Kalle Rovanperä entra tra i grandi: è il quattordicesimo pilota a vincere su tutti i fondi
E' arrivato un primato di tutto il rispetto per il finlandese dopo la vittoria in Croazia
Ha soli 21 anni, la faccia da bambino, un piede pesante ed una mentalità da vincente. Kalle Rovanperä è già tutto questo alla sua terza stagione completa nel mondiale rally, nella quale è in fuga mondiale ed ha vinto due gare su tre. La recente affermazione in Croazia, oltre ad essere arrivata in modo tanto meritata quanto emozionante, è stata ulteriormente significativa per il giovane pilota finlandese.
Rovanperä è infatti entrato nella stretta cerchia dei piloti in grado di vincere su tutti i fondi previsti nel calendario del mondiale rally. Nella fattispecie è diventato il quattordicesimo a riuscirci. Naturalmente, oltre al fatto di aver raggiunto un tale traguardo cosi’ in tenera età, fa specie i nomi al quale il giovane Kalle viene affiancato in questa speciale e ristretta cerchia.
Björn Waldegård
Non ci ha messo molto il talento svedese a fare suo l’intero mondo dei rally. In soli due anni carriera, l’iridato 1979 aveva già ottenuto almeno una vittoria su ogni fondo. Dato ancora più impressionante è che Waldegard ha completato la personale tripletta dopo sole quattro vittorie nel Wrc. La terra è stato il suo fondo preferito, con ben 12 affermazioni, metà dei quali al Safari. Non sorprende invece che le due vittorie su neve siano arrivate nella sua gara di casa.
Stig Blomqvist
Dici Blomqvist e pensi subito alla neve. Il re della Svezia ha ancora il record imbattuto di vittorie nella gara di casa, ben sette. Alle cinque ottenute nel mondiale (tre con Saab e due con Audi), si aggiungono anche le due del 1971 e 1972 quando non era ancora stato istituito il campionato del mondo. Ad esse si aggiunge l’affermazione a Sanremo nel 1982. Un anno dopo ed ecco completato il “triplete” con la vittoria al RAC.
Ari Vatanen
Le prime sei affermazioni dell’iridato 1981 furono tutte su terra di cui le prime cinque ottenute con vetture a trazione posteriore. Per la prima perla su asfalto ha dovuto attendere il 1984, quando vinse il Rally Sanremo con il passaggio a Peugeot. Pochi mesi dopo, nel 1985, il finlandese completò la doppietta Montecarlo e Svezia. Quella che poi sarebbe stata la sua ultima vittoria in carriera.
Markku Alen
Guardando il palmares del “campione del mondo per quindici giorni” si nota subito il grande feeling con il Portogallo, Sanremo e la sua Finlandia. Cinque vittorie le ha ottenute in terra lusitana e sei nella sua gara di casa, tutte con vetture Lancia o Fiat. Nella gara ligure-toscana, Alen vanta tre successi. Stranamente, invece, il finlandese ci ha messo ben 13 anni per rompere gli indugi sulla neve svedese.
Tommi Makinen
Se quello di Alen è definibile come buon feeling su asfalto, per Makinen stiamo parlando di qualcosa di eccezionale per un finlandese. Nessun scandinavo ha mai vinto cosi’ tanto sul catrame come il quattro volte iridato. 14 sono invece le sue affermazioni su terra e 3 quelle sulla neve.
Sebastien Loeb
Solo il nome dovrebbe esentare alla presentazione del palmares. Primo non scandinavo a vincere in Svezia nel 2004, anno nel quale ha vinto la sua prima gara sterrata a Cipro. Su asfalto ha dato il meglio di se, rimanendo imbattuto dal 2007 al 2010 sul catrame con la C4. In totale ha ottenuto il record di vittorie rispettivamente in Spagna (nove), Germania (nove), Montecarlo (otto), Argentina (otto), Messico (sei), Sardegna (quattro) e Turchia (tre). What else?
Petter Solberg
Più specialista dello sterrato, con dodici vittorie assolute, l’iridato 2004 ha fatto più fatica di altri a vincere su tutti i fondi. In particolare in Corsica nel 2002, quando riusci’ a sfatare il tabù asfalto dopo un incidente nello shakedown in pieno stile “Hollywood”. Per l’unica vittoria su neve Solberg ha invece dovuto attendere il 2005. Altro dato curioso, l’iridato 2004 ha vinto solo una corsa per più volte consecutive: il Rally del Galles.
Marcus Grönholm
Senza l’errore di Loeb a Montecarlo nel 2006, Gronholm non sarebbe probabilmente incluso in questa lista. Arrivò cosi’ la sua unica vittoria su asfalto, ma ciò non vuol dire che non sia stato un buon asfaltista. Molto più a suo agio è stato nella sua gara di casa, con sette vittorie ed altre cinque in un’altra corsa a lui gara: il Rally Australia. La neve non è mai stata un problema, dato che ci ha vinto la sua prima corsa in assoluto.
Sebastien Ogier
Pensi a Ogier ed il confronto con Loeb è automatico. Nessuno non scandinavo ha vinto quanto il francese sulla neve ma, a differenza del Cannibale, ha avuto più successo sulla terra nei primi anni di carriera. Le prime cinque affermazioni sono state sterrate, prima del successo al controverso Rally Germania del 2011. Da quel momento ne sono arrivate 18 sul catrame. Oltre ai record condivisi con il suo connazionale, Ogier vanta il maggior numero di vittorie in Galles: sei.
Jari-Matti Latvala
Prima di Rovanpera è stato il vincitore più giovane nel mondiale con il successo in Svezia nel 2008. Come maggior parte dei piloti moderni, Latvala ha avuto successo principalmente sulla terra, anche se le quattro vittorie svedesi spiccano nel suo palmares. Solamente alla dodicesima vittoria in carriera JML cha conquistato l’asfalto della Corsica nel 2014.
Thierry Neuville
Insieme a Rovanpera (per ora), è l’unico pilota non campione del mondo in questa lista. Molto versatile, il belga vanta lo stesso numero di vittorie su asfalto e su terra. Oltre a ciò, non ha mai vinto la stessa corsa più di due volte. Una sola, al momento, la vittoria su neve: in Svezia, nel 2018.
Ott Tanak
Altro pilota molto versatile, l’estone ha fatto incetta di successi nell’anno magico 2019. Dopo aver rincorso a lungo la prima vittoria, Tanak ha rotto il ghiaccio in Sardegna nel 2017, collezionando poi tre successi consecutivi sull’asfalto tedesco. La neve lo ha invece premiato sia in Svezia (2019) che all’Arctic nel 2021.
A questa sfilza di campioni si aggiunge Kalle Rovanpera che, stando a quanto fatto vedere fino a qui, siamo certi potrà togliersi soddisfazioni simili ai signori citati qui sopra.