Tutti matti per il Messico: la soddisfazione dei piloti
Dopo i favori del pubblico e della stampa la gara messicana ha raccolto anche le soddisfazioni degli equipaggi
A qualche giorno ormai di distanza dal Rally of Nations, andato in scena il weekend scorso, l’eco della gara continua comunque a farsi sentire.
Non centra l’astinenza da mondiale in attesa della Croazia, e nemmeno i nomi che ne hanno preso parte, le vetture schierate, o la strana formula; se ne continua a parlare semplicemente perchè la manifestazione è stata un pieno successo.
Se da parte degli organizzatori c’era la volontà di lanciare effettivamente un messaggio al Promoter e soci, l’obiettivo è stato sicuramente centrato. Detto della splendida cerimonia di apertura, anche le giornate successive non sono state da meno, con il percorso e la cornice paesaggistica che hanno sottolineato ulteriormente come il Messico meriti un posto nel mondiale.
Lo so, lo stesso discorso vale sicuramente anche per altre gare. Fa infatti sempre un certo effetto non vedere in calendario l’Australia, la Gran Bretagna, o l’Argentina, ma la gara centro americana ha dimostrato ancora una volta di avere ottime carte dalla sua.
A promuovere l’evento sono arrivate infatti anche le impressioni di chi, al pari di tifosi e giornalisti, “vive” l’evento in maniera decisamente intensa: i piloti.
Tra questi c’era anche Matthew Wilson, che mai avrebbe immaginato di tornare da queste parti dopo aver appeso, o quasi, il casco al chiodo.
E’ stato un evento molto duro, devo ammettere, ma ci siamo divertiti veramente tanto. Sono contento di essere tornato, non avrei mai immaginato di poterlo fare dopo aver concluso la carriera di pilota a tempo pieno.
Complimenti agli organizzatori, che hanno messo in piedi un evento del genere anche senza avere uno slot nel calendario mondiale. Son riusciti a portare dei grandi nomi come Harri Rovanpera, Mads [Østberg], Adrien [Fourmaux], con anche Auriol che avrebbe dovuto essere della partita.
Non si può che dire che questa gara merita di rientrare nel mondiale.
Belle parole sono arrivate anche da Adrien Fourmaux, che non nasconde di voler tornare in Messico possibilmente per un evento mondiale:
Penso sarebbe una ottima cosa avere un evento del genere in calendario, perchè è sicuramente una gran bella gara. E’ molto difficile per i meccanici e anche per i piloti vista l’altitudine, è sicuramente una bella sfida.
Giudizio positivo anche da parte di Harri Rovanpera, che sottolinea come l’ottima riuscita dell’evento sia strettamente legata alla continuità dal punto di vista organizzativo. Un aspetto, in questo periodo di instabilità generale, sicuramente da non trascurare.
Sì, gli organizzatori hanno fatto un lavoro straordinario, ed è lo stesso gruppo di lavoro da ormai 20 anni.
Penso che questa sia una delle ragioni principali per cui la gara è di questo livello. Ci sono le stesse persone che lavorano insieme da molto tempo e hanno accumulato una grande esperienza.
Resta quindi da vedere se il Messico riuscirà a rientrare nel calendario magari fra qualche anno. Questo non necessariamente in sostituzione di uno degli eventi attualmente presenti, ovviamente. Un mondiale con più gare non potrebbe infatti che far piace. Il tutto budget permettendo, altrettanto ovviamente.