Ott Tanak duro su Hyundai: “ll divario nel mondiale? Ad oggi il più piccolo dei problemi”

Non c’è pace ad Alzenau. Dopo le parole di Thierry Neuville, decisamente forti, sull’organizzazione della squadra, arriva dall’Estonia un’intervista a Tanak che apre uno squarcio sulla situazione in casa Hyundai e che non può passare inosservata.

Ott Tanak, lo conosciamo ormai, è una persona di poche parole ma mai banale. E le poche volte che si lascia intervistare, vale sempre la pena starlo a sentire. Anche stavolta è valsa davvero la pena di tradurre l’intervista con Peep Pahv che vi riportiamo qui sotto:

Ott, hai concluso il Rally del Portogallo al sesto posto. Ci sono stati molti problemi e molte situazioni complicate. Ripensandoci ora, come riassumeresti questi tre giorni?

Il mio primo pensiero è che non potevamo sperare di fare di più. Il test prima della gara è stato molto breve e io ne ho raccolto buone sensazioni e un buon feeling con la macchina. Il rally è andato allo stesso modo. Durante il rally abbiamo provato a capire, a imparare e a migliorare, ma la gara non è il posto giusto per questo.

Durante il rally hai capito che ci sono problemi strutturali/progettuali, o che ci sono tanti piccoli errori che hanno bisogno di essere corretti?

Ci sono molti problemi e ci sono cose a cui faccio fatica ad abituarmi o ad adattarmi in modo da essere veloce. Ci sono cose che vanno contro al mio istinto.

Quando hanno annunciato le nuove auto [le Rally 1], in molti hanno pensato che adesso tu avresti avuto modo di influenzare lo sviluppo e di rendere l’auto più adatta a te. Per quanto riguarda lo sviluppo della macchina, pensi che le cose non siano andate nel verso giusto per quanto ti riguarda?

Non c’è stato sviluppo della macchina. Praticamente la macchina è stata pronta 1 mese prima del Monte, abbiamo fatto 2 test e la stagione è iniziata. Non c’è sviluppo. E il team in questo momento è in un momento difficile a livello strutturale. Non è facile…

Prima del Portogallo è stato detto che questa macchina è fatta per lo sterrato, ma adesso è venuto fuori che le Toyota sono davanti a tutti, questa constatazione ha aumentato ancora di più lo stato di frustrazione?

Non saprei dire chi ha detto che questa macchina è fatta per lo sterrato. Io non l’ho pensato nemmeno per un momento. Ma ognuno ha la sua opinione.

È stato il tuo team principal che lo ha detto durante un’intervista prima del rally…

Lui è una persona molto positiva, dice un sacco di cose.

Guardando alla classifica del campionato, un pilota è molto avanti, mentre gli altri sono tutti raggruppati dietro. Qual’è la tua motivazione per i prossimi rally? Quella di arrivare davanti al gruppo degli inseguitori? Prendere il leader [Rovanpera] è praticamente impossibile?

È molto difficile pensare seriamente al campionato in questo momento. Abbiamo molti altri problemi molto profondi. Il divario nel punteggio in questo momento è il più piccolo dei problemi.

Mancano meno di due settimane al Rally Italia Sardegna. Cosa potete fare in un lasso di tempo così breve e quale è il piano nel frattempo?

Abbiamo un giorno di test e nient’altro. Il team proverà a preparare le auto velocemente. Non c’è niente altro che possiamo fare.

Le informazioni che avete raccolto in questo rally, potranno essere utilizzate in qualche modo dal team?

Non saprei, vedremo. Ci sarà un lungo meeting in serata e vedremo cosa potremo fare in questo breve lasso di tempo, ma in generale è difficile.

Volevo alla fine commentare le parole di Tanak, ma penso che in realtà si commentino da sole. I problemi sono evidenti, ma va anche detto che dal Monte-Carlo, la macchina ha fatto dei passi avanti e comunque in grado di fare dei podi e vincere numerose prove speciali. Certo, per un pilota affamato di vittorie come Ott Tanak questo non può essere sufficiente.