Thierry Neuville: “Non ho mai lavorato così duramente come ora”
Il belga sta mettendo tutto se stesso in questa stagione, ma la frustrazione comincia ad essere tanta
La stagione di Kalle. Finora.
Senza voler tirare conclusioni affrettate possiamo sicuramente dire che Kalle Rovanpera è stato sicuramente il pilota più in forma, più veloce, e più consistente fra tutti, finora. Finora perchè effettivamente sono state disputate solo quattro gare, non perchè le cose debbano necessariamente cambiare d’ora in avanti. Assolutamente no.
Guardando un po’ più in là c’è però un altro pilota che si è sicuramente distinto in questo inizio di stagione. Stiamo parlando di Thierry Neuville. Il belga non è ancora salito sul gradino più alto del podio, è secondo nella generale, ma su quattro occasioni è riuscito a stappare lo champagne solamente in due. Poteva andare meglio, insomma.
Ciò che ha colpito di Thierry, però, ciò che ha fatto emozionare i suoi tifosi e su cui sono d’accordo anche forse i suoi detrattori, è stata la sua tenacia. Il belga, nella serie di imprevisti che lo hanno accompagnato come al suo solito, non ha mai mollato. Anzi, ha sempre reagito con ancor più grinta e determinazione ad ogni imprevisto. E questo, personalmente, il vedere un pilota che nonostante tutto dà il massimo e “ci prova”, è la cosa più incredibile ed emozionante del motorsport. Quel gettare il cuore oltre l’ostacolo. Cose ormai di altri tempi, che è sempre bello rivedere.
Sulla power stage ho dato tutto. Ho messo veramente tutto e sono rimasto molto deluso quando alla fine ho visto il tempo sulla tabella. Ho preso ogni rischio e di solito con una guida così i risultati sono decisamente diversi.
Queste le sue parole al termine della prima uscita stagionale a Monte-Carlo, dove Hyundai faticò oltre misura e non riuscì mai a tenere il passo dei rivali, nonostante gli sforzi dei suoi piloti, appunto.
In Svezia le cose andarono sicuramente meglio, ma anche in quel frangente Neuville non dimenticò di sottolineare come di lavoro da fare ce ne fosse ancora parecchio.
In Croazia tutto quello che avrebbe potuto andare male andò male. Problemi all’alternatore, penalità per eccesso di velocità in trasferimento, macchina spinta a mano fino al service park, problemi al motore, incidente nella power stage. Ma anche in questo caso non ci fu un solo attimo in cui Neuville dimostrò di aver in qualche modo mollato.
Non ci arrendiamo, mai. Abbiamo riportato a casa la macchina che non era più guidabile e poi abbiamo anche segnato dei buoni tempi.
In Portogallo, partendo secondo, Thierry stava comunque tenendo il passo di Evans, prima del guasto al semiasse in trasferimento.
Ho dato tutto. Abbiamo dato tutto. Ma non possiamo fare nulla contro questi problemi di affidabilità. Ok, siamo ancora secondi nel mondiale, ma il gap sta aumentando sempre di più.
E poi ancora:
Penso di non aver mai lavorato così duramente come ora. Non ho mai guidato con così tanta dedizione e determinazione. Abbiamo raggranellato due podi, ma avremmo potuto raccogliere molto di più, sicuramente.
Già, sicuramente. Senza dubbio. Neuville sta guidando probabilmente come mai fatto finora. Dando tutto ad ogni curva e ben oltre i limiti della i20 Rally1.
Ma per quanto ancora il belga riuscirà a farlo senza vedere premiati i propri sforzi? E’ la stagione di Kalle, ma quanto sarebbe bello se per qualche gara diventasse anche quella di Thierry. Se lo merita forse come non mai. E sarebbe pure interessante anche per il mondiale.
Nel frattempo, aspettando che cambi qualcosa, non mollare Thierry. E’ uno spettacolo.