Nani Roma lotta contro un tumore
Allo spagnolo, due volte vincitore della Dakar, è stato diagnosticato un cancro alla vescica
Nani Roma resterà distante dalle corse per un po’ di tempo. Il motivo purtroppo non è una semplice pausa di riflessione bensì un tumore alla vescica. Ad annunciarlo è lo stesso campione spagnolo con due video, uno in inglese e uno nella sua lingua madre, sui suoi canali social.
Queste le sue parole:
Negli scorsi giorni dopo aver sentito un dolore alla schiena sono andato in ospedale e mi hanno diagnosticato un tumore alla vescica. Per fortuna quello che poteva essere un problema grave senza soluzioni in realtà è molto meno critico. Adesso mi aspetta un mese di cura con un’operazione chirurgica importante e delle sedute di chemioterapia. Allo stesso tempo continuo come sempre con il mio team e con i medici ad allenarmi. Se arrivo preparato all’operazione poi recupererò più velocemente. L’obbiettivo è di guadagnare il massimo da quello che mi permette il trattamento. Soprattutto voglio essere pronto per i mesi delle gare. Ringrazio il mio team Bahrain Raid Xtreme Prodrive per tutto il supporto che mi stanno dando e ai miei sponsor che stanno con me da molto tempo come Monster e Samsung e anche tutti i medici che mi staranno vicini nei prossimi mesi.Il due volte vincitore della Dakar, continua parlando della clinica dove sarà curato elogiandone l’alto avanzamento tecnico e tecnologico. Si sofferma poi a ringraziare ancora il suo traumatologo e la sua famiglia.
Ringrazio Xavier Mir il mio traumatologo colui che mi ha guidato e consigliato i migliori specialisti per questo percorso. Questa è la mia situazione al momento che sicuramente non è facile però a volte la vita ci riserva sorprese che non ci piacciono e dobbiamo affrontarle.Nani Roma è apparso comunque abbastanza rilassato e fiducioso e con uno sguardo già proiettato al futuro. Nella sua carriera ha vinto sicuramente tanto. Cominciando da quei due successi alla Dakar che lo hanno fatto entrare nel ristretto novero di atleti ad avere vinto sia in moto, nel 2004 con KTM, che in auto, 2014 con Mini, la gara più dura del mondo. Nel suo palmares anche un rally dei Faraoni, un Italian Baja e molti altri titoli. Ora al pilota catalano non rimane che affrontare e vincere anche questa ennesima sfida. Noi di Rallyssimo ci uniamo a tutti gli auguri che sono stati fatti nelle scorse ore, sperando di rivedere presto Nani lottare come un leone tra le dune del deserto.