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WRC – A M-sport potrebbe costare cara la scelta che ha fatto in termini di piloti

Dopo la vittoria del cannibale al Monte-Carlo, buio pesto in Svezia dove è giunto solo un quinto posto

Dopo il trionfo, quasi inaspettato, al Rally di Monte-Carlo con la vittoria di Sebastien Loeb, l’aria a Dovenby Hall è molto diversa.

Con il brutto risultato ottenuto in Svezia, il team inglese dovrà riordinare l’idee per cercare di recuperare già dal Rally in Croazia le posizioni perse nella classifica costruttori. I 10 punti di Gus Greensmith ottenuti con il quinto posto e quello di Craig Breen sul powerstage sono stati gli unici punti conquistati da M-Sport la scorsa settimana in Svezia. Il tabellino finale vede un Breen ritiratosi ben due volte (prima per un’uscita di strada e poi per un problema tecnico) mentre il rally di Adrien Fourmaux è stato rovinato da alcuni problemi al motore, decisamente troppo poco rispetto le aspettative.

Tutto ciò sembra essere preoccupante, ma quello che forse è più preoccupante è il fatto che una volta uscito Breen, le speranze di un risultato rilevante in M-Sport si siano spente con esso.

La Puma Rally1 è stata propagandata da molti come una delle nuove auto ibride del Campionato del mondo di rally, se non la migliore, ma non conterà nulla se il pacchetto non verrà massimizzato settimana dopo settimana.

David Evans di dirtifish.com ha spiegato di più sull’ultimo episodio di “SPIN, The Rally Pod”:

Per molti versi a Monte Carlo, avere Sébastien Loeb lì, ha coperto una crepa. Nessuno sapeva davvero cosa aspettarsi ma ha consegnato a M-Sport una vittoria fantastica con un’auto altrettanto fantastica guidata dal miglior pilota in circolazione e con una vasta esperienza al Monte Carlo. Craig in Svezia si è preso molta pressione sulle spalle, ritirandosi già venerdì. Abbiamo visto piloti, basti guardare indietro al 2001, come Colin McRae e Richard Burns entrambi finiti su un cumulo di neve. Queste cose possono succedere.

Ma il problema che ha M-Sport è che quando il suo pilota numero uno è uscito non c’è alcuna alternativa da parte dei suoi compagni. Questo non è per denigrare ciò che stanno facendo Greensmith e Fourmaux

Breen si trovava temporaneamente in settima piazza prima di finire in un cumulo di neve. Impossibile sapere dove sarebbe arrivato dopo se non fosse uscito, ma era molto più vicino al ritmo dei suoi compagni di squadra che dei suoi rivali stessi.

La neve e il ghiaccio sono certamente una superficie più debole sia per Greensmith che Fourmaux, ma mentre Breen era a 7,4 secondi dal leader del rally dopo la PS1, Greensmith era già indietro di 21,2 secondi e Fourmaux con altri 1,9 secondi in ritardo.

Fourmaux non stava deliberatamente spingendo troppo nel tentativo di ricostruire il suo slancio dopo un brutto incidente al primo round. Ma che il gregario di Breen dopo la prima tappa in Svezia sia stata effettivamente la Fiesta Rally2 di Jari Huttunen non fa ben sperare.

La Svezia ha accentuato il problema, ma non c’è nemmeno modo di sfuggire alla realtà che mentre Toyota aveva tre punte nella sua formazione e Hyundai aveva  due vincitori di questo rally, M-Sport aveva solo i podi di Craig Breen. Evans ha poi aggiunto:

Il vero problema è che M-Sport ha un solo vero e proprio leader a portare alta la bandiera, ma purtroppo non a tempo pieno. Tänak ha avuto il suo problema con la Hyundai, Thierry si è fatto subito avanti. Evans ha avuto problemi, Kalle Rovanperä ha vinto. Non c’è un secondo team leader in M-Sport.

Se M-Sport riuscirà ad ottenere Loeb altre quattro volte quest’anno, allora devono assolutamente sfruttare i suoi punti di forza.

Ma i suoi punti di forza sono ovunque tranne che in posti come Estonia e Finlandia forse – ha bisogno di portare punti pesanti, pesanti per la squadra in quelle quattro occasioni, altrimenti M-Sport farà fatica a lottare per un campionato.

E questo sembra molto, molto duro per un team e un produttore che si sono uniti per produrre quella che è l’auto migliore fin dall’inizio

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