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Rachele Somaschini: “Devo lavorare molto di più sul pre-gara. Alle Azzorre spero nel sole!

Dopo un weekend difficile nel fango di Fafe, tutta la concentrazione va verso le Azzorre.

Weekend difficilissimo in Portogallo per Rachele Somaschini che, dopo un capottamento nei test ed un sabato “immersa” nel fango, si è ritirata da Fafe per una toccata pesante che ha strappato una ruota alla sua Citroen C3. Ma ora la gara è in archivio e la testa è già al prossimo appuntamento, il Rallye Azores tra poco più di dieci giorni.

Abbiamo sentito la driver lombarda che si ha raccontato com’è andata nel primo appuntamento dell’Europeo, cercando di analizzare insieme a noi quali fossero le note positive e gli aspetti da migliorare dopo un weekend davvero complesso.

Ciao Rachele, fine settimana piuttosto complicato per te che ha mantenuto le premesse del test dove avevi avuto qualche “problemino”. Raccontaci un po’ la gara, purtroppo terminata prima del tempo.

Fine settimana davvero complicato, con la consapevolezza che sul fango non ho molta confidenza, ci ho corso poco e devo ancora imparare tanto. Col team infatti avevamo pianificato un test con dei long run, molto lavoro da fare e molti chilometri per migliorare la confidenza. Stavo cercando di riprendere confidenza nelle poche prove senza pioggia, ho preso un po’ di fiducia ed uscendo un po’ troppo forte dalla curva precedente ho preso un terrapieno ed ho cappottato. Test quindi non troppo d’aiuto perché abbiamo fatto meno della metà dei chilometri e, comunque, sono cose che un po’ ti segnano. Soprattutto perché per me era la prima volta. Il team ha sistemato tutto, cambiato i vetri e quando sono ripartita diluviava tantissimo ed era difficile.

Per quanto riguarda la gara è stato un errore di valutazione. Avevo una sinistra quattro, ho anticipato un po’ troppo e stringendo ho preso questo sasso che mi ha staccato la ruota. Weekend molto complicato. Gara nuova, scrivere tutte le note di otto prove diverse tutte in un giorno e con solo due passaggi: difficilissimo riuscire a vedere tutto tutto. In più, pochissime ore di sonno tra lavoro in strada e lavoro in camera i tempi sono risultati serratissimi. Non una scelta azzeccatissima, secondo me, quella di fare le gare in quattro giorni. Sono arrivata a casa distrutta.

Cosa ti porti a casa da un weekend di grande difficoltà come questo? Quali sono gli aspetti che pensi di dover curare maggiormente ed in cosa invece ti sei sentita progredita?

Devo lavorare tanto su di me, sicuramente bisogna concentrarsi molto sul pre-gara. Avendo fatto cambi sostanziali tra cui il cambio di team, mi sono concentrata molto sul fatto che fosse tutto in ordine piuttosto che sulla gara. Lavorare di più sui cameracar, provare a scrivere da video. Più lavoro da background, diciamo.

Purtroppo non hai potuto raggiungere il famoso salto che caratterizza questa gara. Quanto ti è dispiaciuto?

Sono due anni che lo sogno. Già l’anno scorso volevo fare Fafe ma non mi avevano accettato l’iscrizione perché arrivata in ritardo. Non abbiamo fatto quello ma i dossi non sono mancati nel weekend, diversi fatti flat out molto divertenti. Però da zero a dieci non arrivarci mi è dispiaciuto venti.

Tra qualche settimana le Azzorre. Ci sarai? E se sì, cosa ti aspetti da una gara che potrebbe presentarti condizioni simili?

L’ho già fatta come gara, anche se ho fatto solo la tappa della domenica perché il sabato mi ero ritirata per un problema al tergicristallo. Però le ricognizioni erano complete quindi già dal viaggio di ritorno dal Portogallo ho iniziato a sistemare un po’ tutto il materiale che ho a disposizione. La macchina avrà ancora il tetto schiacciato ma ci saremo.

Spero vivamente che non piova così tanto perché non mi diverto. Un patimento unico correre in quelle condizioni. Ho poca confidenza col fango, non mi sento nella mia comfort zone. Se proprio deve fare brutto tempo, che siano due gocce. Il fondo è diverso, più terriccio e meno fangoso rispetto a Fafe ed è una gara un po’ più stretta come gara e quindi si noterà meno la differenza in termini di velocità. Spero davvero nel sole e che ci si possa divertire perché il Rallye Azores credo sia la più bella gara che io abbia mai disputato. Dopo Valle del Tevere con la neve e Fafe con il fango, vorrei tanto il sole.

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