CIAR – Targa Florio: la Power Stage se l’aggiudica Andrea Crugnola
Zampata vincente del leader generale che mette a segno un tempo da urlo. De Tommaso e Andolfi inseguono
Iniziato col botto la Targa Florio giunta alla sua 106esima edizione con la prova speciale Nino Vaccarella, dedicata allo storico pilota di Formula 1 palermitano.
Da quest’anno i punti della Power Stage non vengono aumentati con il coefficiente di gara. I primi tre migliori piazzamenti prenderanno rispettivamente 3, 2, e 1 puntosenz’alcun aumento per il coefficiente di gara, che invece rimane di 1,5.
Le condizioni di gara sono molto difficili a causa della pioggia che sta irrompendo in maniera costante sulla prova speciale, tanto da tardarne l’inizio.
Al via alle 15:17 si presta sulla griglia di partenza il pilota su Suzuki Swift Matteo Giordano il quale segnala rigagnoli per strada e condizioni di stabilitĂ davvero difficili.
Mentre torna a splendere il sole, il tempo migliore lo ha segnato il leader della classifica generale provvisoria Andrea Crugnola, che galvanizzato dalla vittoria al Rally del Ciocco disputa una prova speciale da vero campione, complici le condizioni stradali che sono andate via via migliorand. Il varesino trova subito buon feeling con la sua C3 precedendo Damiano De Tommaso e Fabio Andolfi fresco vincitore del Rally Sanremo.
Quarta la Skoda di Stefano Albertini davanti alla Hyundai di Giandomenico Basso che lamenta problemi di grip ma comunque soddisfatto della prestazione.
Paga un ritardo di +3.7 il pilota toscano Rudy Michelini guidando con caparbietà piazzando la sua Polo davanti a Scattolon che non è per niente soddisfatto della sua performance. Chiudono la top10 Ciuffi, Lucchesi Jr. e Miele.
Nella classifica Italy 2WD a segnare il miglior tempo è Stefano Santero coadiuvato dall’ossolano Mirko Pelgantini su 208 Rally4, davanti a Giovanella e al giovane Andrea Mabellini su Clio Rally4 mentre per quanto concerne la classifica dedicata all’attesissimo Trofeo Gr Yaris Cup Angelo Pucci Grossi stacca il tempo migliore davanti a Gianesini e Paleari.
La classifica dopo la PS1: