quest’anno. Da questa gara ti puoi aspettare veramente di tutto. E’ impegnativa, soprattutto quando fa molto caldo, ma può anche piovere, il che potrebbe aiutare. Le giornate sono veramente lunghe e dispendiose: si parte presto alla mattina e si finisce molto tardi la sera. Sarà una bella sfida.
E’ una delle gare su terra più tecniche della stagione, e le strade sono molto strette e tortuose. Non c’è spazio per gli errori, e bisogna essere molto concentrati per tenere la macchina sempre in traiettoria. Il grip può essere molto alto, specialmente nel secondo passaggio, ma allo stesso tempo le strade possono essere veramente dure.
Ott Tanak dopo l’ottima prestazione in Croazia e la sfortunata prova in Portogallo spera di cambiare nuovamente marcia. L’estone manca l’appuntamento con la vittoria da ormai oltre un anno, ma spera che la Sardegna possa essere finalmente la gara della svolta.
La Sardegna è un’altra difficile gara su terra, ma è una di quelle che preferisco. Nel complesso è molto dispendiosa, con temperature molto alte strade difficili. Il caldo si fa sentire molto in macchina, ed è una cosa a cui bisogna abituarsi. Abbiamo dimostrato di poter lottare per il podio se riusciamo ad evitare i problemi, e questo è quindi l’obiettivo. L’anno scorso siamo stati davanti a lottare per buona parte della gara, e spero riusciremo a farlo anche quest’anno. Spero anche di riuscire a mettere in pratica quanto abbiamo imparato in Portogallo.
Parlando del Rally Italia Sardegna bisogna sempre stare attenti a Dani Sordo. Lo spagnolo ha firmato due vittorie consecutive nel 2019 e nel 2020, e dopo il positivo ritorno alle gare in Portogallo proverà nuovamente a salire sul podio. Non sarà facile, vista anche la preparazione fisica non perfetta dopo il lungo periodo di stop, ma Dani vuole comunque essere della partita.
Il Rally Italia Sardegna è sempre una bella gara per me. Mi sento a mio agio, e mi piacciono sia le strade che il posto. L’anno scorso non siamo stati molto fortunati: ho fatto un piccolo errore e siamo usciti, ma l’anno prima invece siamo andati molto forte e spero di poter fare lo stesso anche quest’anno. Le strade sono molto strette e l’esterno curva può essere molto scivoloso, quindi bisogna essere puliti e stare in traiettoria. Se vai largo puoi colpire delle grosse pietre e mandare tutto all’aria.
Capita anche di cambiare il setup fra un passaggio e l’altro della stessa prova a causa della differenza di grip. Nel primo passaggio di solito si soffre la mancanza, mentre nel secondo è molto alto. Gareggiare subito dopo il Portogallo per me sarà un po’ difficile visto che non ho gareggiato per molto tempo, ma sono pronto.