Guido D'Amore dice basta: “Ma non sarà un addio ai motori”

Una carriera bellissima passata a dettare le note ai migliori piloti italiani sulle strade italiane e del campionato del mondo.

Guido D’Amore, classe 1971 originario di Imperia, saluta i rally tramite un lungo post emesso sulla piattaforma di Facebook e ringrazia tutti coloro che in questi anni ha condiviso l’abitacolo con lui. Un elenco infinito tra cui spiccano i nomi di Gigi Galli, Andrea Navarra, Umberto Scandola, Matteo Gamba, Luca Betti, Alessandro Schiavo, Valter Ballestrero, Ino Corona, Luca Pedersoli e gli indimenticabili Pucci Grossi e Marco Simoncelli.

Tra i suoi ricordi più belli la vittoria del CIR nel 2013 sulla Skoda Fabia S2000 guidata dal veronese Umberto Scandola, con cui ha instaurato di amicizia e affetto inossidabile dopo ben quattordici stagioni passate insieme ed ottenuto la prima vittoria in carriera proprio sulle strade amiche del Rally Valli Imperiesi. Impossibile dimenticare poi il pazzesco salto da record con la Mitsubishi Lancer Wrc di Gigi Galli (otre 50 metri, ndr) misurato su uno dei tanti dossi che la Finlandia propone lungo il suo mitico percorso.

Una vita dunque all’insegna dell’adrenalina ma che, malgrado questo triste ritiro, non taglierà del tutto il cordone ombelicale dai motori. Gillo infatti lavorerà a stretto contatto con la Federazione sull’ostica materia della sicurezza, indossando i panni del Supervisore.

Alla base di questa repentina decisione di appendere il casco al fatidico chiodo vi sono le numerose responsabilità e impegni sempre più attivi in azienda e l’attività di pilota di elicotteri e aerei messa spesso e volentieri a disposizione della Protezione Civile Santissima Trinità di Imperia. Una seconda passione quella del volo già coltivata da parecchi anni e su cui il navigatore ha sempre speso ottime parole.